In quel bagno pianse, pianse tanto.
Non voleva assolutamente iniziare un'altra storia, con nessuno.
Doveva fare qualcosa, qualcosa che le impedisse di soffrire ancora.
Così decise, che quella sera sarebbe stata l'ultima passata con lui.
«Ultimo giorno in questo posto, domani partirò.» si ripeteva, tra le lacrime.
Qualcuno bussò alla porta.
Lei non ebbe il coraggio di aprire.«Ruthie apri questa cazzo di porta, lasciami entrare o la sfondo.» disse arrabbiato Michael.
«Vattene, vattene da qui.»
«Dai andiamo, per un soprannome.» sospirò Michael, accasciandosi vicino alla porta.
«Tu non sai che significa perdere l'amore della tua vita, per la seconda volta in meno di un anno. No che non lo sai.
E non puoi, cazzo non puoi, chiamarmi piccola.
Solo lui lo faceva, e non lo farà mai piú nessuno. Ho smesso di amare, di far dipendere da una persona la mia felicità, che ormai è andata dispersa.
E no, non ti aprirò, sfonda pure questa porta, a me non frega, fammi male.Uccidimi, picchiami o lapidami.» "o magari ti abbraccio" pensò Michael.«Ruth, sò che significa aver perso l'amore della tua vita più volte.
Sai, non sei l'unica che soffre per questo; giuro, giuro che cercherò di salvarti, ti porterò lontano da qui, e ti amerò. Devi darmi solo l'opportunità per farlo.» disse tutto d'un fiato il ragazzo dai capelli tinti.«Ogni salvezza è temporanea, non c'è chi salva un'altra persona per sempre. Quella può sempre andarsene e l'individuo salvato può ricrollare. E io ho subito troppe scosse al cuore, che un pò me l'hanno rotto, ma sono qui. E non è grazie a te. È grazie a me se adesso sono così.»
Michael non replicò.
Restarono per un periodo di tempo indefinito in silenzio, si odeva solo qualche sospiro o singhiozzo.

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The A Team.
Short StoryUna storia in cui l'amore potrebbe superare il desiderio di morte. O forse no? A @volatralepagine story. ©All right reserved.©