Tornammo a casa finalmente. Non riuscivo a non pensare al ''ti amo'' che Cristian mi aveva detto. Mi sentivo felice,avevo riavuto finalmente Cristian e il mio bambino stava bene. Lo guardai,era impegnato a guidare e guardava dritto,ovviamente non stasera,ma gli avrei chiesto presto chi era quella Jess,e cos'era successo. Tra qualche settimana avrei avuto un'ecografia,mi segnai il promemoria sul telefono. <<Tua madre? Mi dispiace di averla fatta preoccupare>> Lui mi guarda per un secondo e poi si rimette a guardare la strada dicendo <<Tranquilla,l'ho rimandata a casa appena é arrivata>> Lui imprecó.
<<Mi sono scordato di scrivergli che il bambino sta bene! Puoi inviarli un messaggio?>> Mi porse il suo telefono. Lo sblocco andando nei messaggi,guardai istintivamente a chi aveva mandato gli ultimi messaggi: ''Lu'' e ''James'' James poteva benissimo essere un suo amico,ma Lu era un abbreviativo femminile? Lui mi guardò di nuovo e io lasciai perdere la gelosia,poteva benissimo essere l'abbreviazione di 'Luca'. Scrissi a sua madre dicendogli che era andato tutto bene e la ringraziai. Arrivati,scendemmo dall'auto,io lo precedetti,aprii la porta ed entrai,lo guardai andare in sala e lo seguii,i pezzi di vetro erano ancora sparsi sul tappeto e delle gocce di sangue rovinavano il bianco perfetto. <<Che casino>> Esclamò. <<Beh la colpa è tua.>> Dissi io. Ed era vero,lui aveva tirato Scott contro il tavolino. Chissà come stava adesso. Presi il telefono e gli inviai un messaggio chiedendogli come stava. <<Cazzo tu eri qui ad abbracciare quel figlio di puttana!>> Infilai il telefono in tasca,non mi andava certo di litigare ma non gli avrei lasciato offendere uno dei pochi amici che mi rimaneva. <<Io lo conosco da sempre! E dal momento che te ne sei andato non devo darti spiegazioni!>> Non urlai,la mia voce era piatta. Lui mi fissò per un attimo <<Non puoi darmene una colpa,tu baci il tuo ex e io non mi devo incazzare?>> Io sospirai. <<Se tu mi lasciassi spiegare sapresti come sono andate le cose!Anche nel caso che l'avessi fatto comunque tu hai messo incinta una ragazza e l'hai lasciata sola>> Lui rise. <<Non sai niente.>> Io annuì. <<Infatti,raccontamelo>> Io sorrisi. <<Andiamo di la>> Mi sorpresi quando mi prese delicatamente la mano e mi portò in cucina << Siediti>> Mi sedetti e lo guardai. Lui rimase in piedi << Jess l'ho conosciuta tre anni fa,era carina,ma tutti sapevano che era una tipa facile,una sera ero al compleanno di un'amico,erano circa le quattro,io ero ubriaco,abbiamo iniziato a giocare a obbligo e verità,so quanto sia banale ma eravamo tutti ubriachi,quando toccò a lei,Jade la obbligò a farmi un b..>> Lo interruppi. <<Per favore evita i dettagli,sto per vomitare>> Lui mi guardò strano. Io di certo non potevo commentare ma mi faceva male tutto questo,mi sentivo tradita per il fatto che non me l'avesse detto prima. <<E niente alla fine abbiamo scopato.Per farla breve,lei da quel momento ha iniziato ad ossessionarmi,io non ero interessato a lei però,se ne portava a letto uno diverso ogni giorno.Per un pó di tempo me ne sono andato,e quando sono tornato ho ricominciato a frequentare il solito bar, e li iniziai a sentire delle voce,del tipo che era incinta,e solo dopo ho scoperto che lei ha iniziato a spargere la voce che il figlio era mio. Poi una settimana dopo circa, l'ho vista,le sono andato a parlare, lei mi ha spiegato che doveva essere certamente figlio mio,ma lei quella sera non ha scopato solo con me,era più ubriaca di tutti,io non gli sono venuto dentro,quindi le ho spiegato la situazione e me ne sono andato>> Provai un improvviso senso di colpa,non pensavo che le cose stessero in questo modo,ora non provavo più compassione per Jess. << E ti sei accertato che non fosse tuo?>> Chiesi io. Lui sospirò <<No>> Rispose. <<Mi dispiace>> dissi io. Lui mi guardò sbalordito. <<Eh?>> fece lui. <<Mi dispiace Cristian,io avevo così tanta paura,temevo ci avessi avuto una storia e poi l'avessi lasciata,temevo di fare la stessa fine quando te ne sei andato>> Mi bruciavano gli occhi,mi sforzai di non piangere. Lui mi prese il viso tra le mani e mi baciò,sentii un brivido lungo la schiena,mi sembrava da così tanto tempo che non lo baciavo,io mi aggrappai alla sua schiena e lui mi portò di sopra. La nostra stanza aveva ancora il letto sfatto ma a lui sembrò non importare,mi appoggiò delicatamente al muro baciandomi il collo,passò con la mano sotto al mio maglione fino a trovare il mio seno,guardandomi sorridendo,probabilmente compiaciuto del fatto della mancanza del reggiseno. Il mio corpo contro il suo, il suo fiato sul mio collo,il suo profumo,cercai di liberarmi da lui per spogliarmi ma lui mi rispinse contro il muro <<Così non vale, solitamente sono io che faccio questo gioco>> Lui mi sorrise poi incominciò a succhiarmi il lobo dell'orecchio <<Abituati>> Rispose sorridendo. Gli graffiai un braccio e lui strinse il mio seno più forte. Mi sfilò il maglione e si abbassò per leccare i miei capezzoli. Io mi tolsi i pantaloni,lo spostai delicatamente e gli tolsi la maglietta. Non riuscivo ancora a capire come Cristian riuscisse a provocare certe emozioni in me anche con un semplice contatto. Gli affondai le dita tra i capelli e lo baciai avidamente. Smisi di baciarlo e mi allontanai un poco,mi spogliai completamente e mi avvicinai di nuovo a lui,lo spogliai in fretta, avevo voglia di lui con tutta me stessa. Mi inginocchiai e presi in bocca la sua erezione,succhiai lentamente la punta ascoltando il suono dei suoi respiri sconnessi mentre non smettevo di provocargli piacere. Provavo fitte di piacere a vederlo in questo stato, mi rialzai e mi appoggiai a lui,infilai audacemente la lingua nella sua bocca e lui mi strinse i fianchi. Mi prese in braccio e mi buttò a letto,allargò con foga le mie gambe e ci affondò la testa,la sua lingua si era mossa in una curva lunga e lenta, partendo dalla base fino ad arrivare lento e insinuante, al clitoride. Io ansimai,impaziente di riprovare quel piacere,mossi i fianchi e inarcai la schiena. Lui si insinuò con un dito in me,senza smettere di leccare,e io venni molto in fretta. <<Ti prego..>> Mugulai io. Lui mi sorrise con aria strafottente e mi salì sopra. Strinse ancora il mio seno,poi finalmente,con una spinta,entrò in me. Mi abbandonai al piacere delle sue spinte decise,gli graffiai la schiena,lui aprii ancora di più le mie cosce per penetrarmi più a fondo,io non riuscivo a smettere di gemere,e poco dopo venimmo insieme,mi lasciai sfuggire un ultimo gemito quando diede l'ultima spinta e uscii da me. Decisi di non rivestirmi,mi legai i capelli e mi appoggiai sul suo petto <<Bambolina tu non sai quanto mi è mancato tutto questo>> Io sorrisi. Poi mi andai a sedere proprio sopra di lui,portando il mio seno vicino al suo viso,poco dopo sentii la sua erezione spingere contro la mia intimità ancora bagnata. <<Sono ancora duro,facciamolo ancora cazzo>> Mi prese per i fianchi,mi alzò,rientrando dentro di me.Ho dovuto mettere questa parte 'hot ' perché in molte me l'hanno chiesta.
Spero non vi dispiaccia.
Comunque non aggiornerò in questi giorni perché devo pensare al continuo e io non ho proprio idee!
Fatemi sapere se vi piace questo capitolo, e per qualsiasi dubbio scrivetemi in chat ♡
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La storia di un'escort 2
RomanceSequel di 'storia di un'escort'. La storia di Aurora continua,ma al fianco di Cristian. In revisione. AL MOMENTO TOP 1🎈 su #Bambino