"Sai, vorrei tanto dirti che quella non fu una delle ultime volte in cui vidi il suo piccolo angolo di paradiso ma sfortunamente non è così.
Abbiamo trascorso alcuni pomeriggi in quella baracca. Lui dipingeva ed io leggevo. Alle volte sbirciavo la sua tela ma lui mi impediva di capire cosa stesse disegnando per ragioni a me, al tempo, sconosciute.
Un giorno però William mi ha dato la notizia peggiore che potesse riferirmi.
A breve, si sarebbe trasferito. Brighton, Inghilterra. La sua famiglia si trovava in una situazione economica davvero drastica perciò avevano deciso di provare a cercare lavoro in un altro Stato. È inutile che io ti dica che abbiamo litigato molto per questo motivo, perché di certo l'hai già capito.
Non volevo che mi abbandonasse. Mi ripeteva ogni minuto che sarebbe venuto a trovarmi tutte le settimane ma infondo lo sapevano entrambi che per una ragione o per un'altra non avrebbe funzionato. Eravamo ambedue fin troppo abituati a vederci tutti i giorni, a sentire il sapore delle labbra dell'altro ogni sera prima di andare ognuno a casa propria. Eravamo abituati a stare insieme.
E niente, ci baciammo per l'ultima volta qua davanti. Vieni a vedere.
Ecco proprio lì, di fronte al cancello. Lui indossava la maglia grigia e larga di cui sapeva io ero innamorata e dei pantaloni altrettanto larghi. Aveva gli occhi rossi per le lacrime e le mani fredde, come suo solito, tant'è che quando me le mise sulle guance rabbrividì. Ricordo di averlo fissato a lungo. Volevo imprimere nella mente il suo sguardo. I suoi occhi azzurro-verdi che mutavano il loro colore a seconda dell'intensità della luce. E ci sono riuscita, Ben. Ci sono riuscita eccome.
Li ricordo come se li avessi visti ieri. E cosa non darei per rivederli."
"E la nonna?"
"Mia madre dopo che Will se n'è andato mi ha confessato di aver trovato un uomo che la rendeva felice. Così loro si sono trasferiti ed io mi sono impossessata di questa casa. Poi ho scoperto di essere incinta di te. E voglio che tu sappia che non ho mai pensato di rinunciare a te. Mai. Nonostante la mia giovane età e il fatto che fossi sola mi sentivo pronta. E no, Will non lo sapeva. Non pensare mai che lui ci abbia abbandonati. Se lo avesse saputo non sarebbe andato in Inghilterra, Ben."
"Ma non è più tornato. Perché?"
"A questa domanda non so risponderti. Ma sappi solo che mi amava almeno quanto io amavo lui. Avrà avuto le ovvie sue ragioni. "
"Ma io voglio conoscerle"
"Anche io, Ben. Anche io. Ma è tardi la vita va avanti per tutti."
"Non è tardi se ti ha inviato questa tela mamma!"
"Magari voleva solo farmi sapere che il soggetto del quadro che dipingeva nei pomeriggi in cui andavamo nel suo angolo di paradiso ero io. Sa che sono una persona davvero curiosa e che mi sarei chiesta per tutta la vita cosa diavolo disegnasse sempre. Magari era solo questo il suo intento: placare la mia curiosità."
"Ed è così? Voglio dire, hai pensato sempre a cosa avesse pitturato?"
"Sì."
"Diamine, mamma! Ma che cavolo gira per la testa di voi adulti? Tu lo ami ancora e lui ama te. Cosa c'è di così complicato?"
"C'è che abbiamo preso entrambi strade diverse e che ho te. La mia vita non è più quella di quando avevo diciassette anni. E poi non so neanche dove sia al momento."
"Lui però sa dove sei tu. E dato che ti ama almeno quanto tu ami lui tornerà, mamma. Tieniti pronta."
"Bah. Ne dubito pienamente.""Un' ultima cosa, mamma.
Ci siete mai tornati in biblioteca?"
"No. Ricordi che ti ho detto che per me era una luogo in cui trascorrere lunghi pomeriggi serenamente?"
"Certo."
"Dopo aver incontrato Will ho smesso di aver bisogno di andare lì dal momento che per stare serena mi bastava avere lui al mio fianco."
"D'accordo."
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Ricordati di me
RomanceTocca qui per scrivere una descrizione ------ Linsday è una sedicenne in cerca di storie alle quali agganciarsi per isolarsi da una realtà imperfetta. William è un ragazzo intelligente e amorevole appassionato di pittura. Inaspettatamente la realtà...