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Si inginocchió dinanzi a Laufey, il re gigante di Jötunheim.
Aveva qualche dubbio su come sarebbe andata a finire ma aveva promesso; e non aveva altre opportunità.
Il ghiacchio lo prese in pieno petto mentre i giganti lo stavano accerchiando.

<<La tua amica è stata portata al sicuro. Sai... ha commesso un grave errore... ha voluto scontrarsi con me da sola.
È stata una mossa patetica ed era accecata da una tale rabbia che non ha visto la lama di ghiaccio infilzarsi nel suo braccio. Nulla di grave... ma lei è un'umana, Loki.>>
Il Dio stava ascoltando, ma aveva lo sguardo assente, rivolto altrove.
Laufey continuò a parlare nella penobra del suo trono,
<<Tieni fede alla tua promessa, Dio. Io salveró l'umana.
Ma tu rimmarai qui. Non potrai fare ritorno ad Asgard e non credo tu voglia...>>
Loki inclinó la testa da un lato, sogghignando.
<<Voglio vederla prima. Voglio vedere Eske.>>
Il gigante di ghiaccio serró la mascella, serio mentre l'aria scricchiolava nelle fredde pareti.

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Non ricordava molto.
Ricordava di essere stata gettata su una pietra dura. Ricordava la pelle ha contatto con l'umida superficie. E ricordava di aver chiamato Loki.
Lo aveva chiamato tante volte...

Si era svegliata di soprassalto e aveva richiuso subito gli occhi dalla troppa luce.
Aveva fatto un sogno. Uno strano sogno. C'era Sif con lei...e Heimdall; ricordava anche Thor... e lei piangeva in quel sogno e parlava di...di strani adii...

<<Aprite.>>

Eske si alzò di scatto. Confusa.
Si accorse del letto sotto di sé e delle lenzuola che stringeva nelle mani. Vedeva sfocato e aveva il respiro corto.
Era tanto stanca.

<<Eske... Eske ti prego, calmati.
Devi calmarti adesso.>>
Era la voce di Sif...Quella era Sif.

<<No...no no... che è successo?...dove sono!>>

<<Eske sei al sicuro. Sei qui con noi... non sei nel Vahlalla...>>

D'un tratto si rese conto...
<<Quanto ho dormito?>>
Sif rimase in silenzio facendo cenno ad una delle guardie di avvertire il padre degli dei.
<<Dannazione Sif! Quanto ho dormito!>>
Sif esitò. Ma Eske continuava a guardarla con occhi gonfi, piene di lacrime.
<<Tre giorni. Hai dormito per tre giorni.>>
Eske scostó le lenzuola. Gli occhi velati di tristezza.
Si alzò portandosi una mano alla fronte. La lunga treccia le ricadeva dietro alla schiena e indossava una veste aderente di stoffa violacea.
Strinse i pugni e fece qualche passo verso l'uscita. Il braccio non era più di quella strana tonalità di blu; e lei sapeva perché...
Spalancò le ante; e si mise a correre.

NOTA AUTRICE:
♡-♡ SALVEEE!
COME STATE??!

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto...ne succederanno delle belle! ☆♡
PURTROPPO NON HO POTUTO PIÙ AGGIORNARE, SAPETE COM'È...LA SCUOLAA!!!

Spero di rifarmi e non deludervi!!

A PRESTO:*

@JoeBears

♡Loki Laufeyson♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora