15 Maggio.
Scansai il braccio di Mario dal mio ventre scoperto.
Guardai il mio tatuaggio con la rosa dei venti sul fianco poi passai lo sguardo sul braccio di Mario completamente tatuato.
Guardai le tre stelle allineate e l'asso di cuori in rilievo rispetto a quella specie di nebbia che ricopriva tutto il braccio, era lo stile di Daniel.
Gli diedi un bacio sulla guancia cercando di non svegliarlo e feci per alzarmi ma mi sentii trattenere.
Sorrisi consapevole che stavo per cadere tra le sue braccia.
Mi ritirò giù distesa e, come previsto, mi abbracciò lasciandomi teneri baci sul collo facendo aderire il suo petto nudo con la mia schiena.
"Buongiorno!" disse sorridendo
"Buongiorno bell'addormentato!" risposi
Mi scostò una ciocca di capelli e attaccò le nostra labbra fino a portarsi sopra di me.
"C'è gente di là.." sussurrai ridendo
"Eh va beh dai, staranno dormendo..sono le otto del mattino!" disse lui ridendo
Risi e lui attaccò le nostre labbra accarezzandomi la schiena cercando di togliermi la maglia e lo lasciai fare.
Portai le mani sulla sua schiena accarezzandola mentre ci baciavamo con passione.
"Ti amo." mi sussurrò
"Anche io." risposiGuardai l'orologio e si erano fatte le dieci.
Mi alzai dal letto portandomi dietro il lenzuolo per coprire il mio corpo nudo.
Infilai l'intimo e il pigiama che fino a due ore prima era stato in mio possesso e andai in cucina trovando Sara già sveglia.
Arrossii al pensiero che avesse sentito qualcosa ma lo scacciai subito.
"Buongiorno!" dissi sorridendo
"Buongiorno a te!" disse lei sorridendomi
"Hai già fatto colazione?" chiesi
"No, aspettavo qualcuno che mi facesse compagnia.." disse sorridendo
Aprii gli sportelli della credenza e presi tre tazze poi preparai il caffè.
"Le altre dormono?" chiesi sedendomi in attesa che il caffè fosse pronto
"Come ghiri.." rispose ridendo
Presi il caffè dalla caffettiera e lo versai nel tazzina della mia amica e mi rimisi seduta.
"Tornerete a trovarmi, vero?" chiesi speranzosa
"Certo! Conta che Giulia ha il ragazzo di Madrid quindi sarà qui spesso.." disse lei sorridendo
Sentii dei passi trascinati e vidi comparire Mario con addosso solo i pantaloni del pigiama.
Gli sorrisi e gli versai un po' di caffè nella tazzina.
Si mise seduto a fianco a me e sorseggiò il caffè con calma.
Con molta calma si svegliarono anche le altre."Ci vediamo presto ragazze!" dissi salutandole tutte all'entrata del loro gate.
Le vidi scomparire oltre il metal detector e girai i tacchi fino alla porta di ingresso dell'edificio.
Tornai alla mia auto e andai al campo di allenamento dell'Atletico Madrid per aspettare Mario che mi aveva invitata a casa sua dicendo che doveva parlarmi.
Guardai tutto l'allenamento e vidi Mario impegnarsi al massimo per quella squadra come d'altronde ogni calciatore avrebbe dovuto fare.Entrammo in casa sua e una piccola palla di pelo bianca e nera ci venne incontro.
Accesi la luce e vidi i suoi occhioni azzurri guardarmi mentre mi annusava le scarpe.
Si sedette di fronte a me e abbaiò.
"E lui?" chiesi
"Lei.." disse il ragazzo sorridendo "Lei è Penelope, spero che tu non abbia paura dei cani perché l'avremo per un bel pezzo lei.." disse poi abbassandosi ad accarezzarla
Mi abbassai anche io e il cucciolo mi saltò subito in braccio leccandomi la faccia.
"Direi che le piaci.." disse il ragazzo a fianco a me
"Dici?" chiesi guardando la cagnolina con aria divertita
"A chi non piaci?" chiese Mario ironicamente
Arrossii e lasciai Penelope sul tappeto dove si distese comodamente e si addormentò.
"Di cosa volevi parlarmi?" chiesi sedendomi sul divano
"Due cose."
"Dimmi tutto.."
"La prima è che io qui a Madrid non mi trovo molto bene con la squadra. Non sono troppo utilizzato dal mister e vorrei cercare una squadra in cui potrei essere uno dei pilastri. Ho molte offerte e devo valutarle e scegliere la migliore quindi probabilmente quest'estate sarò costretto a trasferirmi.." disse abbassando lo sguardo, probabilmente aspettandosi una litigata o comunque una discussione
"E dove andrai lo sai già?" chiesi
Guardando le sue mani sulle mie.
"Da nessuna parte senza di te. Vorrei che venissi con me.."
Alzai lo sguardo fino ad incontrare i suoi occhi.
Mi avvicinai e attaccai le nostre labbra.
"Vengo con te, ovunque." risposi e lui mi abbracciò.
"Sono contento che tu mi sostenga."
"Sempre e comunque." risposi "C'era altro che volevi dirmi?" chiesi poi
"Sì." disse lui alzandosi dal divano e prendendomi per mano
Mi portò fino alla vetrata del salotto da cui si vedeva tutta la città
Mi guardò dolcemente negli occhi e mi diede un bacio.
"Vorresti essere la mia ragazza?" chiese continuando a guardarmi negli occhi
Il mio cuore perse un battito al sentire quelle parole uscire dalle sue labbra.
Restai in silenzio per qualche secondo e vidi la sua espressione cambiare radicalmente.
Abbassò lo sguardo e sentii la stretta delle sua mani sulle mie affievolirsi.
Lo trattenni e lo avvicinai a me baciandolo sulle labbra.
Sentii le sue mani sui miei fianchi mentre lui mi mordeva il mio labbro inferiore approfondendo il bacio.
"Sì, voglio essere la tua ragazza." dissi
Mi abbracciò dolcemente.
"Solo una cosa, voglio far passare un po' di tempo prima che Daniel sappia di noi perché tanto, verrà a saperlo.." dissi
"Stavo pensando la stessa cosa.." mi rispose lui
Vidi Penelope andare davanti alla porta e iniziare ad abbaiare.
"Mario! Sono io, apri?" sentimmo la voce di Daniel fuori dalla porta
Guardai il mio ragazzo e mi precipitai in camera da letto al piano superiore.Mario's POV
"Ehi amico!" gli battei il cinque non appena aprii la porta.
Ero agitato perché se avesse scoperto Sasha al piano superiore sarebbe successo un casino.
"Ehi Mario..sono venuto a salutarti. Domani parto per New York con Axel, te l'avevo detto, no?" disse lui abbracciandomi battendomi le mani sulla schiena
"Sì, me lo avevi detto.." risposi anche se in realtà non me l'aveva detto lui "Buona fortuna per tutto!" gli dissi poi
"Grazie, anche se avrei preferito avere la mia ragazza con me.." sospirò lui accarezzando Penelope che si era seduta sul divano
"Sasha mi ha lasciato l'altra sera.."
Si mise le mani sui capelli e quasi iniziò a piangere.
"Si è innamorata di un altro. Mi ha tradito, ti rendi conto?" chiese quasi con le lacrime agli occhi
Il senso di colpa si fece avanti e quasi stavo per dirgli che ero io quel ragazzo e che anche io ero innamorato della ragazza che amava lui e che anche io la amavo tanto quanto la amava lui.
"Va beh ormai è andata. Inizierò una nuova vita a New York e spero vada meglio.." disse
Mi salutò e uscì di casa chiudendosi la porta alle spalle.
Guardai l'orologio e vidi che erano già le dieci e mezza.
Salii le scale fino ad andare in camera e vidi Sasha seduta sul letto con la testa fra le mani.
"Ehi tesoro, che succede?" chiesi sedendomi a fianco a lei e abbracciandola
"Ho solo paura."
"Di che cosa dovresti aver paura?" chiesi
"Ti sei sentito in colpa quando ti ha detto che mi ama ancora, vero?" chiese lei con voce spezzata
Rimasi in silenzio.
"Mi ami?" chiese ancora
"Certo che ti amo! Che domande sono?!" chiesi spiazzato
La attirai verso di me e la abbracciai.
"Ammetto che un po' in colpa mi ci sono sentito e mi ci sento ancora. Era pur sempre il mio migliore amico e tu eri la sua ragazza.." dissi "Ma io ti amo e niente cambierà questo sentimento che ho per te."
La guardai negli occhi e sentivo il mio cuore battere molto più velocemente del solito, nemmeno quando giocavo novanta minuti di partita il mio cuore batteva così velocemente.
Sentivo di amarla veramente quella ragazza che era riuscita ad impadronirsi del mio cuore in poche settimane.

STAI LEGGENDO
You're my wonderwall || Mario Mandzukic
Fanfic"Perché imbratti i muri?" chiese "Perché è l'unico modo che ho per esprimere ciò che provo." risposi "E tu perché lo fai?" continuai "Di solito esprimo ciò che provo con il calcio però mi piace farlo per vedere cosa la gente pensa veramente di me."...