capitolo 6

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Mi adagiò delicatamente sul letto mentre la sua lingua continuava a scontrarsi con la mia.

Le mie mani finirono nei suoi capelli morbidi come la seta, lo avvicinai di piú a me facendolo gemere di piacere.

Le emozione che quel bacio mi stava dando erano indescrivibili, era uno di quei baci passionali e intensi che ti fanno perdere la testa e tremare le ginocchia.

Dalla mia bocca scese lungo il mio collo, cominciò a leccare un punto ben preciso sotto la mascella.

Lo mordicchiava, lo leccava, lo succhiava, facendo scoppiare un intenso incendio nel mio corpo che aveva come epicentro il mio basso ventre.

Segnò una scia di baci umidi dal mio collo fino ad arrivare al solco dei miei seni.

Prese il seno destro, e cominciò a stuzzicarlo con la mano facendolo gonfiare, e facendo inturgidire il mio capezzolo.

Ritenendosi soddisfatto del tempo in cui mi ha fatto aspettare, si decise ad avvolgere il mio capezzolo con la sua bocca calda e accogliente.

La sua bocca succhiava il mio capezzolo, mentre la sua lingua disegnava cerchi su di esso, mentre la sua barba appena accennata, creava uno sfrizzico che mi fece irridiare scariche di piacere in tutto il corpo.

Ero totalmente stravolta dalle emozioni che stavo provando, mai in vita mia avrei pensato che si potesse provare qualcosa di così bello.

Mi sentivo donna, mi sentivo venerata, sentivo di appertenere a qualcuno, e mi piaceva.

Un mio urlo squarciò il silenzio della stanza quando la sua lingua entrò in contatto con il mio clirotide.

Cominciò a leccarlo piano in modo lento e logorante.

Le mie mani finirono nei suoi capelli, e lo avvicinai alla apertura ancora di più pregando che non smettesse quella dolce tortura.

La sua lingua si fece strada dentro di me, facendomi inarcare la schiena, e gemere in prediludio di piacere estremo.

La sua bocca tornò ad avvolgere il mio clirotide, e cominciò a succhiarlo, mentre con due dita cominciò a penetrarmi.

Iniziò a pompare a un ritmo veloce e costante dentro e fuori, mentre la sua lingua non lasciava il mio clirotide.

Cominciai ad andare con il bacino incontro alle sue dita, che sprofondavano sempre di più in me, facendomi gemere come bon mai.

Sentì i miei muscoli interni cominciare ad irrigidirsi, mentre l'orgasmo montava dentro di me.

Lui se ne accorse perche lo sentì dire

-vieni per me piccola, lasciati andare. voglio sentirti venire sulle mie dita- le sue parole furono la mia rovina, perché venni subito in un orgasmo portentoso (tra l'altro il primo).

Mentre gli spasmi del orgasmo andavano scemando, sentí la punta del pene di Christian vicino la mia entrata.

Con una spinta si ritrovò dentro di me.

Stavolta non faceva male, anzi era qualcosa di estremamente piacevole, infatti una sensazione di pienezza si impossessò di me.

Cominciò a spingere affondò dentro di me in modo lento come se avessi paura di farmi male( cosa senza senso visto che il giorno precedente mi aveva violentata in modo selvaggio anche se ero vergine ma dettagli).

-più veloce- ansimai stringendo le gambe attorno al suo bacino.

Non se lo fece ripetere nemmeno due volte, che le sue spinte cominciarono ad essere sempre più violente ed incalzanti.

Cominciai ad andare incontro alle sue spinte con il bacino sentendolo sempre più in fondo dentro di me.

Trovo il mio pinto sensibile di massismo piacere, e con le sue spinte cominciò a colpirlo.

Bastarono poche sverzate che venni gridando il suo nome a pieni polmoni.

Lui continuò a spingersi ancora un lo dentro di me fin quando non venne anche lui gridando il mio nome.

Si accasciò su di me rimanendo ancora dentro di me.

-e questo il posto dove voglio stare- disse per poi schioccarmi un bacio sul petto.

Cominciai ad accarezzarlo sentendomi serena, e completa.

- perché ora ti sei comportato così ieri e così oggi, cos'e cambiato- chiesi.

Non lo avessi mai fatto, lo sentì irrigidirsi come se si fosse risvegliato da uno stato di trance.

Si alzo di scatto, uscendo velocemente dal mio corpo, facendomi sussultare per la mancanza di quel contatto.

Si mise velocemente i boxer e usci dalla stanza mentre lo sentì dire

- non doveva succedere-

Mi lasciò li sola e confusa senza sapere cosa fosse successo, cosa l'ho avesse spinto a comportarsi così.

Una miriade di dubbi si fecero spazio, nella mia mente mentre mi lasciavo andare in un sanno agitato.

Schiava su contratto(#wattys 2015)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora