Capitolo 8- Un compleanno inaspettamente bello

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La situazione è cambiata l'11 gennaio nonchè il giorno del mio diciasettesimo compleanno. Lui come suo solito mi ha portato la colazione che per l'ennesima volta ho rifiutato. Ma questa volta fa una cosa che mai prima d'ora aveva fatto.
Torna il pomeriggio alle tre circa. Suona il campanello. Mia mamma esasperata va ad aprire e lo fa entrare in casa. Mamma sale le scale, entra in camera mia e mi ordina di scendere all'istante. Io scendo perché di discutere non mi va proprio. Arrivo alla fine delle scale e vedo Will, di spalle, seduto sul divano in modo rigoroso. Il primo pensiero che mi passa per la mente è quello di fiondarmi su di lui, ma l'orgoglio vince ancora su di me. Così mi avvicino e mi siedo accanto a lui. Ha in mano dei film. Me li porge ed io li osservo sorridendo. Sono dei film della Disney. Frozen, Big Hero 6, La Sirenetta, La Bella e la Bestia.
Dopo averli contemplati dirigo il mio sguardo su di lui.
Indossa una felpa grigia grande, grande, di quelle che piacciono a me, e lui lo sa, dei pantaloncini da basket, e le All Star. L'outfit che reputo perfetto e sexy per un ragazzo. "Frozen?" Gli dico.
"Frozen."risponde.
"Magari frozen potrà essere il nostro sempre" gli dico sorridendo. E lui si mette a ridere. Ed io penso a quanto mi è mancata la sua risata. Accendo la TV, infilo il disco nel lettore DVD e salgo le scale. Vado in camera mia e prendo la coperta di pile che si trova sul mio letto. La porto al piano di sotto e mi siedo dov'ero prima. Questa volta però appoggio la testa sul petto di Will e lui mi cinge con le sue possenti braccia.
"Mi sei mancata" sussurra.
"Anche tu."
Abbiamo guardato uno dei miei cartoni animati preferiti abbracciati sotto le coperte con la pioggia fuori.
Ero così rilassata durante il film che mi sono addormentata e al mio risveglio Will era ancora con me nonostante fuori fosse calato il buio ed io sapevo che Will non amava uscire la sera da solo.
" Vuoi che ti accompagni a casa io, Will?"
"No, stai al calduccio tu, non preoccuoarti per me." risponde.
A quel punto grido a mia mamma che esco ad accompagnare Will e lui mi sorride e mi abbraccia forte, forte.
"Sapevi che l'avrei fatto lo stesso."
Poi usciamo. Io metto solo delle ciabatte. Non mi cambio. Non la trovo una cosa indispensabile.
Durante il tragitto lui mi dice che sono bellissima anche in pigiama e che gli piacerebbe vedermi sveglia la mattina ogni giorno. Il tutto lo affferma senza mai togliere il braccio dalla mia spalla. Io gli dico che gli sarei molto grata se venisse a dormire da me il giorno dopo e prima che dica qualcosa a riguardo si ferma perché siamo arrivati a destinazione. Ci fermiamo davanti a casa sua e mi dice "A domani Linsday"
Ed io "A domani William".

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