Capitolo 2

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Cristian ovviamente non vedeva l'ora di dirlo a sua madre,così la invitò a casa nostra nel pomeriggio con la scusa di prendere un caffè.
Secondo me dovevamo aspettare a dirglielo ma vedendolo così trepidante e felice non ho saputo dire di no.
Predisposi le tazze sul tavolino del salotto poggiando la caffettiera in centro.
Poco dopo suonó il campanello,Cristian mi guardò sorridendo e andò ad aprire la porta.
Sua madre era molto bella,indossava dei tacchi bassi color perla e un abito color crema che le fasciava perfettamente il busto.
-Cara,come stai?
Mi alzai dal divano per abbracciarla.
-Bene grazie,é un piacere rivederla
-Perfavore dammi del tu,é importante per me
Mi abbracciò di nuovo
-Andiamoci a sedere
Disse Cristian.
Ero tesa,probabilmente anche sua madre se n'era accorta.
-Siete così belli insieme.
Arrossii e ringraziai.
-Papà dov'è?
Chiese Cristian.
-A casa,non si sentiva molto bene.
Ci fu qualche minuto di silenzio,volevo parlare di qualcosa ma non sapevo che dire,continuavo a guardare fissa la mia tazza di caffè.
-Allora ragazzi posso sapere cosa volete dirmi?Cristian mi ha fatto venire a forza
Rise piano.
Guardai Cristian e lui guardò me.
Senza farmi notare lo spinsi con il gomito.
-Beh,sai volevo dirti che.. Aurora é incinta.
Rimase per un secondo immobile a guardarlo,lo guardai male,gliel'aveva detto in modo troppo diretto,adesso mi avrebbe considerato una poco di buono che voleva accaparrarsi solo i soldi del figlio.
Trovai stranamente interessanti le mie scarpe,quando ebbi il coraggio di alzare lo sguardo vidi i suoi occhi lucidi,era intenta a prendere un fazzoletto dalla borsa.
Poi mi guardò a scoppiò a piangere.
Cristian l'abbracciò
-Sono così.. felice
Disse tra un singhiozzo e l'altro.
-Per qualsiasi cosa chiamatemi,a qualsiasi ora Aurora capito? Ci conosciamo da poco ma ti considero già come una figlia
Si sporse per abbracciarmi.
Era una reazione spropositata ma mi faceva troppa tenerezza.
-Devo dirlo a tuo padre sono sicura che rimarrà senza parole!
Non potevo certo dire di no a tanto entusiasmo.
Prese il telefono e se lo portò all'orecchio.
Io dovevo dirlo ancora a mia madre e non sapevo come fare.
Inviai un messaggio ad Amy

Da Aurora ad Amy:
ci vediamo allo Starbucks oggi?

Mi rispose subito.

Da Amy ad Aurora:
Certo!A che ora?

Da Aurora ad Amy:
Alle 4.30 dovrei essere li

Mi mancava Amy,ci sentivamo tutti i giorni al telefono da quando mi ero trasferita ma era diverso.
Visto che c'ero gli avrei detto della 'novità'.
Sua madre poco dopo se ne andò,io ne approffittai per andare di sopra a prendere la borsa.
Scesi le scale e andai a salutare Cristian
Mi vestii in fretta,usciidi casa e partii in macchina.
Solo a metà strada mi ricordai di aver lasciato il telefono a casa,ma non sarei certamente tornata indietro,non mi andava di rifarmi la strada e poi odiavo arrivare in ritardo.
Mi sembrava passato un secolo dall'ultima volta che l'avevo vista.
Parcheggiai ed entrai a Starbucks,la nostra caffetteria preferita.
Mi affrettai ad andargli in contro
-Amy?
Alzò la testa,e sorrise venendo ad abbracciarmi.
-Come stai?sediamoci!Ti vedo bene
-Benissimo
Ci sedemmo in un tavolo da due
-Devo raccontarti tante di quelle cose..
Mi disse lei.
-Dai racconta!
-Mi sono fidanzata ci credi? Con Dane,Dane Blake.
Aprii la bocca per lo stupore,era uno dei più bei ragazzi della scuola,se lo meritava.
-Oddio bene
Cominciai a battere le mani come una lesa e molta gente si girò verso di me.
Fece segno di nó con la testa.
-Si,poi ora faccio parte delle Cheerleader e l'ho conosciuto..
-Sono così felice per te!
Dissi, ed era vero.
-A scuola sento la tua mancanza,Lorenzo spesso mi chiede di te.
-Ancora?
Mi sentivo a disagio solo a sentire il suo nome.
-Già, é un pó troppo ossessionato.
Si mise a ridere e continuò
-Tu invece? Novità ? Cristian? Dovremo fare un uscita a quattro una volta!
-Si tutto bene,una novità ce l'ho..
-Allora racconta!
Era impaziente.
-Sai,sono incinta.
Nel suo viso vidi passare decine di emozioni diverse.
Mi guardò la pancia per un secondo facendo un sorriso forzato.
Passai la mano davanti ai suoi occhi.
-Ah
Disse.
Poi si riprese
-Sono felice per te!
Mi strinse la mano.
-Non sembra
Mi lasciai scappare.
Non si era neanche sforzata troppo di fingere.
-Si davvero lo sono,sono solo sbalordita,non me l'aspettavo,non pensavo fosse nei tuoi progetti insomma.
Guardó in basso.
-Beh a dire il vero non lo era,ma Cristian mi ha convinto,forse potrei essere una buona mamma..
Doveva supportarmi invece mi guardava strano con la fronte corrugata.
-Lo sarai.. ma non credi che sia troppo presto? Insomma,ok ne avete passate tante ma dovevate aspettare.
Ero arrabbiata,perché non mi capiva?
-Ovviamente non l'abbiamo fatto apposta! Tu non sai quanto ci ho pensato da quando é successo,speravo che tu almeno mi supportassi!
Guardó la gente che si era girata di nuovo verso di me.
-Ho solo espresso la mia opinione,non dovresti fidarti cosi tanto di lui ma non intendevo.. vi conoscete da poco..
La interruppi,mi alzai in piedi spostando la sedia rumorosamente e presi la giacca.
-Cazzo da te non me l'aspettavo.
Avevo gli occhi lucidi,mi voltai e uscii dalla caffetteria.
Salii in macchina sbattendo la portiera.
Perché non poteva essere felice per me?
Guidai senza meta, poi trovai parcheggio e mi fermai.
Stavo piangendo come un'idiota.
Mi asciugai le lacrime e scesi dalla mia auto guardandomi intorno.
Camminai fino al centro e mi sedetti su una panchina.
Avevo bisogno di riflettere,volevo chiamare Cristian ma avevo scordato il telefono.
-Hei bellissima
Era una voce che conoscevo,alzai il viso e currugai la fronte.

Spero vi piaccia questo capitolo,scusate se non ho pubblicato.
Nel caso di errori o altro vi prego di scrivermelo sotto,accetto critiche ma non siate troppo cattivi

La storia di un'escort 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora