Paranoie e preoccupazioni

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Quella strana musichetta, mi trascina via dal mio sonno e dal mio letto. Lentamente mi alzo e mi preparo con estrema calma.

Credo che il letto sia il posto che amo di più. Se potrei passerei tutto il mio tempo a letto, amo dormire, e quando si dorme si sogna, è un modo per vivere nuove avventure ed è anche un modo per sfuggire dalla realtà.
E poi il cuscino è sempre lì pronto ad accogliere e ad asciugare le nostre lacrime...
Non ti giudica, non ti consola, stá lì in silenzio ad assorbire il tuo dolore.

C'è ma fai serio? Davvero pretenti che un cuscino possa parlare?

No, soltanto che a volte le cose danno più conforto delle persone.

Secondo me non ci stai oggi con la testa, vedi cosa fa il tuo Josh!

Forse alle sette del mattino, dorme... coscienza stai perdendo colpi.

Nono, qui l'unica che sta perdendo colpi quella sei tu.

Si forse hai ragione, e che ho troppi pensieri che mi frullano nella testa, troppe preoccupazioni e ho troppe mancanze.

Veramente l'unica cosa che ti manca è una persona e si chiama Josh. Apparte la preoccupazione per...

Forse...

Sono pronta, scendo le scale per raggiungere la cucina a prendere qualcosa da mangiare, questa mattina vado a scuola in autobus, mio fratello ha la febbre.
Fuori pioviggina, non prendo l'ombrello e nemmeno mi tiro su il cappuccio del giubbino.
Non m'importa se mi inzuppo, voglio sentire sulla pelle quelle fredde goccioline che cadono dal cielo, mi donano un senso di felicità e di libertà.

Mentre arrivo alla fermata, non posso far altro che pensare a come sia cambiata in fretta la mia vita. Dal trascorrere delle noiose e monotone giornate, al trascorrere delle giornate in cui il mio cervello va in fumo per il troppo pensare, e dove la monotonia ha lasciato spazio al caos più totale di pensieri ed emozioni.

Salgo nel pullman, mi siedo da qualche parte, vicino al finestrino, mi piace osservare il paesaggio che scorre velocemente... mentre guardo fuori, i miei pensieri iniziano a tormentarmi.

Dicono che le relazioni a distanza non vanno mai bene. Io sinceramente me né sbatto di ciò che dice la gente, quindi ho deciso di volerci provare...
Io dò fiducia a Josh, però ho sempre la costante paura che lui potrebbe trovare di meglio. E se io non sono abbastanza per lui? Forse qualcuna più brava di me, riuscirá a spezzare la sua corazza, perché avrà più calore e più coraggio di me!

Uffa, sono stata sempre paranoica, di certo non posso evitarlo di esserlo in questo momento.

I Se, i come e i ma, ancora si susseguono nella mia mente.
E se trova qualcuna più bella di me? Lui è un gran pezzo di ragazzo...

Forse anche tu sei tale.

Non diciamo stronzate, ho avuto sempre una bassa autostima di me stessa, di certo ora non aumenterà dall'oggi al domani.

Non aumenta perché quanto ti guardi allo specchio, guardi solo ciò che non ti piace di te, se invece ti soffermassi di più a guardare i tuoi pregi, ora non saresti in questo stato si totale depressione.

I miei pensieri vengono interrotti, dalla suoneria del cellulare. Tiro il cellulare dalla tasca, sblocco lo schermo e ho due messaggi. Uno dá occhi di ghiaccio, e il secondo è di Andrea.
Leggo il primo messaggio.
"Buongiorno :3"
"Buongiorno, già sveglio?"

Apro la chat del mio amico; "Buongiorno, oggi è il compleanno di Noemi ti sei ricordata di comprargli il regalo?"
O caspita, e chi se lo ricordava? Lo so che sono cose da ricordare però ultimamente è come se stessi in un mondo tutto mio ignara di ciò che mi succede intorno. "No, tu?"

Josh: "Non riuscivo a dormire."
"Ah.. capisco. Io ora sono nell'autobus."
Sì parliamo come se fossimo amici, le effusioni non sono il nostro forte, forse con il tempo riusciremo anche ad arrivare a quel momento dove i nostri messaggi siano vomitevoli.

Andrea: "No, veramente noi facevamo affidamento su di te, tu ricordi sempre stè cose."
"Eh... si è che ultimamente ho talmente tante cose in testa. Comunque le prenderò qualcosa oggi pomeriggio, dà parte di tutti."
"Okay"

Josh: "Capito. Ci sentiamo dopo, scrivimi tu, voglio parlare con te a telefono."
"Va bene ♥"

Strano, io e occhi di ghiaccio, forse dovrei dire io e il mio occhi di ghiaccio, non abbiamo mai parlato a telefono.

Forse sente la tua mancanza come tu senti la sua, sentire la voce di un'altra persona è tipo un modo per essere vicini.

Giusto!

Pov's Andrea
È da un po di tempo che Jasmine sí comporta in modo strano, c'è non è strana,  è come se fosse turbata da qualcosa, parla poco, sorride poco e spesso sulla sua fronte ha un cipiglio.
Questa mattina quando le ho parlato del compleanno della nostra migliore amica, lei se nè era dimenticata, cosa molto strano in Jasmine, lei ci tiene a queste cose, quindi cerca sempre di rendere il giorno del compleanno delle persone a cui tiene, un giorno speciale.

Anche suo fratello si è accorto che c'è qualcosa che non va, è venuto a chiederci se sapevamo del perché sua sorella ha riiniziato a chiudersi nel suo mondo.
Forse la situazione è grave perché non ha confessato a nessuno ciò che la preoccupa.

Ho deciso, devo, anzi dobbiamo scoprire cos' ha non possiamo ricevere di nuovo i suoi silenzi, è davvero una cosa brutta, quando ti affezioni ad una persona e poi questa persona affonda per colpa delle persone, della società, e invece dei suoi sorrisi, delle sue battute, delle sue parole. Ricevi solo i suoi sguardi di fuoco, l'umorismo è rimpiazzato dall'aciditá, e le parole sono sostituite dai silenzi...

Spazio me
Aggiorno sempre quando il capitolo raggiunge tre voti.

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