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Era sveglia e se ne stava immobile nel suo letto. Ricordava tutto o quasi su come era arrivata lí, le guardie erano accorse e con l'aiuto di Thor l'avevano portata nella sua stanza, avevano chiamato una guaritrice ma improvvisamente Eske era ritornata come prima. Si era semplicemente scusata di aver recato preoccupazione, ma lei stava bene. Forse era stata solo stanchezza... forse era stato rivedere Loki...
Ebbene se lo stava ripetendo da troppo tempo e più se lo ripeteva più cominciava a credere che quella macchia bluastra sul braccio non aveva nulla di riconducibile alla stanchezza.
Aveva fatto un incubo non appena si era addormentata, i giganti di ghiaccio l'avevano accerchiata mentre il capo si era avvicinato minacciosamente e le aveva conficcato la lama ghiacciata nel braccio sinistro...poi le immagini si erano fatte più offuscate e ricordava solo il momento in cui Fandral e Sif si erano precipitati e avevano creato una breccia...
Si era svegliata di soprassalto sudando freddo, qualcosa di simile era successo in guerra; ma non riusciva a ricordarne i dettagli.
Si ispezionó nuovamente il polso, la macchia sembrava un enorme livido. Decise poco dopo di alzarsi e dopo aver scostato le coperte, recuperó da un cassetto una benda di fine seta grigia e l'avvolse con cura su tutto il polso e il palmo della mano sinistra. Quando ebbe finito si vestì con una tunica in pelle marrone rifinita in oro per poi avviarsi a prendere la sua posizione nel Concilio del Padre degli Dei.

Arrivó quando il lungo tavolo della sala principale era ancora per metá vuoto. Prese posto e rimase in silenzio. Gli occhi persi nel vuoto e la mente ancora alle prigioni. A Loki. Si disse che forse era stato un bene non essere stata sulla Terra ma in guerra per i nove mondi... e poi ripensó alle parole del Dio.
L'aveva lasciato solo. Ma era stato un ordine di Odino quello... era stato lui a trovarla quando era poco più di una bambina. Lui l'aveva scelta come guardia personale e guerriera...
<<Eske? Eske stai bene?>>
Eske si voltó di scatto, alla sua destra aveva preso posto Sif, alla sua sinistra Volstagg che era intento ad intrecciarsi la folta barba rossa.
<<Si.Non dovete preoccuparvi.>>
Sif la osservò attentamente e si mise seduta lanciando un' occhiata a Hogun davanti a loro.
<<Gli hai parlato?>>
Eske guardò dapprima Sif, poi il suo sguardo si fece largo tra le guardie e si fermarono su Thor e su Odino.
<<Si.>> si limitó a rispondere lasciva. Si alzarono tutti in piedi e il Padre degli Dei fece il suo ingresso posizionandosi sull'altura dello scranno. E la riunione ebbe inizio.

<<Asgard ora ha la massima priorità. Bisogna salvaguardare la cittadella e il palazzo. Mi affido a voi, miei guerrieri. Sperando che ne siate all'altezza.
Eske...>> Odino le rivolse un cenno col capo, << per questi giorni rimarrai a palazzo. Non voglio che ti affatichi. Ci servi in piena forma in caso di attacco.>> Eske aggrottó la fronte. Stava per controbattere quando vennero fatti aprire i battenti della porta.
Eske seguì la figura che stava entrando a passi lenti e le braccia dietro la schiena. Calma. Con gli occhi scintillanti di verde.
La ragazza scosse la testa e portó incosciamente la mano all'impugnatura della spada. Fu l'unica ad alzarsi nel silenzio, poi si voltó verso i presenti.
<<Loki ha chiesto insistentemente di poterti vedere, dato che non ha avuto più notizie ed è stato lui a dare l'allarme, ha il mio consenso.>> la voce del Padre degli Dei era risuonata tra le pareti d'oro della sala e aveva sollevato brusii di voci.
Loki se ne stava da solo, all'ingresso, con lo sguardo basso.
Thor fissò Eske, immobile, non sapeva cosa fare.
<<Devo restare...per il Concilio...parleró più tardi con Loki, mio signore...>> la voce di Eske, appena un sussurro era stata interrotta da Hogun che si era fatto avanti, << Resteremo noi.>> si limitó a dire. Eske lo fissó adirata, serrando la mascella. Ma perchè volevano tutti che parlasse con Loki? Solo perché lei era di Midgard...forse perché pensavano che a lei importasse della Terra, cosa che era vera...o del Dio...
Volstagg a quel punto battè un pugno sul lucido tavolo, <<Se prendete una decisione mia lady...ci sará tempo per un banchetto dopo spero!>> la folla si animó di risate e Sif le si avvicinò.
<<Loki sta usando la magia...è una proezione quella. Non ti può fare del male se è questo che temi.>> sussurrò appena.
<< No. Non lo sto temendo è solo che... non so cosa può essere detto in aggiunta a..>>
<<Qualsiasi cosa...va adesso!>>
Eske fece un leggero inchino verso il Padre degli Dei e tra i bisbiglii dei presenti lasciò la sala.

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