Capitolo 3

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«Harry ridammi il libro»,«No basta studiare, sei in vacanza e studi come un pazzo», Tom sbuffa mettendosi seduto alla scrivania rinunciando al recupero del libro, Harry appoggia il libro lontano da lui mettendosi seduto sul tavolo difronte a lui «Non devi tornare?»,«Vuoi che vado?», il moro fa spallucce, Harry scuote la testa sorridendo «Basta che dopo non mi fai venire qui grazie al tuo piccolo diarietto a mia insaputa»,«Mh dovevo solo controllare una cosa»,«Sicuro? o perché ti mancavo?»,«Mancarmi? Ahaha no.» si alza dalla sedia ma Harry lo blocca da un braccio tirandolo a se «Per me ti mancavo.», i loro nasi si toccavano e i loro respiri si univano, Tom sorrise per dopo staccarsi «Non mi manchi mai»,«Mh peccato perché forse se ti mancassi potrei venire più spesso a trovarti»,«Non ci tengo, comunque stai meglio senza occhiali», Harry arrossì sorridendo, Tom lo guardò e quasi non scoppiò a ridere e si risedette sulla sedia di fronte a lui «Sei arrossito? Per tale motivo?» Harry fece spallucce «Non farlo più» concluse Tom unendo le mani sotto il mento «È un istinto incontrollato»,«Non ci avevo pensato che avevi ancora 11 anni»,«Vuoi farmi da papà?»,«Oh no non ci tengo francamente», Harry sorrise per poi guardare l'orologio al polso «Devo andare, ho lezione» Harry scende dalla scrivania prendendo un libro e in un attimo si ritrovò nuovamente seduto sul letto. Appoggiò il libro che si era portato con se sulla scrivania e fece il solito incantesimo per tornare alla sua vera età. Il libro che Harry prese lo usava come scusa per andare da lui, anche se ormai il diario sapeva chi era, era da più una settimana che Harry andava da lui puntualmente ogni sera subito dopo cena, era come un orologio svizzero, Harry sperava che in quella piccola "amicizia" sarebbe nato dell'altro ma lui era consapevole che Tom non era un ragazzo che ama condividere i suoi sentimenti con gli altri, ci sarà un motivo per cui ha un diario.

«Harry dove sei stato?» Harry dopo essere uscito dalla sua stanza incontra Hermione e Ron che ovviamente erano allo scuro di tutto «Ehi ragazzi, sono stato in camera»,«Passi troppo tempo in camera» puntualizzò Hermione, Harry sorrise «Lo sapete che studio»,«Comunque dì a Hermione che Draco Malfoy non è l'erede di Serpeverde»,«Hermione dai lo abbiamo sentito con le nostre stesse orecchie che non lo è», Hermione sbuffa entrando nella classe seguita a ruota da Harry e Ron.

finita la lezione, subito dopo cena, Harry era di nuovo sul suo letto con il diario sulle gambe per andare da Tom.
«Sei arrivato prima oggi» puntualizza Tom prendendo tra le mani del giovane mago il suo libro «Già, ho cenato prima»,«Ti sei scordato l'incantesimo» Harry prese la bacchetta eseguendo l'incantesimo contro se stesso «Tom», pronuncia il suo nome quasi sussurrando intanto che si sedeva sul letto a gambe incrociate, Tom alza lo sguardo incrociando il suo «Dimmi»,«Tu sai qualcosa a riguardo l'erede di Salazar Serpeverde?» Tom accennò un sorriso «Sono io» pronunciò quelle due semplici parole con enorme orgoglio e fierezza «Ah» Harry invece non fu contento di saperlo, perché vuol dire che lui nel futuro che minacciava morte molta gente, però non è ancora successo e non succederà se cambia il passato, perché più Harry viaggiava nel passato più esso cambiava, più diventava reale.
«Erede», pronuncia Harry alzandosi dal letto andando a prendere una sedia e mettendosi accanto a lui «Ora non mi chiamare così» dice rimanendo con gli occhi puntati sul libro di trasfigurazione «Lasci quei libri per un minuto?», Tom scosse la testa continuando imperterrito a leggere, Harry gli toglie il libro da sotto gli occhi buttandolo sul letto «Cos'hai concluso togliendomi il libro?»,«Attenzione», Tom sospirò alzandosi e andare a riprendersi il libro ma Harry lo tirò a se «Mi lasci?»,«No» sorride prendendolo per i fianchi «Lasciami»,«Davvero?» sbuffa prendendo le mani di Harry dai suoi fianchi togliendole spostandosi «Dai Tom», lo guarda alzando le sopracciglia, per poi roteare gli occhi, gli prende il viso tra le mani «Sognami che è meglio» sorride per poi staccarsi e sedersi sulla sedia «Intanto sei tu che mi sogni» dice Harry mordendosi il labbro «Ma sei tu quello che mi abbraccia di notte»,«Per due volte che ho dormito qui»,«Intanto lo hai fatto»,«Intanto stai zitto perché mi abbracci tu di conseguenza»,«Dormo. Non me ne rendo conto.»,«Buona questa scusa» Tom gli lancia un libro «Silenzio.», prende il libro da terra appoggiandolo sulla scrivania «Mi piace quando sei aggressivo», «Smettila»,«Sono serio.» sorride alzandosi andando di fronte a lui «Ti piace quando sono aggressivo allora» sussurra al suo orecchio per poi buttarlo sul letto e salire a cavalcioni su di lui iniziando a baciargli il collo «Tom...» sussurra «Che stai facendo?»,«Shh» gli tappa la bocca con un dito continuando a baciargli il collo muovendo lentamente il bacino contro il suo «Tom...», sussurra Harry quasi ansimando, Tom si alza lasciandolo lì così «Ora non osare più dirmi che ti piaccio», Harry ci mise un po' per stabilizzarsi e tornare con il respiro regolare «Mi sono scordato che non sei pratico con queste cose.»,«Tu dici?»,«Ecco la tua prima esperienza» conclude serio buttandosi sulla sedia.

«Dormi qui?» gli chiede Tom cambiandosi «Se mi salti addosso di nuovo potrei farci un pensiero»,«Vedrò», sorride per poi spogliarsi e mettersi a letto seguito da Tom «Seriamente, fallo.», il moro accanto a lui sorride mordendosi il labbro salendogli sopra «Non provocarmi», Harry gli prende il viso tra le mani baciandolo ma Tom sì stacca subito «Harry no.»,«Perché no?»,«Perché no.», scende e si sdraia dandogli le spalle ma Harry si gira abbracciandolo da dietro.
Il mattino seguente Harry si svegliò da solo trovando il letto ancora caldo, si mette seduto stropicciandosi gli occhi «Tom?»,«Ehi» gira lo sguardo verso la voce «Ancora» sbuffa Harry buttandosi sul cuscino di faccia girandosi di pancia, Tom si alza dalla sedia e va da lui salendogli sulla schiena «So che studio sempre ma per essere i migliori si deve pur iniziare da qualcosa» sussurra baciandogli il collo dove Harry si scosta «Che hai?»,«È che non vuoi baciarmi ma il resto lo fai»,«È complicato» Harry si gira di pancia, senza far alzare Tom per poi prendergli i fianchi «Non è complicato»,«Harry lo è»,«Non lo è, solo perché sei l'erede di Serpeverde e dici di non avere sentimenti non puoi baciarmi?»,«Stai zitto» lo zittisce baciandolo dolcemente, Tom inizia lentamente a muovere il bacino sorridendo «Tom non farlo», sorride e smette di muoversi, però Harry gli stringe i fianchi facendolo muovere lui «Sei sicuro?»,«Sì ma ho paura.»,«Mai avere paura.» sorride «Però io devo studiare» si alza dandogli un altro bacio e si siede alla scrivania, continuando a studiare, Harry si alza dal letto prendendo il suo orologio notando l'orario «Cavolo sono davvero in ritardo» Inizia a vestirsi freneticamente ma Tom lo blocca «Che hai oggi?»,«Nessuna lezione ma tra un po' si sveglieranno tutti e devo darmi malato così posso tornare», sussurra tirandolo a se dandogli un bacio «Potrebbe darsi che non ti voglio»,«Non mi vuoi?»,«Sì che ti voglio ma come ho detto devo studiare» dice staccandosi dandogli il solito libro tra le mani facendolo andare via.

*angolo "autrice"*
Hola due capitoli in due giorni :D non siete contenti? io molto :3
però basta che voi mi commentate dicendo se devo andare avanti o meno :D

Call me Tom, not VoldemortDove le storie prendono vita. Scoprilo ora