Amore distante

Delusione

Due giorni dopo.

Questa sera devo andare ad una festa, non è che io abbia molta voglia di divertirmi, visto che la mia dolce metà non stá molto bene. Quindi di conseguenza se lui non sta bene non stò bene nemmeno io.
È come se fossimo collegati da un filo invisibile e insieme formiamo un circuito che fa scintille...

Mi preparo per andare alla festa,  indosso il mio paio di jeans più eleganti, insieme ad una camicia con una giacca. Sembra più l'abbigliamento di un ragazzo, ma indosso a me questi vestiti hanno il loro tocco di femminilità.  Lascio  i capelli sciolti sulle spalle, metto giusto un tantino di trucco. Sono pronta per andare alla festa e regalare sorrisi,  quando vorrei tanto piangere per questa vita ingiusta.
Eric mi accompagna, ho solo un problema non so come tornare a casa,  mio fratello non può venirmi a prendere, passa la notte dá Samantha.

Sono mal appena le 10.00 quando arrivo al party, sono già tutti o quasi tutti già fatti. L'alcool scorre a fiumi.
In mezzo a tutte quelle persone che parlano a vanvera e sorseggiano qualche altro drink. Vago con lo sguardo per cercare i miei amici.  Intravedo Noemi ma è seduta con Nash  su un divanetto a scambiarsi la saliva. E gli altri sono sui divani adiacenti a sorseggiare qualcosa e a scambiare qualche bacio con le loro dolci metà. 
Non azzardo ad avvicinarmi,  non voglio fare il palo della situazione e soprattutto non voglio vedere come si scambiano effusioni.
Bene si prospetta una bella serata...
E ora che faccio? Di certo non posso rimanere impalata quí,  mi dispiace che mio fratello già è andato via altrimenti mi sarei fatta riportare a casa. 

Opto per andare cercare qualcosa da bere.
Non è una di quelle feste soft, sembra più di stare in discoteca...

Mi avvicino ad uno dei tavoli dove ci stanno solo ed esclusivamente alcolici, non sono molto esperta nel campo degli alcolici, così scelgo per colore, decido di prendere una bottiglia che contiene un liquido marroncino ambrato.
Mi riempio il bicchiere, lo mando giù piano piano, giusto per non ubriacarmi, visto che stò da sola.

Passo il resto della serata,seduta in un angolino, a guardare quell'insime di persone che ballano e bevono come se non ci fosse un domani.  Non capisco cosa c'è  di divertente  a essere sballati... non capire cosa si dice, non capire cosa di fa, non avere la cognizione del tempo. Forse può essere solo piacevole quel momento di estasi, dove la mente vaga per i fatti suoi... ma di benefico e di divertimento non c'è niente. 
Gioventù bruciata, amiamo distruggerci che farci distruggere. 
Le bombe ce le devono lanciare per farci scoppiare, non dobbiamo essere noi la nostra bomba.

Sono le 00.24 ho un mal di testa che a momenti potrebbe scoppiarmi la testa. Cerco i miei amici, spero che non si siano imboscati nei bagni...
Vedo Giacomo in lontananza, mi avvicino, puzza peggio di non so cosa. Chissà quanto ha bevuto.
Non credo che sia nelle condizioni di guidare, ma chiedo lo stesso. 
"Ehy Giá ma come torni a casa?"
"Stasera non si torna a casa, sì ci si diverte fino a domani mattina."
"Va bene"
A quanto pare Giacomo non ha intenzioni di tornare a casa, e credo che anche gli altri sono d'accordo con lui.  Erano talmente impegnati a divertirsi a scambiarsi la saliva e a tragugiare drink,  che nemmeno si sono chiesti che fine avessi fatto.
D'altronde come dargli torto, loro sono tutti e tre impegnati come vuoi che si preoccupano di me. Le serate tra amici che trascorrevamo prima sono andate...

Esco fuori dal locale, non so proprio come fare a tornare a casa, i miei amici restano, mio fratello non può venirmi a prendere, so che se lo chiamerei correrebbe quì di corsa a prendermi. Però non voglio rovinargli la serata. Prendere passaggi dagli sconosciuti è escluso.  Posso mai farmela a piedi su questi dannati tacchi? Se avrei le mie comodissime converse...
Impiegherei comunque una vita ad arrivare a casa, non è che sto dietro l'angolo.
Già che è buio e sono da  sola in mezzo alla strada mi fa paura, le immagini di quella brutta notte iniziano a susseguirsi nella mia mente peggio di un film.