Capitolo 8

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Cristian:
<<Quello stronzo di Scott mi ha proprio rovinato la serata,proprio quando volevo tornare per Aurora la trovo con quel bastardo.
Giuro che la prossima volta non mi limito a lanciarlo su un tavolino.
Ma la cosa che mi ha dato più fastidio é che lei ha dato ragione a lui. Ho aspettato per tornare,evidentemente sta bene anche senza di me,vaffanculo a tutti e due,possono anche scopare,non me ne frega più un cazzo>>
Parlavo con il barista,sembrava il mio psicologo.
Ero proprio ridotto male per raccontare i fatti miei a uno sconosciuto,probabilmente mi ascoltava con così tanto interesse perché era gay,in effetti guardava solo i miei muscoli.
<<Fammi un quattro bianchi>>
Ordinai al barista.
Il telefono nella mia tasca prese a vibrare.
Forse era Aurora che voleva scusarsi,se era lei forse l'avrei perdonata,in fondo mi mancava.
Presi il telefono dalla tasca e guardai il nome scritto sul display 'mamma'.
Non mi andava di rispondere.
Chiusi la chiamata.
<<Ecco a te>>
Il barista mi passò il mio drink.
Il telefono squillava ancora.
Mi dava i nervi ma forse aveva bisogno di qualcosa.
Risposi.
La musica era alta e non riuscivo a sentir bene.
<<Cosa c'è?>>
Lei stava piangendo.
<<Cristian,sto andando in ospedale, Aurora ha perso sangue,forse ha perso il bambino..>>
Non ascoltai altro,infilai il telefono in tasca e uscii da quell'orrido bar.
Entrai in macchina e partii verso l'ospedale,tagliai la strada a una panda.
Perché non aveva chiamato me?
Probabilmente pensava che non gli avrei risposto.
Ma che cazzo stiamo facendo,io la amo e voglio stare con lei.
Passai almeno tre volte con il rosso,ma della multa ci avrei pensato più avanti.
Arrivai circa dieci minuti dopo.
Ero già venuto un questo ospedale per lei,mi ritornarono alla mente quelle orribili immagini.
Entrai correndo,andai verso l'ufficio informazioni e chiesi alla vecchia
<<Aurora Broklin,una ragazza alta, magra,bella>>
La vecchia mi guardò male,come se la stessi prendendo un giro,ma al momento era l'unica cosa che mi era saltata in testa da dire per non entrare troppo nel personale.
<<Ha perso del sangue,é incinta>>
La signora sospirò.
<<Terzo piano a destra,camera 34C>>
Corsi verso le scale,un'infermiera mi guardò male.
Arrivato mi guardai in torno,il reparto era vuoto,ma un'infermiera fortunatamente uscii da una stanza.
Mi avvicinai e lei mi sorrise troppo audacemente per i miei gusti.
<<Scusi,cerco Aurora Brooklin>>
Lei smise di sorridere.
<<La stanno visitando>>
<<Sono il padre del bambino,voglio entrare>>
Lei stava guardando delle carte.
<<Mi dispiace ma non può entrare, appena saranno concluse le visite glielo faremo sapere,intanto per cortesia si sieda>>
Merda. Non potevo aspettare.
<<Vaffanculo io devo sapere come sta andando>>
<<Non mi costringa a chiamare la vigilanza,si sieda e aspetti>>
Disse lei impassibile.
In quel momento comparve mia madre,se quell'infermiera fosse stata un uomo non l'avrebbe passata liscia.
<<Cristian sei già qui!Come sta lei?>>
Io sbuffai.
<<Non lo so cazzo!Non mi vuole far entrare!>>
Lei mi accarezzó il braccio.
<<Mamma tu vai a casa,tranquilla ci sono io qua,ti chiamo appena so qualcosa>>
Gli dissi io.
<<Non ti preoccupare,voglio restare>>
Mi sorrise lei.
<<Mamma domani dovete anche andare a prendere Jack all'aeroporto,riposati o non ce la farai>>
Lei mi sorrise e mi abbracciò.
<<Promettimi che mi chiamerai appena sai qualcosa,non credo di riuscire a dormire finché non so se è lei e il bambino stanno bene>>
Io annuii e lei continuò.
<<Andrà tutto bene Cristian, voi due ve lo meritate più di qualsiasi altro>>
Io gli sorrisi e la guardai andare via.
Ero preoccupato per il ritorno di Jack,ma fortunatamente i primi tre mesi li avrebbe passati a lavorare a Londra.
Mi sedetti su una sedia scomoda e appoggiai la testa al muro.

Non so esattamente quanto era passato ma l'attesa era snervante,continuavo a guardare l'orologio.
La sicurezza che mia madre mi aveva lasciato con le sue parole si era esaurita da un pezzo.
Quelle pareti gialle stavo iniziando ad odiarle,ogni volta che entrava o usciva un'infermiera dalle due porte della stanza speravo di avere qualche informazione,ma neanche una si era degnata di dirmi niente.
Non dovevo litigare con lei in quel modo,in parte sarebbe stata anche colpa mia,se avesse avuto un aborto spontaneo non me lo sarei perdonato.
Era stato così maledettamente difficile stargli lontano,chissà cosa avrà pensato,se avrà pianto molto,oppure se sia andata subito tra le braccia di Scott.
Avevo così tanta voglia di stringerla tra le mie braccia,di sentire il calore delle sue labbra sulle mie oppure di sentire semplicemente la sua risata.
E pensare che all'inizio era così spavantata dall'avere un bambino,mi ero dimostrato forte per lei, per dargli coraggio, ma era davvero quello che volevo.
Dovevo raccontargli di avere un figlio,che non ero neanche sicuro che fosse mio,ma meritava di saperlo.
<<Signore,può entrare>>
Balzai in piedi ed entrai nella piccola stanzetta bianca.
Aurora strabuzzò gli occhi nel vedermi.
Era distesa su un lettino e aveva la flebo.
<<Scusa se ti ho fatto venire,alla fine per fortuna non era niente di così grave,era solo colpa dello stress,devo stare a riposo>>
Stavano bene.
Il peso che avevo sullo stomaco si dissolse subito dopo aver sentito quelle parole.
Quella stanza era deprimente, era tutto completamente bianco e c'era puzza di disinfettante,volevo portare via Aurora al più presto.
<<Tu come stai?>>
Lei mi guardò sorpresa,probabilmente non si aspettava una domanda.
<<Sono ancora un pó agitata ma sto bene,ero così preoccupata..>>
Sospirò e poi continuò.
<<Ma tu puoi andare ora,tra qualche ora me ne ritorno a casa >>
Mi avvicinai al letto e mi sedetti sulla sedia proprio accanto a lei.
<<Ti accompagno io a casa>>
Risposi.
La vidi sussultare.
<<Tranquillo non voglio disturbarti,poi non voglio lasciare qua la macchina>>
Sbuffai.
<<La passo a prendere io domani mattina la macchina, voglio stare con te stasera>>
Lei guardò in basso senza rispondere.
<<So che ti devo parlare di tante cose,scusa per tutto cazzo,ma non é come sembra,appena stai meglio ti racconto tutto,promesso>>
Lei alzò lo sguardo,aveva sempre quell'aria triste.
Mi avvicinai a lei e gli sussurrai all'orecchio
<<Ti amo Aurora>>

Ciao amori miei :*
Come vi sembra questo capitolo?
Sembra che Aurora e Cristian abbiano finalmente fatto pace!
Chi sarà sto Jack?
Secondo voi,cosa succederà?  ♡♡

La storia di un'escort 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora