Capitolo 12- Di buon mattino

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La mattina successiva mi sono svegliata ed ho visto l'angelico viso di William Corradine. Aveva i capelli ordinati nel loro disordine, le guance rosee e mi stava tenendo ancora stretta a sè. Probabilmente avevamo dormito in quella posizione tutta la notte. Era così bello e sereno e mio.
Appena sveglio si è strofinato gli occhi con le mani, mi ha baciato la fronte, com'è solito fare e si è alzato. Ha preso la felpa, se la è infilata e si è diretto verso la cucina. Dopo un po' vedendo che non arrivavo è tornato indietro, si è affacciato alla porta della mia camera ed ha detto:" Tu non vieni a fare colazione?"
Ed io:"Arrivo."
Così l'ho seguito in cucina e ho tirato fuori il necessario per la colazione, mentre lui era sul divano ad aspettarmi. Dopo aver fatto il caffè e tirato fuori dalla dispensa i biscotti, ho portato il tutto sul tavolino di fronte al divano e mi sono seduta sulla poltrona, a gustare il mio buon, caldo caffè. Mentre bevevo ho notato che Will aveva i segni dei miei morsetti sul collo e mi è scappata una risata.
"Perché ridi?"
"Niente."

Terminata la colazione William è andato in bagno. Ad un certo punto ho sentito chiamarmi. Era lui. Probabilmente aveva visto i piccoli lividi sul collo. Io allora sono caduta sul divano dalle risate e lui mi ha raggiunta buttandosi su di me.
"Linsday! E ora come lo spiego a mia madre? Ti faccio vedere io!"
E ha iniziato a farmi il solletico dapperttutto per poi fermarsi e darmi un lungo e tenero bacio sulla guancia.
Ad un certo punto mi sono ricordata della cosa che mi aveva detto la sera prima.
"A cosa ti riferivi ieri quando hai detto che devi mostrarmi una cosa?" Gli ho chiesto incuriosita e ansiosa di ricevere una risposta.
"Lo scoprirai presto."

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