Un anno dopo.
22 Giugno.
Suonai il campanello di casa della mia amica Denise che mi venne ad aprire con Sophie in braccio.
La piccola aveva appena sei mesi ma era già sorridente di prima mattina; aveva i capelli biondi della madre e gli occhi scuri del padre, la pelle olivastra e i primi dentini davanti.
"Hai visto che c'è zia Sasha?" chiese Denise sorridendo e guardando la bambina che si guardava attorno spaesata.
"Zio Mario dove l'abbiamo lasciato?" chiese sorridendo
"Zio Mario è a casa che sta preparando le valigie per le vacanze.." dissi sorridendo "Posso entrare?" chiesi poi
"E me lo chiedi anche? Ovvio che puoi entrare!"
Si tolse dalla porta e mi fece entrare nel salotto dove c'erano tutti giocattoli sparsi per il pavimento.
"Vuoi un caffè?" chiese appoggiando per terra la piccola che gattonò in fretta verso il coniglietto di peluche rosa
"No grazie, l'ho appena preso.." dissi sedendomi sul divano e guardando la bambina sbattere il coniglietto sul tappeto.
Appena Sophie si accorse di essere osservata si stampò un sorriso sulle labbra da far invidia a tutti gli altri bambini della città di Torino.
"Le hai pronte le valigie?" chiesi ridendo a Denise
"Ovviamente! Tutto pronto!" disse la mia amica sorridendo "Beh? Sei venuta qui per un motivo particolare o per fare due chiacchiere..?" chiese poi
"In realtà devo parlarti, di una cosa che mi è successa.." dissi.
"Devo spaventarmi?" chiese lei sistemandosi meglio sul divano controllando ogni tanto la figlia che gattonava attorno al divano e ai mobili del salotto.
"No, tranquilla..non c'è bisogno." dissi tranquillizzandola anche se sapevo che finchè non glielo avrei detto non si sarebbe tranquillizzata nemmeno se l'avessi pagata.
"Ecco.."
Stavo per iniziare a parlare quando il cellulare di Denise squillò facendoci sobbalzare entrambe.
"Scusami.."
Si alzò dal divano e andò verso la cucina per rispondere.
"Ehi, dimmi!"
Mi sedetti a terra a fianco a Sophie che stava ancora sbattendo il coniglietto contro il pavimento.
Risi vedendola così contenta, come se a sei mesi di età si rendesse già conto di quanto fosse fortunata ad avere come genitori Denise e Mario.
Mi misi a giocare con lei per un po', fino a che Denise non tornò.
"Scusami, era mio fratello ed era tanto che non lo sentivo.."
"Non preoccuparti." dissi
"Dicevamo?" chiese poi cercando di ricordare dove eravamo rimaste con il discorso
"Ancora non avevo detto nulla ma va bene così.." dissi e iniziai a ridere come era nostro solito ridere ad ogni parola detta "Beh, ecco..io e Mario aspettiamo un bambino. Sono al secondo mese di gravidanza."
"Ah ma ci avete dato dentro allora!" disse riuscendo a stento a trattenere le risate
"Denise!" quasi urlai indignata e lei scoppiò a ridere definitivamente insieme a me
"Non puoi immaginare quanto sono contenta per voi. Diventare mamma è la cosa più bella che la vita possa regalarti. La gioia di vedere tuo figlio o tua figlia guardarti con il tuo stesso sguardo e sorriderti con lo stesso sorriso del tuo compagno è veramente l'emozione più bella che una madre possa provare. L'emozione di vederla gattonare o di vederla mentre cerca di dire qualcosa che non riesce a dire. Sono veramente delle cose che non si possono nemmeno lontanamente immaginare per cui ti auguro, anzi vi auguro, tutto il meglio. Mario lo sa?" disse
"Non lo sa ancora e pensavo di dirlo stasera che siete tutti a cena a casa nostra..e tu farai finta di non sapere nulla, ovviamente!" dissi con tono ovvio
"Sarebbe perfetto!"
Guardai l'orologio e vidi che il tempo era trascorso molto velocemente.
"Scusami Deni ma ora devo proprio andare, a stasera!"
Uscii di casa e salii in macchina con il sorriso sulle labbra mentre il CD che avevo mandava 'Wonderwall', la canzone che aveva segnato la mia vita.
Aprii la porta di casa e Penelope mi corse incontro come suo solito, si stava facendo grande quella palla di pelo.
"Amore, sono a casa!" quasi urlai
Andai verso la camera e trovai il mio compagno intento a preparare ancora le valigie vista la partenza per gli Stati Uniti.
Avevamo deciso di andare in vacanza tutti insieme e la meta scelta erano gli Stati Uniti.
"Ehi.." disse venendomi incontro e attaccando le nostre labbra.
Ogni volta era come la prima per me.
"Tutto bene?" chiese
"Tutto bene!" risposi"Entrate ragazzi, prego!" dissi aprendo la porta a tutti
Erano tutti a cena da noi per organizzare al meglio la vacanza.
Sara e Paulo erano stati i primi ad arrivare, stranamente.
Mangiammo le pizze che avevano portato Denise e Mario poi ci mettemmo seduti sul divano a ragionare sugli orari, le mete e tutto quello che si poteva fare in quella vacanza tanto attesa.
"Ragazzi io devo dirvi una cosa.." dissi all'improvviso alzandomi dal divano e guardando i miei amici uno per uno dritti negli occhi
"È successo qualcosa?" chiese Paulo guardandomi strano
"No, non è successo niente.." dissi "O meglio, qualcosa è successo ed è proprio di questo che voglio parlarvi." mi corressi
"Siamo tutt'orecchi.." disse Giulia quasi agitata
Guardai il mio compagno che mi guardava con sguardo interrogativo.
Mi misi di profilo rispetto a loro e guardai Denise che se la rideva con in braccio Sophie facendomi segno di andare avanti.
Mi alzai di poco la maglia fino a scoprire il ventre.
"Notate nulla?" chiesi quasi trattenendo il respiro così da mettere in evidenza quella poca pancia che avevo
"Sei ingrassata?" chiese Sara ridendo e facendo ridere sia me che gli altri.
"Grazie del complimento, comunque no." dissi ironicamente
"Hai un nuovo tatuaggio." la sparò Claudio
"No Cla.." dissi
"Oh ragazzi ma possibile che non ci arrivate?" chiese Denise ridendo
"Non dirmi che..." sussurrò Giulia con gli occhi quasi a cuoricino
Lasciai ricadere la maglia e sorrisi guardando Mario che sorrideva più di me.
"Sono al secondo mese di gravidanza." dissi sorridendo
Il mio compagno si alzò dal divano in cui era seduto mettendosi le mani davanti alla bocca e si avvicinò attaccando poi le nostre labbra.
"Oddio Sasha, non immagini nemmeno quanto sono contenta!"
Giulia mi saltò letteralmente addosso abbracciandomi così come tutti gli altri.
"Diventerò zia!" gridò poi scatenando una risata in tutti quanti.
La serata passò velocemente e i ragazzi andarono via e ci salutammo dandoci l'appuntamento all'aeroporto per il giorno dopo.
Andai in camera e mi specchiai alzandomi la maglia.
Sentii le mani di Mario accarezzarmi il ventre e le sue labbra lasciarmi dei piccoli baci sul collo.
"Tu nemmeno immagini quanto sono felice in questo momento. Diventare padre è una delle cose che più desideravo." disse
"Ti amo." sussurrai attaccando le nostre labbra
"Anche io, non immagini quanto." disse quando ci staccammo.THE END.
(E STAVOLTA DAVVERO.)⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️⚽️
Questa è la vera fine della storia e non pensavo di scriverla ma dreamer23__ ha insistito per sapere se avrebbe avuto una figlia o un figlio quindi l'ho fatto.
Spero vi piaccia.
L'ho pubblicato oggi visto che Mario si è sbloccato facendo il primo gol in Serie A😍PS. Aspettatevi sorprese nelle prossime settimane😏
Alla prossima.
-Emily.
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You're my wonderwall || Mario Mandzukic
Fanfic"Perché imbratti i muri?" chiese "Perché è l'unico modo che ho per esprimere ciò che provo." risposi "E tu perché lo fai?" continuai "Di solito esprimo ciò che provo con il calcio però mi piace farlo per vedere cosa la gente pensa veramente di me."...