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- Lo so, mi dispiace, ma avevo paura di non avere il coraggio di andare, per non perderti. E ti amo troppo per perderti! –

Un fiume di parole che non sanno dove andare, ruffiane come un gatto che si
fa accarezzare, mi nuotano nella testa e poi mi scendono nella gola e
vogliono essere sentite da una persona sola, una persona sola che le
sappia capire, che sappia catturare tutto quello che hanno da dire, qualcuno
che le prenda per poterle conservare, qualcuno a cui poterle dedicare.

(Articolo 31 – Solo per te)

La vigilia di Natale doveva essere il primo giorno di pace da molto tempo per Harry. Madama Chips gli aveva fatto raccomandazioni a non finire prima che lui partisse per Riddle manor e lui ne ricordava solo la metà. Il giorno dopo, il 25, la gravidanza avrebbe compiuto quattro mesi esatti, entrando nel quinto, e l'infermiera gli aveva fatto presente che l'evidenza della sua situazione sarebbe aumentata giorno dopo giorno, che doveva stare molto attento ai movimenti che faceva e che non doveva sforzarsi troppo, anche perchè l'aumento di peso avrebbe potuto intralciarlo nei movimenti e stancarlo molto più in fretta. Le nausee continuavano, ma erano molto meno frequenti ed erano state sostituite dalle voglie notturne. Harry guardò l'orologio: erano le tre del mattino. Draco dormiva placidamente al suo fianco, quasi completamente nudo, con un braccio sotto la testa e l'altro che avvolgeva il petto del compagno. Quest'ultimo gli posò un leggero bacio sulle labbra.

- Draco, per favore, svegliati! – sussurrò – Draco! – il biondo mugugnò nel sonno, poi aprì gli occhi.

- Che c'è? –

- Ho fame –

- A quest'ora? Ok, ok... vado a vedere cosa c'è in cucina. Vuoi qualcosa in particolare? – non l'avesse mai chiesto.

- Mi andrebbero le lasagne – bisbigliò il grifondoro con un sorriso furbo.

- Ringrazia che sono un mago – bisbigliò l'altro di rimando.

Draco lo accontentava in tutto, tanto che a volte assomigliava alla signora Weasley: assecondava le sue voglie di cibo a tutte le ore del giorno, lo accompagnava a fare le visite, aveva perfino cominciato a preparare una stanza per il bimbo, vicino alla loro, in Riddle manor. Il biondo era appena uscito quando Harry vide apparire all'improvviso un uomo davanti a lui.

- Barnek! –

- Ciao Harry, come stai? –

- Bene –

- E il bambino? –

- Come me... come mai questa visita in piena notte? Non ti basta passare ogni mattina? – Barnek sorrise.

- Di giorno sei circondato da molte persone, io volevo parlarti da solo –

- A che proposito? –

- Riguardo al parto – disse, semplicemente.

- Mancano ancora cinque mesi –

- Si, e l'infermiera, quella madama Cops, Cieps... o come si chiama, non ha ancora trovato una soluzione –

- Voi l'avete trovata? –

- Possediamo libri antichissimi e più unici che rari. Alcuni di essi parlano di casi simili al tuo e abbiamo scoperto una cosa molto interessante –

- Che cosa? – ma il Regolatore sparì.

- CHE COSA? – urlò più forte Harry. Draco rientrò poco dopo con un piatto di lasagne in una mano e l'espressione preoccupata.

- Contro chi urlavi? –

- Ti ha detto che ha scoperto qualcosa di importante? –

- L'ha definita interessante... non ha parlato d'importanza – Voldemort camminava avanti e indietro per il salotto, pensieroso.

Quando l'amore ci mette lo zampino-DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora