«Harry che hai?»,«Non mi sento molto bene e volevo rimanere in stanza»,«Lo diremo alla signorina McGrannit» dice Hermione lasciando la stanza di Harry insieme all'amico Ron, dopo che i due se ne sono andati, Harry si alza chiudendo a chiave la porta per poi risedersi sul letto dopo aver fatto la solita routine prendendo il diario e tornando da Tom.
«Ehi» saluta Tom appena entrato in stanza «Tom lascia quei libri»,«Mi lasci studiare?»,«No», si avvicina a lui chiudendogli il libro «Dai Harry, lasciami studiare», si siede sulla scrivania difronte a lui «Tu non studi quando ci sono io»,«Sì ma ho ancora un paio di giorni prima della fine delle vacanze, quindi ho tutti i libri per me», Harry rotea gli occhi «Lascia lì i libri»,«Tu non hai le vacanze quindi hai lezione io no»,«Dovresti essere contento» Tom fa spallucce appoggiando una mano sul suo ginocchio sinistro iniziando a fare dei piccoli cerchi o delle linee con i polpastrelli sul tessuto dei jeans «Tom sono appena arrivato non provocarmi subito» Tom si mette appoggiato alla scrivania con il mento appoggiato sul palmo della mano continuando a fare disegni astratti sulla gamba del giovane mago, Tom stava iniziando a piacergli davvero molto il giovane mago ma non voleva "traumatizzarlo" anche perché aveva solo 11 anni, sarebbe stato meglio se avesse 16 anni realmente, Harry invece era completamente cotto di lui, ogni ventidue ore su ventiquattro voleva stare con lui, sarebbe stato tutto il giorno a guardarlo studiare, dormire, sentirlo parlare, guardarlo mentre giocava con quel povero riccio sulla fronte, tutto studiava, ogni singolo comportamento che faceva Harry lo amava.«Ma quando tornano i tuoi compagni?»,«Un paio di giorni»,«Vabbè posso venire ugualmente, solo tu mi vedi»,«No ti vedranno anche gli altri, questo passato sta diventando reale.»,«Come facciamo?»,«Non lo so» sospira Tom mentre giocava con i capelli di Harry nel letto «Non posso aspettare le vacanze estive»,«Sono 6 mesi.»,«Non dirmi che non ti fa effetto, perché per un giorno che non ti ho visto mi hai portato tu qui.»,«Francamente mi concentrerei più sullo studio di..» si blocca perché non voleva che oltre allo studio delle materie di Hogwarts leggeva ogni giorno libri di incantesimi oscuri e argomenti vietati alla scuola di magia e stregoneria «Di?»,«Scuola» conclude tranquillamente «Non puoi studiare 24 su 24»,«La mattina vado a lezione infatti»,«Beh potrei venire la sera»,«A dormire qui?»,«Sì e la mattina presto me ne andrei», Tom fa spallucce «Per me va bene»,«Non hai nessuno in camera?»,«No, Silente preferisce che io stia solo»,«Come mai?»,«Non si fida di me semplicemente»,«Io sono in stanza con il mio migliore amico e non mi dispiace»,«In che senso?»,«Che non mi dispiace stare con qualcuno in camera»,«È bello?»,«Non mi fa impazzire»,«Bene»,«Sei geloso?» Harry si gira verso di lui sorridendo «Per niente»,«Neanche un pochino?»,«No.»,«Mh peccato» sussurra facendo spallucce.
Un rumore sordo proviene dalla porta principale della stanza, Tom un po' preoccupato si alza di colpo «Harry nasconditi un attimo», va alla porta ed apre «Robert» pronuncia il nome con freddezza «Ehi Tom, volevo chiederti se sta sera ti andava di cenare con me e Lucy?»,«No.» conclude chiudendogli la porta in faccia al povero compagno di scuola «Come siamo asociali» scherza Harry andandogli vicino «Silenzio.» dice Tom sedendosi alla scrivania «Non avrai intenzione di studiare»,«Non posso sedermi?»,«Preferirei il letto»,«Non ti allargare hai pur sempre 11 anni.»,«Qui vedo un sedicenne» sorride Harry mordendosi il labbro pensando di star per raggiungere il suo piccolo scopo ma in realtà «Io vedo solo un ragazzino di 11 anni nel corpo di un sedicenne.» no. «Oh ma dai», Harry si siede sul letto sbuffando «Harry devi capire che io e te siamo due persone completamente diverse.»,«Cosa vuol dire?», sussurra Harry «Tu ti sei illuso che io possa avere un ragazzo?» Tom lo guarda incrociando le dita sotto il mento, Harry abbassa lo sguardo. I suoi occhi iniziavano a bruciare, le guance si arrossavano. Sapeva che Tom non era il ragazzo più dolce del mondo, sapeva che lui non ama le effusioni, sapeva che era un ragazzo insensibile, apatico. Harry non gli importava tutto questo, a lui piaceva così.
«Harry?» chiede Tom a tono basso, come se avesse paura di pronunciare quel nome «Dimmi» alza leggermente lo sguardo «Che c'è? Ti sei ammutolito»,«Sono solo stanco» sussurra riabbassando lo sguardo verso il pavimento «Vuoi dormire?»,«Vado in camera mia» sussurra alzandosi per prendere il suo solito biglietto di ritorno ma Tom lo blocca prendendolo per il polso «Non andartene», Harry alza lo sguardo incrociando gli occhi di lui che lo pregavano di rimanere «Tom perché?», lo libera dalla presa dopo che Harry ritira la mano e risiede sul letto «Perché cosa?»,«Perché prima mi dici così, poi vuoi che rimango?»,«Non lo so», Harry scuote la testa un po' deluso e si libera dalla presa prendendo il solito libro dalla scrivania e si dissolve nell'aria, Tom sbuffa e si adagia sul muro buttando la testa all'indietro; Harry arrivato nella sua camera lancia il libro sulla scrivania buttando a terra dei fogli che lascia per terra, si butta sul letto sospirando e socchiudendo gli occhi.
«Harry?» sussurra Hermione all'orecchio dell'amico scuotendolo leggermente ma dalla sua bocca esce solo un mugugno e dopo qualche farfuglio incomprensibile «Harry alzati.» Hermione prende un libro dalla scrivania di Harry lanciandoglielo sullo stomaco facendolo sobbalzare «Oh ti sei svegliato!» urla andandogli vicino; Harry si mette seduto accarezzandosi la parte lesa «Come ti è saltato in mente Hermione?» sussurra «Harry ma che ti è successo?» Harry la guarda abbastanza sorpreso senza capire il motivo della domanda «Sembri più grande?» dice rendendosi conto effettivamente che Harry non aveva lo stesso aspetto del solito, il ragazzo fece spallucce «Lascia stare» conclude senza darle molte spiegazione, Harry si alza dal letto andando alla scrivania notando il diario di Tom aprirsi su una pagina precisa «Hermione puoi andartene?»,«Ok ma non so che ti sta' succedendo in questo periodo»,«Non parlarne con nessuno» dice continuando a tenere lo sguardo sulle pagine di diario che iniziano a segnarsi da delle macchie d'inchiostro «Torna» legge quando le macchie iniziano a prendere una forma; Harry si siede e prende la sua penna piuma iniziando a scrivere "Perché dovrei?", dopo aver finito di scrivere la frase era già scomparsa però la risposta di Tom non usciva, Harry continuava a osservare la pagina senza alcun risultato, niente di niente, nessuna frase voleva uscire dalla pagina. Harry abbastanza stanco decide di lasciare stare e che avrebbe "abbandonato" una volta per tutte il ragazzo misterioso del diario di pelle che tanto lo aveva attratto e forse fatto cadere nell'unica magia che non si poteva spezzare, l'amore.*angolo dell'"autrice"*
IL NOSTRO PICCOLO HARRY DA SOLO E ABBANDONATO *piange*
No ok, allora come capitolo mi sembra abbastanza corto ma va beh me ne farò una ragione,
Comunque dato che tutti voi mi amate molto giustamente mi lascerete un bel commento con scritto se volete che io continui :3
un bacione alla mamma, California e alla prossima WIIIIII.
no ok, non imitiamo Daniele Doesn't Matter.
Va beh gente lasciate un commento alla storia e ciao.
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Call me Tom, not Voldemort
FanfictionNella notte in cui Harry decise di scrivere su quel diario tornò indietro nel tempo a comando del suo proprietario per mostrarli ciò che accadde, Harry quando lo vide ne rimase estasiato, i suoi movimenti eleganti, la sua espressione sempre seria, i...