Nine.

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20 Giugno.

Come mio solito ero in negozio da mia madre mentre lei era a fare delle commissioni.
Me ne stavo seduta dietro al bancone con i piedi appoggiati proprio davanti al registratore di cassa mentre bevevo il cappuccino dal bicchiere di Starbucks con aria annoiata.
La radio suonava la nuova canzone di Enrique Iglesias che rimbombava per tutto il negozio.
Appoggiai il bicchiere non del tutto vuoto sul bancone, presi il cellulare e andai fuori dal negozio.
Mi sedetti sugli scalini e mi accesi una sigaretta.
Sentii la tasca dei miei jeans vibrare.
Presi il cellulare e vidi il numero di James.
"James, dimmi!" dissi
"Non sono James, sono la tua amica che ha finito i soldi sul cellulare.." disse Tanya ridendo
"Oh va bene, fa lo stesso.." dissi iniziando a ridere anche io.
"Dove sei di bello?" chiese
"Indovina..secondo te..in una calda mattina di metà giugno dove posso essere?" chiesi ironicamente portandomi la sigaretta alla bocca
"In negozio?" chiese ridendo di nuovo
"Non ridere." dissi con tono categorico ma in realtà stavo per scoppiare a ridere pensando a quando, alle superiori, la madre l'aveva costretta ad andare ad animare le feste per bambini con lei vestendosi da pagliaccio mentre io e altri nostri amici andavamo in discoteca a divertirci.
"Senti, non ricordarmi quello che stai per ricordarmi."
"Non stavo ricordando niente io!" dissi innocentemente
"Hai sentito la notizia?" chiese lei cambiando argomento e anche tono di voce, come se avesse paura di dirmi qualcosa.
La prima cosa che mi venne in mente fu Mario che in quel periodo era in Croazia con la nazionale per le partite di qualificazioni agli Europei.
"Che notizia?" chiesi seria
"Ti va di aspettarmi dieci minuti? Vengo al negozio perché preferisco parlartene di persona.." disse
"Va bene, ti aspetto."
Chiuse la chiamata e io guardai la sigaretta che stava per finire.
Feci l'ultimo tiro e la buttai nel posacenere proprio fuori dal negozio poi rientrai.
Finii di bere il cappuccino che si era raffreddato nel frattempo e faceva alquanto schifo.
Buttai il bicchiere e mi rimisi seduta dietro al bancone aspettando la mia amica.
Sentii i sonagli della porta muoversi e mi girai vedendo Tanya.
Si avvicinò al bancone e la abbracciai.
"Di che notizia parlavi prima?" chiesi ansiosa di sapere
In quei dieci minuti l'ansia mi aveva divorato lo stomaco.
"Siediti." disse
Feci come mi disse e mi sedetti al mio posto.
La guardai con aria interrogativa è impaziente allo stesso tempo.
"Allora, stamattina stavo guardando il telegiornale e hanno mandato una notizia sul calcio..." iniziò e fece subito una pausa
"Si okay, muoviti che sono in ansia." le dissi
"Bene, la notizia era su Mario." fece un'altra pausa "Beh, Mario si trasferirà." concluse
"Madonna, pensavo chissà cosa volessi dirmi.." dissi tranquillizzandomi
"Cioè, no aspetta. Tu lo sapevi?" chiese incredula
"Certo che lo sapevo! Me lo ha detto un mese fa più o meno che ci saremmo trasferiti.." dissi alzandomi dalla sedia
"E tu stronza te ne vai senza dirmi nulla?" chiese lei facendola finta incazzata
"Beh..sai, ora stiamo insieme io e lui e mi ha chiesto se volevo andare e ho detto di sì, scusami.." dissi abbassando lo sguardo
"Scusami?! Ma io sono contenta per te!"
Mi abbracciò talmente forte quasi da spezzarmi le costole.
"Cioè, ti trasferisci e vai a vivere con lui! È una cosa bellissima!" disse lei
La abbracciai anche io e nel frattempo arrivò mia madre.
"Ehi ragazze!" ci salutò lei
"Ciao mamma! Io vado da Mat, ci vediamo stasera.."
Salii in macchina e poco prima di mettere in moto sentii il cellulare vibrare dentro la mia borsa.
Vidi il numero del mio ragazzo e istintivamente sorrisi.
"Ehi!" esordii
"Amore.." disse lui
Sentii il suo tono di voce felice e continuai a sorridente mentre appoggiavo la testa al sedile della macchina.
"Come stai?" chiese
"Bene, e tu?" chiesi di rimando
"So in che squadra giocherò il prossimo anno. Mi hanno contattato oggi e so anche che a te piacerà molto.." disse
"Dimmi..devo preparare già le valigie?" chiesi ridendo
"Direi proprio di sì, io sono già andato a firmare il contratto.." disse
"Ah bene, allora appena torno a casa preparo le valigie." dissi con aria felice "Destinazione?" chiesi
"Torino." rispose lui e potei sentire la pelle d'oca sulle braccia al solo nominare il nome di quella città.
"È quello che penso?" chiesi con aria eccitata
"Sì, la Juventus mi ha acquistato!"
"Oddio che bello!"dissi "Beh, grazie.." sussurrai poi
"E di cosa?" chiese
"Di portarmi con te.."
"Sei la mia ragazza, mi dai la forza di migliorare ogni giorno di più e di giocare sempre meglio; non potrei non portarti sempre con me." rispose "E poi? Come farei a stare senza di te? Senza i tuoi baci e i tuoi abbracci?"
Sentii il mio cuore battere almeno mille battiti al minuto.
"Ti amo." sussurrai appena
Pensavo non avesse sentito e invece lo aveva fatto.
"Ti amo anche io." disse "Vorrei tanto poterti abbracciare e baciare adesso però devo andare perché ho allenamento..ci sentiamo stasera amore mio."
Chiuse la chiamata e io misi in moto la macchina dirigendomi, poi, verso l'ospedale.

Aprii la porta della stanza di Mat e vedere il letto di Anita vuoto mi fece sorridere.
Era stata dimessa qualche giorno prima ed era tornata a casa in Croazia, insieme al fratello mentre il mio, di fratello, era ancora su quel letto.
Appoggiai la borsa sul tavolo come facevo di solito e mi sedetti a fianco a lui.
Gli presi la mano e gli lasciai un bacio sulla guancia destra.
"Sai, avrei tante cose da dirti.." iniziai un discorso che nemmeno io sapevo come continuare.
"Da quando sei qui, in questo letto, in questa stanza sono cambiate tantissime cose e probabilmente quando ti sveglierai e chiederai di me ti diranno che me ne sono andata.." dissi "Beh, sì. Me ne sto andando in Italia, a Torino. Il mio ragazzo che non è chi credi tu si deve trasferire là per lavoro e io vado con lui.."
Strinsi la sua mano e mi scese una lacrima.
Sentii la sua mano reagire alla mia stretta e quasi mi prese un colpo.
Chiamai l'infermiera che chiamò il dottore.
"Continui a parlargli.." disse poi
"Beh Mat, quando ti sveglierai Daniel sarà a New York e io a Torino con Mario. Il mio nuovo ragazzo e beh, ero venuta per salutarti.."
Vidi che non era cambiato nulla e il dottore se ne andò.
Presi la borsa e feci per uscire anche io.
"Sasha.." sentii sussurrare
Mi girai di scatto e vidi i suoi occhioni marroni guardarmi e addolcirsi appena mi videro.

You're my wonderwall || Mario MandzukicDove le storie prendono vita. Scoprilo ora