daddy's killer :: hes [italian]

mommy is home

[la foto nei media è Emilie de Ravin. Interpreta Vivian Styles nella storia, ovvero la madre]

Sorrisi mentre papino e io ci coccolavamo sul divano. Era così morbido, perfetto.

"Harry, Marie," mia madre chiamava mentre posava le sue borse per terra. Papino si alzò dopo avermi dato un rapido bacio prima di andare salutare mia madre.

"Viv, com'è andato il viaggio?" Ascoltai papino chiedere a mia madre ma non sentii una risposta. Riuscii a sentire solo il rumore dello schiocco delle loro labbra. La rabbia iniziò a ribollirmi nelle vene, stava cercando di portarmi via il mio papino.

Affondai nel divano mentre condividevano i loro 'ti amo.' Papino non la amava, soltanto me. Io sono la bambina di papino, la sua principessa. Non lei.

Mia madre sapeva essere divertente, era una delle mie preferite. Ma ora? Ora, lei era una grande puttana. Probabilmente faceva quello che io facevo con papino con un altro uomo non altrettanto bello come papino. 

"È stato incredibile," disse mia madre civettuola. Perché si stava comportando in questo modo? Pensavo che volesse divorziare da papino.

Mi alzai e andai da loro, "Hey, mamma." La salutai con un cenno del capo visto che era tornata.

"Ciao, Marie. Ti sono mancata, dolcezza?" Sorrise e aprì le braccia. Mi trascinai tra le sue braccia mentre creavo un contatto visivo con papino. Mi abbracciò strettamente, ovviamente non notando la mia forza. "Oh, cielo, vieni Harry. Mi siete mancati così tanto." 

Papino si fece avanti aprendo le braccia, la sua mano con discrezione si abbassò verso il mio fondoschiena, dandogli una spremuta soffice. Mi morsi il labbro alle sue buffonate e mi tirai via dall'abbraccio di famiglia. Non volevo far parte di questo, o qualsiasi cosa faccia parte lei, in realtà.

Tornai in camera mia e ascoltai la mia band preferita, Arctic Monkeys, mentre programmai la morte di mia madre. Anche se sapevo che molto probabilmente non sarebbe andata come il mio piano.

Afferrai il mio diario per scrivere la giornata di oggi, come facevo ogni giorno.

Oggi, io e papino avevamo avuto una bella giornata. Ci eravamo coccolati, baciati e amati come facevamo sempre. Oh, amavo il mio papino. Amavo il modo in cui le sue labbra si adattavano perfettamente alle mie, come quando sembravo un puzzle mancate solo quando non ero tra le sue braccia.

Ma poi mia madre rifece il suo rientro a casa; Papino mi aveva detto che stava cercando di portarmi via da lui. Non potevo farlo succedere. No. Lei doveva andarsene.

Bye-Bye, mammina.

Chiusi il mio diario, avevo sentito un leggero bussare alla porta di legno della mia camera.

"Marie," mi sentii chiamare da papino dall'altra parte. Il mio umore all'istante si rianimò e praticamente corsi verso la porta e l'aprii.

"Papino," sorrisi mentre camminava dentro. Chiuse la porta dietro di se, rimasi a guardarlo.

Si avvicinò a me, "Tesoro, perché scappi? Tua madre voleva vederti." chiese mentre spostava via una ciocca di capelli bruni dal mio viso.

Mi lamentai, "Non voglio vederla, adesso."

"Perché no, principessa?"

"Papino, sta cercando di allontanarci." Sussurrai, fissandolo negli occhi.

"Oh, piccola, non ti preoccupare. Staremo sempre insieme." Papino mi tranquillizzò e premette un dolce bacio sulle mie labbra. 

Non potetti fare a meno di sorridere, "Papino, ti amo così tanto. Possiamo coccolarci?"

"Ti amo anch'io, piccola." sorrise sdraiandosi sul mio letto, mi sistemai accanto a lui e mi accovacciai sul suo petto.

"Papino?"

"Si, piccola?"

"Potremmo...potremmo mai sposarci?" Chiesi fissandolo, i miei occhi marroni si riempirono di curiosità. 

Mi fissò per un momento, poi mi baciò sulla fronte, "Non potremmo mai sposarci legalmente. Ma, nel nostro cuore, saremo sposati per sempre."

Il mio sorriso era probabilmente il più grande sulla faccia della terra. Mi misi a sedere e continuai a baciare papino con tanta passione e amore, le mie mani scorsero tra i suoi lunghi capelli. Le mie gambe si legarono intorno ai suoi fianchi. Le sue mani iniziarono ad accarezzare le mie cosce, poggiandosi definitivamente sulla mia schiena. 

"Ti amo, papino."

"Ti amo, bambina."