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Thor si voltò alle grida di Sif.
Provenivano dal corridoio dorato che portava ai sotterranei. Il suono dei passi veloci che rimbombava sulle pareti...

<<Thor, Eske si è svegliata e...e...>>
<<Tranquilla>> la fermò lui con un gesto, << me ne occupo io. Qualcuno deve pur avvisarla, come ha fatto con noi Loki, dopotutto.>>

Era sceso nelle prigioni da solo, con un cenno d'assenso delle guardie. Aveva da subito udito, nel scendere la scalinata in pietra, il pianto soffocato di Eske. La trovò raggomitolata dinanzi al vetro della cella che era stata del Dio. Ma non c'era nessun Loki dentro, ad attenderla.

<<Eske...>>
Alla voce sommessa di Thor il corpo di Eske sembrò irrigidirsi. La ragazza si alzò nella penombra aggrappandosi con una mano al freddo vetro asgardiano.

<<Lui dov'è?>> alzò le sopracciaglia nel trattenere le lacrime.
Thor esitò.
<<L'ha punito! Non è forse cosí... lo hanno ucciso quando lui in realtà mi ha salvato la vita,>> fece un passo avanti, togliendo con un semplice gesto la mano dal vetro e alzandosi la manica.
<<Vedi Thor,>> continuò quasi ringhiando nella penombra <<Mi ha salvata e...>>
Il Dio scosse mestamente il capo, ed Eske si fermò, corrugando la fronte.
<<Non ricordi niente?>> chiese lui.
<<Riguardo a che cosa?>>
<<Loki ha fatto un patto a costo della tua vita. Lui... lui è rimasto ad Asgard.>>
Eske serró la mascella, inclinando leggermente la testa di lato. Gli occhi chiusi a due fessure.
<<E non avete fatto niente per riportarlo qui...ad Asgard>>
Thor abbassó lentamente la testa.
<<Noi, ecco...>>
<<No...no Thor; voi non ci avete nemmeno provato!>>
Thor a quel punto prese Eske per un braccio, trascinandolo verso l'esterno delle segrete.

<<È venuto da noi>> cominciò, <<Con la proiezione astrale.>>
Eske si ritiró.
<<Che cosa? Quando?>>
Il Dio dei fulmini non si voltò a guardarla, ma continuò a camminare, con la ragazza che lo seguiva appresso,<<Non appena sei giunta qui. Voleva vedere se i giganti di ghiaccio avessero tenuto fede al patto. Ci ha raccontato tutto quanto e ci ha anche rivelato che non potrà fare ritorno, altrimenti Jötunheim muoverá guerra contro Asgard.
Siamo... lui è; Loki è in trappola. Mi dispiace, Eske.>>

Eske annuì, distratta. Gli occhi persi in lontananza.

<<Perché non viene qui da me in proiezione astrale?>> chiese poi;
Thor si strinse nelle spalle.
<<Forse glielo impediscono. O forse serve solo troppa magia. O magari...ecco...>> sospirò lievemente, stanco; <<Eske, era anche mio fratello...>>
Ci fu una breve pausa.
<<Non parlare al passato, Thor. Loki non è morto; ed è ancora tuo fratello.>>
Si voltò percorrendo il breve tratto che la distanziava dalla sua stanza.
Sentiva gli occhi di Thor puntati su di sé. Aveva parlato e quello che le era uscito era risultato un rimprovero...ma Loki non era morto...

Si chiuse nella sua stanza e appoggiò la schiena alla parete.
Doveva pensare...
Si scostó poi andando nel terrazzo quadrato che dava sul ponte di Asgard.
Aveva poco tempo e il Bifrost era distante. Ma poteva farcela, poteva farcela se Odino non l'avrebbe cercata.

Si allacció la fodera della spada e si portò il cappuccio sulla fronte.
Nessuno l'avrebbe scoperta se avrebbe fatto veloce. Se non avesse commesso errori.
Uccidi il capo. Si ripeteva.
Uccidi Laufey.


~Continua~

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