La mia vita fino ad ora

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Ciao io sono Elena, ho 17 anni e vivo con mia madre e mia sorella Lexy di 6 anni. Noi viviamo in una piccola casa poco fuori da Los Angeles.
Io sono molto timida, Perché non parlo praticamente con nessuno. L'unica persona con cui parlo al di fuori della mia famiglia è la mia migliore amica Caroline. Lei è l'unica di cui mi fido ciecamente, è fantastica, strabiliante, l' adoro; l'ho conosciuta il primo giorno di liceo, e da lì non ci siamo mai separate.Ormai sono già passati tre anni da quando l'ho vista la prima volta, grazie a lei sono riuscita a resistere il primo anno, perché mi è stata sempre vicina per tutti i momenti difficili che ho passato.
Oggi è il primo giorno del quarto anno di liceo, non ho nessuna voglia di ricominciare e di rivedere quegli stronzi dei miei compagni, sono arrabbiata con loro per svariati motivi, ma la cosa più brutta che mi hanno fatto è avermi lasciata così, una ragazza che ha paura anche della propria ombra. Prima non ero così. Non esitavo per niente, se qualcuno mi avesse detto di buttarmi da un ponte, lo avrei fatto perché la mia vita era la più bella del mondo: avevo tutto, una casa fantastica, milioni d'amici, un ragazzo, ma la cosa più bella è che avevo una famiglia magnifica! Ma da quando mio padre è morto è cambiato tutto. Abbiamo dovuto cambiare casa e trasferirci in una piccola; e io mi sono chiusa in me stessa. Non parlavo con nessuno, neanche con mia madre, non volevo dire a nessuno quanto stessi male fino a quando non ho incontrato Caroline. Mi ha riportato coi piedi per terra, più o meno.
Mi alzai dal letto ed iniziai a vestirmi, scesi a fare colazione e dopo aver salutato mia madre e mia sorella uscì di casa ad aspettare Caroline. Quando la vidi le corsi incontro e l'abbracciai, ero contenta di vederla forse quello sarà l'unico momento bello di quella giornata.
Lei ricambiò l'abbraccio e mi disse " mi sei mancata da morire amica mia " e io risposi scoprendo un sorriso sul mio viso non se ne vedevano ormai tanti " anche a me sei mancata tantissimo " lei mi guardò sorridendo e continuò " che bella che sei quando sorridi! Quest'anno ne devo vedere tanti di sorrisi, perché non so se ti rendi conto ma questo è l'ultimo anno !!" Iniziò a saltellare, lei era così, sempre positiva e quella felicità che sprizzava da tutti i pori era davvero tanto contagiosa anche per una come me, così sorrisi anche io e mi misi a saltellare pure io e ci incamminammo verso la scuola. E poi entrammo in classe.I compagni erano sempre gli stessi e i professori idem :gli stessi rompiscatole. Era tutto noiosamente normale e questo mi demoralizzava ancora di più.

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