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Non sto dormendo, faccio finta di dormire, questa notte non ho chiuso occhi.
Mio fratello entra nella stanza gridando "Jasmine svegliati" e andando ad aprire le veneziane.

Metto la testa sotto il cuscino dicendo "Eric chiudi la finestra e vattene via,  lasciami dormire."
Sento il letto abbassarsi sotto al suo peso. 
Tiro via la testa dà sotto il cuscino,  guardo mio fratello seduto sul mio letto, chiedo "Cosa vuoi?"
"So cosa è successo ieri sera."

Come sento le sue parole mi rannicchio sotto le coperte e mi giro dandogli le spalle.

"Jas lo so che non si è comportato nei migliori dei modi, però cerca di comprenderlo."

Odio mio fratello quando sí schiera verso gli altri,  oggi non è una buona giornata.
Mi alzo dal letto e mi metto le ciabatta,  mi allontano da lui di qualche passo e rispondo. 

"Eric se sei venuto qui a svegliarmi per dirmi che Josh non si è comportato nei migliori dei modi, puoi anche andartene."

Eric non si svmove dal suo posto. Così continuo. Però ora inizio a esprimere ciò che penso alzando la voce.  Sono troppo nervosa.

"Poi mi dici di essere comprensiva,  ovviamente sempre io devo capire gli altri, devo essere trattata di merda perché loro stanno passando un brutto periodo. Io ci sono sempre per tutti e gli altri dove sono quando io ho bisogno d'aiuto? Nemmeno tu c'eri quando avevo bisogno di te. Ieri sera avrei semplicemente potuto chiamarti ma invece non ti ho disturbato. Sapete solo comportarvi male e poi chiedere scusa.   Sono stanca delle vostre scuse. Ora questa mattina vieni in camera a giustificare una persona che ha detto chiaramente che non se nè frega niente di me."

Misá che non dovevo venire in camera di mia sorella a dirgli di comprendere Josh,  è incazzata nera, ha iniziato ad urlare, nel suo sfogo di rabbia ha incluso anche una frase verso di me. "Nemmeno tu c'eri quando avevo bisogno di te."
So che non lo pensa veramente, però le sue parole hanno comunque l'effetto desiderato,  i sensi di colpa affiorano in me. Ieri sera nemmeno mi sono preoccupato di chiamarla per vedere se tutto andava bene.
Se solo la mia ragazza non mi avesse persuaso...
Vedo mia sorella infilarsi le converse, chiedo: "dove vai?"

"E dà quando te né importa?  Eric."

Chissà dove andrà, io voglio sentire tutte le sue parole che tiene represse infondo alla sua anima. So che se esce di casa, quando ritornerà le cose non saranno le stesse, Jas non chiede scusa, se le fai un torto ti eviterà peggio di un cane appestato.  Io non voglio che succeda ciò.  Non voglio essere evitato dà mia sorella.

"Jas lo sai che mi è sempre importato di te,  credo che non sia il momento di prendertela con me, ti sono stato sempre vicino e lo sai che ho avuto i sensi di colpa che mi perseguitavano. Ora perfavore calmati, siediti."

"Hahah ieri sera non sembrava così,  ho visto che mi hai intasato il telefono di messaggi, Eric vedi a chi vuoi prendere per il culo.  Guarda a cosa stá comportando il tuo comportamento,  ci stá facendo litigare, mettendo alla luce tutto ciò che non dovrebbe venire fuori."

Colpito e affondato,  si è vero ieri sera se non avrei dato retta a Samantha, di sicuro ora mia sorella non avrebbe questa opinione di me...

"Basta vederti quando stai con gli amici, quando stai con la tua ragazza,  tutti le tue preoccupazioni svaniscono,  peccato che sia io la tua preoccupazione.  Eric dà oggi in poi non ti preoccupare più per me,  divertiti fa tutto ciò che ti pare, perché ho imparato a cavarmela da sola, già che ieri sera sia tornata a casa invece di rannicchiarmi in un angolo e restarci per tutta la notte. Per me è un grande passo avanti. Eri talmente preso dà te stesso dai tuoi problemi che nemmeno te ne sei accorto che ho iniziato a indossare una maschera, per non mostrare le mie fragilità.  Ero me stessa solo con te e con Josh non so chi dei due è peggio."

Amore distanteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora