«Che noia stare chiusi in questa stanza perennemente e poi mettersi quello stupido mantello dell'invisibilità così quando quel tuo amico ramato non può vedermi»,«Lo so Ton ma l'unico posto in cui puoi stare è questo o la camera dei segreti»,«Nella quale potrei rientrare, bravo Harry»,«Tu non stai lì dentro tutto il giorno»,«No la notte vengo qui», Harry si alza dal letto andando verso di lui abbracciandolo per i fianchi «Sei sicuro che vuoi restare tutto il giorno rinchiuso in quel posto umido?»,«Sì dai almeno ho il mio fedele basilisco che mi tiene al caldo se proprio»,«Potrei essere geloso», Tom accenna un sorriso quasi tirato «Potrei andare anche nella foresta proibita, tanto tutto ciò che sta al suo interno non mi terrorizza»,«Non hai mai paura di nulla cuor di leone»,«Non mi paragonare a voi Grifondoro»,«Ci sarà un motivo per cui tu sei in Serpeverde»,«Invece tu? Perfetto per Grifondoro sia per Serpeverde» Harry fa una piccola smorfia di disappunto verso l'ultima affermazione «tranne per Corvonero»,«Non sei simpatico»,«Non cercavo di esserlo»,«Stai zitto va», la porta inizia a scricchiolare per poi aprirsi di colpo «Harry, Hermione mi ha detto che non posso studiare con lei perché ha paura...» Harry si allontana da Tom notando lo sguardo basso di Ron appena entrato nella stanza «che state facendo voi due?»,«Oh nulla, T..» fa un piccolo movimento con la testa schiarendosi la voce «Robert era venuto a trovarmi»,«Oh ok, ciao Rob»,«Weasley» Tom pronunciò quel nome con tutta la calma possibile cercando di non dare nessuna impressione di essere irritato dall'interruzione del rosso lentigginoso nella stanza «Comunque, Harry mi fai copiare i compiti di Storia della Magia?»,«Sono sulla scrivania»,«Meno male, Hermione non ha intenzione di farmi dare una sbirciatina, lo sa che non sono bravo a imparare quella storia, poi Hermione non smette di chiedermi della Camera dei Segreti, io non so dirle nulla, forse dovresti parlarci tu, sei l'unico che l'ha vista», Tom guardo storto Ron che nella sua distrazione non vide lo sguardo del Serpeverde ma Harry si accorse e diede una piccola gomitata al ragazzo accanto a sé «Certo ci parlerò io»,«Grazie Harry, io non la sopporto più»,«Fa fare a me» Ron a lunghe falcate uscì dalla porta portandosi dietro i compiti di Harry. Dopo aver chiuso la porta Tom interruppe il silenzio tra di loro «Non vorrai mica dirle della Camera dei segreti?»,«Le dirò solo che ho trovato al suo interno Ginny»,«Non puoi»,«Tom fidati, non conosci Hermione, pur di sapere entrerebbe lei stessa»,«Falla entrare allora» Harry guardò di traverso Tom che aveva la solita espressione seria e ferma «Non c'è quell'enorme coso verde abnorme?»,«Chi? Il Basilisco? Lui è bravo.»,«Non pensavo fossi sarcastico»,«Hai scoperto un'altra mia caratteristica»,«Troppo sarcastico, comunque lei non entrerà lì»,«Il Basilisco non mangia da quando Salazar Serpeverde non mise il sigillo alla Camera dei segreti»,«Fallo stare a dieta», Tom sospira accomodandosi sulla sedia della scrivania «parlando di cibo...»,«Cosa?»,«Tu dovresti mangiare qualcosa»,«Io? Non sono mai stato un'amante del cibo»,«Sì ma tesoro mio hai bisogno di mangiare»,«Posso vivere lo stesso»,«Ti faccio del male se non mangi almeno qualcosa»,«Mettersi contro un Mago Oscuro? Astuto ma con le competenze del secondo anno non credo ci riusciresti»,«E qui parte la modestia»,«Non puoi contraddirmi su questa affermazione vera»,«No ma potrei provarci, quindi invece di fare tanto il saputello cerca di ascoltarmi okay?»,«Cosa vuoi che faccia? Che vada nella Sala Grande con tutti i tuoi attuali professori che conosco il mio aspetto?»,«Non trovarmi scuse perché puoi far apparire tutto quello che vuoi», Tom prende per il fianchi tirando Harry a lui appoggiando la testa sullo stomaco «Non preoccuparti per me»,«Sì che mi preoccupo per te»,«Non toccarmi i capelli» sussurra, Harry toglie la mano dai capelli pece del ragazzo «Io vado da Ron e Hermione che sennò iniziano a tormentarmi di domande alla quale non ho per niente voglia di rispondere»,«Vai mentre io starò qui ad annoiarmi»,«Torno tra poco, promesso»,«Torna quando vuoi, in caso troverò un modo per sgattaiolare via da qui»,«Il mantello sai dov'è»,«Nah non mi serve, userò la magia»,«Lascio a te la decisione, vado», Tom non lo degna di uno sguardo mentre era concentrato a guardare il soffitto, Harry lo guarda «neanche un bacio?» Tom si gira verso di lui «dai»,«Vattene», prende la bacchetta facendo il contro incantesimo su se stesso tornando alla giusta età, prende gli occhiali ed esce velocemente dalla porta. Appena uscito Tom si alza iniziando a girare per la stanza avvolto nei suoi pensieri. Scrutando ogni angolo della stanza bordeaux e oro nota che sulla scrivania era nascosto tra i libri di Harry il suo diario, lo prese passando una mano sulla ruvida copertina di pelle «Quanti poteri può avere un semplice libro su una persona» sussurra per poi tornare a contemplare su quanto si stesse annoiando.
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Call me Tom, not Voldemort
FanfictionNella notte in cui Harry decise di scrivere su quel diario tornò indietro nel tempo a comando del suo proprietario per mostrarli ciò che accadde, Harry quando lo vide ne rimase estasiato, i suoi movimenti eleganti, la sua espressione sempre seria, i...