Capitolo 5

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«Ron hai visto una specie di diario nero di pelle?» chiede Harry a Ron buttando all'aria tutti i libri per cercare il diario di Tom. Ron lo guarda storto uscendo da sotto il suo letto il piccolo libro; Harry lo guarda e prova ad afferrare l'oggetto tra le mani dell'amico con i capelli ramati ma quest'ultimo lo sposta lontano dalle mani di Harry «Cosa stai nascondendo?» chiede sventolando il libro davanti ai suoi occhi «Nulla»,«Posso leggerlo?», Harry annuisce. Ron si appoggia sulla scrivania aprendo il diario sfogliando le pagine, notando -come Harry la prima volta che trovò il libro- che tutto era bianco, nessuna parola, nessuna scritta. Ron lo lascia sul tavolo e si gira verso Harry «Ora mi spieghi», dalla bocca di Harry uscì un piccolo sospiro profondo «Dai Ron cosa devo spiegarti» l'amico rosso rame si stava preoccupando per lui, pensava stesse succedendo qualcosa di più serio di una forte cotta tra adolescenti.
«Spiegami. Tutto»,«Mi trovo con... emh... un amico» esita un po' con le mani tremanti e il sudore freddo che sembrava gli sopraffasse l'intera fronte.
«Amico?»,«Robert Hivy»,«Chi è?»,«Un semplice amico babbano», si stava abbastanza pentendo di aver preso un finto babbano per non dire la verità sul tanto amato Tom Riddle.
«Descrivimelo»,«Alto, abbastanza in forma, capelli mori e occhi dello stesso colore, una carnagione abbastanza chiara»,«Robert Hivy»,«Già»,«Dovrai presentarmelo»,«Lo farò»,«Come fai a vederlo?»,«Hai presente il diario?»,«Sì»,«Quando sono andato nel passato, non vi ho detto che il fratello della ragazza morta era un babbano che era consapevole del mondo della magia, quando sono andato più volte mi ha visto e abbiamo iniziato a parlare»,«Andiamo?»,«Dici adesso?» Harry era abbastanza preoccupato e Ron annuì sorridente «Ok fammi solo fare una cosa»,«Va bene»,«Sennò facciamo che adesso vado e porto qui Robert»,«Come vuoi» ma prima, Harry prende la bacchetta e il diario facendo la solita solfa e si ritrova nel passato.
«Mmh» Tom dormiva ancora, Harry si mise seduto sul letto accarezzandogli il bicipite nudo; guardava la sua espressione abbastanza tirata, stava facendo un incubo ma per Harry questa scusa era abbastanza improbabile perché lui era consapevole che Tom non avesse paura di nulla.
Harry lo abbraccia dandogli un paio di baci veloci sulla spalla «ODDIO!», Tom sobbalzò mettendosi seduto, Harry emise una leggera risata «Ehi», sussurrò il giovane «Harry non queste cose» dice Tom stropicciandosi gli occhi «Scusa volevo chiederti un piacere»,«Prima passami la maglietta» Harry rimase ancora a guardarlo ma sta volta la maglietta gliela diede subito.
«Potresti venire nel mio tempo...» Tom lo interruppe subito lasciando la maglietta accanto a lui passando si la meno tra i capelli «No.»,«Per favore»,«Perché dovrei venire?»,«Per spiegare dove vado sempre a il mio compagno di stanza così da coprirmi»,«Va bene ok»

«Ron lui è Robert» Tom allungò la mano facendo il finto socievole sorridendo; Harry gli aveva spiegato già tutto.
«Quindi tu saresti l'amico di Harry?»,«Eh già»,«Mmh sei più grande di quanto mi aspettassi»,«Dimostro più di quanto pensi»,«Beh Ron ora che hai conosciuto Robert puoi andare?»,«Sì vado da Hermione» emette un leggero sospiro «Beh vediamoci tutti e tre»,«Ovvio» finge Robert facendo il finto entusiasta.
Ron esce dalla stanza salutando calorosamente il nuovo amico.
«Tom perdonami per sta cosa»,«Non farmi fare più tali sceneggiate» dice stizzito per poi prendere il suo biglietto ed andare nel suo presente.
Harry era abbastanza amareggiato per ciò che era appena accaduto ma almeno adesso Ron poteva coprirlo e lui sarebbe potuto andare -forse- da Tom senza molti problemi.

«Adesso voglio aspettare che Tom mi cerchi, anche se so, che non lo farà», si butta amareggiato nel letto lasciando il braccio libero che ciondolava.
Il piccolo libro si apre silenziosamente, Harry, poiché teneva l'oggetto nella mano sinistra se ne rende conto leggendo ciò che veniva fuori dall'inchiostro uniforme "Harry" il piccolo sorriso che si faceva spazio nel viso del giovane ragazzo "Ehi dimmi" scrive velocemente "È l'ultimo giorno di vacanze, vieni." Harry sorrise ancora di più "Sai, non so" il sorriso in poco si trasformò in un piccolo ghigno "Harry.","Ok ok solo perché ho paura di te".
si alza prendendo la bacchetta recitando la solita formula diventando l'affascinante ragazzo sedicenne, prende il diario, lo posiziona sul tavolo, afferra di conseguenza il suo, cosiddetto, biglietto per il viaggio.

Harry appena arrivato salta in braccio al mago oscuro «Ehi Ehi Harry calma» il giovane scende appoggiandosi alla scrivania «Come mai volevi che venissi?»,«Avevo bisogno di parlarti», Harry inizia a preoccuparsi iniziando a sudare freddo, non si era mai sentito così, aveva davvero paura di perdere Tom, ci teneva a lui, in quel poco tempo Potter si era davvero affezionato a lui, addirittura così tanto da non pensare -come faceva molte volte quando era solo- ai suoi genitori che aveva perso tempo fa a causa del mago oscuro della quale è innamorato.
«Harry io mi trovo bene con te, solo che io non posso, non devo. innamorarmi. Ho un futuro davanti non posso gettarlo»,«Ma Tom» gli prende il viso tra le mani, abbassando il tono di voce «Io mi sto innamorando di te»,«HARRY!» Tom inizia ad urlare però tutto accade in un nano secondo.
Harry si sveglia.

BOOOOOOM
È troppo corto lo so, lo so chiedo perdono miei umili amici.
Pensate che prima era più corto.
Però come dire, devo lasciare un po' di suspense *Musica di sottofondo*
A parte gli scherzi, ho provato ad allungarlo il più possibile.
comunque lasciare un commento dicendomi se volete che lo concluda così o continuo ⭐️

Call me Tom, not VoldemortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora