Ritornare.

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Sono sul treno accanto a Francesco e sono già in agitazione.Mi perdoneranno mai?Ho commesso così tanti errori in quell'anno che già mi stupivo se eravamo ancora così tutti amici,poi ho commesso quell'errore che ha cambiato completamente la mia vita;era quasi come se cominciassi una nuova vita senza di loro e mi sembrava la cosa più giusta da fare in quel momento,ma poi dopo qualche mese mi ero resa conto che era la cosa peggiore che potessi mai fare.Ma come faccio a farmi perdonare?Come faccio a trasmettergli tutto il dolore che ho provato in quest'anni senza di loro?Senza tutte le cose che ci accomunavano e che mi ricordavano loro?Francesco sostiene che tutti mi perdoneranno,che saranno felicissimi nel rivedermi e sembra molto convinto di quello che dice..ma se non fosse così?Se arrivo lì e mi ridono in faccia?Non mi stupirei.
Ho rotto con loro così,senza un reale motivo;anche se io delle motivazioni le avevo,o almeno credevo di averle..In ogni caso sono tornata a Roma soltanto per chiedere scusa,alle 6 ho il treno per tornare a casa.Non voglio ricadere in tutti quei casini in cui sono capitata anni fa,gli voglio bene,ma non farò più parte del loro gruppo,anche se mi dispiace.Ormai la mia vita è a Firenze,non posso cambiare un'altra volta città,i miei sono impazziti abbastanza.
In pochissimo tempo arriviamo e Francesco mi comunica che lo aspettano tutti nel solito posto.
Me lo ricordo,il solito posto:il vecchio murales.Quello che mi piaceva tanto,quello che vidi per la prima volta quando venni a Roma con Marta per le vacanze,quello che rimanevo a fissare quando i ragazzi facevano skate e io non avevo voglia.
Ho così tanti ricordi legati al murales,a quel posto,a Roma.
Prendiamo i nostri penny e ci avviamo
verso il posto,è già ora di pranzo e fra nemmeno 4 ore devo andarmene.

***
Ho paura a scendere la discesa del parcheggio,ho veramente paura.
Sento tutte le urla e le strilla e riconosco tutte le voci,anche quella di Francesco che urla e si avvia senza di me.
Per fortuna non sono proprio davanti,sennò mi avrebbero già vista,però io vedo tutti loro.Cavolo,come sono cambiati.Li vedo tutti li,intorno a Francesco,che si abbracciano.
Non posso continuare a stare qui con le mani in mano,ho solamente un'occasione,ora o mai più.

Ogni passo è un passo in più verso l'angoscia e la paura,ma continuo a fare quei passi come un robotino,nemmeno mi controllo più.Riesco a fermarmi non appena Marta si gira e mi vede.
"C-c-camilla?"dice balbettando sottovoce.
Annuisco.
Viene verso di me e appena siamo una davanti all'altra mi squadra attentamente da capo a piedi e penso si possa notare benissimo che sto tremando dall'ansia.
"Senti,mi dispiace per tutto quello che è successo,per tutto quello che ti ho fatto,davvero.Mi sei mancata tantissimo in questi anni.."dico e lei mi interrompe attirandomi a se e mi abbraccia con le lacrime agli occhi,non potrei essere più felice di aver ritrovato la mia migliore amica.
In un momento tutti si accorgono della mia presenza e tutti rimangono quasi scioccati,eppure fino ad adesso è come se esistessimo solo io e Marta.
Ci stacchiamo da quell'abbraccio e Francesco viene verso di me appoggiando la sua mano sulla mia spalla,come dire 'io sono con te'.
"Camilla sei tu?"dice Matteo.
Cavolo,Matteo,poverino.Era diventato in pochissimo tempo il mio migliore amico e dopo mesi di splendida amicizia l'ho abbandonato,sono stata veramente una merda,cazzo.Sono stata con tutti una merda,me ne sono andata così,senza un fottuto motivo e dopo due anni ho pure il coraggio di riapparire dal nulla,che idiota.Non merito di nuovo la loro fiducia,la loro amicizia,ho ferito tutti,nessuno escluso.Non posso continuare a stare qui,non cela faccio,mi sento uno schifo nei loro confronti,non posso permettermi un'altra volta tutto ciò.
Guardo Francesco e gli faccio un no mimato con la testa,un segno di rinuncia?Probabilmente si.Non so nemmeno io cos'è,ma non voglio farli ricadere in quella trappola.Mi giro e comincio a camminare,indifferente,come se niente fosse successo;ma una volta uscita da quel parcheggio e girato l angolo comincio a correre e a piangere.Era tanto che non piangevo,forse più di un anno,non ero quasi più abituata a tutto ciò.
Ormai conosco Roma come le mie tasche,non ho più nemmeno bisogno di guardare dove vado,ma non so mai se vado addosso a qualcuno e infatti sbatto contro qualcuno,mi scuso e ricomincio la mia camminata "riflessiva",ma qualcuno mi prende per un polso e vengo bloccata.
"Camilla?Sei tu?"
Cazzo.Non ci avevo fatto nemmeno caso,quando sono andata al parcheggio non c'erano tutti..mancava Lorenzo.
Annuisco alla sua domanda.Come non voglio rovinare gli altri,non voglio rovinare lui.
"Che ti è successo,piccola?"
No Camilla,no.Non ci ricadere un'altra volta,non lo fare.Ricorda,è per il bene di entrambi.
"Niente,tranquillo.Continua pure il tuo giretto,io devo scappare."cerco di mollare la presa ma lui mi tiene saldamente,come ha sempre fatto d'altronde.
"No dai,ho tutto il tempo che vuoi.Se ci prendiamo un caffè e poi tu torni a fare le tue 'cose urgenti'?"dice virgolettando le ultime parole.
"Eh va bene."dico sospirando.
Forse potrò almeno raccontare tutto a lui così che riferirà agli altri e,almeno,avrò finalmente chiuso definitivamente con tutti loro.

***
"Cos'hai fatto in questi anni?"
"Ma niente,dopo un mese che ero a Londra sono tornata a casa dai miei e poi mi sono trasferita a Firenze dove adesso frequento l'università."
"Fai l'università?"
"Eh sì..perché non riuscivo nemmeno ad ottenere lavoro e quindi sono tornata a studiare."
"Deve essere brutto però"
"Beh,diciamo che non è la classica vita da universitario che vedi nei film.Voi,invece,che avete fatto?"
"Ma noi niente,stiamo ancora tutti cercando un lavoro."
"Che tipo di lavoro?"
"Naturalmente,barbone."dice ridendo.
"Lore sei la simpatia eh"
"Lo so,lo so.Non c'è bisogno che me lo dici eh"
"E ovviamente anche poco modesto il tipo."
"Esatto."dice sorridendo.

Quel sorriso,mi era mancato così tanto.

"Cami posso farti delle domande sul perché te ne sei andata?"
"Ah si,scusa.Ovvio,sono qui per questo."
"Perché te ne sei andata?Io ancora dopo tutto questo non ho capito il motivo."
"Beh allora diciamo che non c'era solo un motivo,c'erano tante cose che non mi andavano bene,io provavo a risolvere con voi,a parlarne,ma voi o lo prendevate come uno scherzo oppure non mi capivate.Ecco,forse anche perché nessuno mi capiva."
"Io non ti capivo?"
"Lore non sto parlando di te necessariamente,sto parlando in generale.Però si,anche con te,quelle poche volte che ti parlavo di un problema mio,tu o non mi consideravi o mi ridevi addosso.Puoi capire che non è molto bello.."
"Davvero ho fatto queste cose?Ti ho risposto in modo così scorbutico?Lo sai che è il mio carattere,non è colpa mia,merda."
"Lore tranquillo.Qui quella che si deve ritenere una merda e avere i sensi di colpa sono io."
"Perché mai?"
"Perché vi ho abbandonato,cazzo.Dall'oggi al domani ho deciso di andarmene basandomi su cose che dopo poco si sono rivelate cazzate."
"E perché non sei tornata da noi?"
"Perché avevo paura che non mi avreste perdonato e non vi avrei biasimato se non l'avesse fatto."
"E perché sei tornata proprio adesso?Cioè sono passati due anni.."
"Lo so,ma io non volevo venire.Ho incontrato Francesco a Firenze,per puro caso,e lui mi ha convinto di venire per oggi almeno per farmi perdonare,per chiedervi scusa.Poi poco fa,ero al murales dagli altri ma mi sono resa conto,ormai,che voi vi siete rifatti una vita come io me la sono rifatta e non posso chiedervi di perdonarmi,non mi merito la vostra amicizia."
"Su questo ti sbagli di grosso:ci sei mancata sempre in questi due anni,chi a più,chi a meno ma se sei tornata qua solo per oggi ti converrebbe almeno farti perdonare da tutti."
"No,non posso.Mi ha solamente perdonato Francesco e Marta e tu,forse.Agli altri tu rifererai tutto e basta.Se torno in la faccio solamente del male a loro e a me,e non mi sembra il caso."
"Ma se noi ti perdonassimo e tornassimo tutti amici,tu ritorneresti?"
"Mi dispiace dirlo ma no,ormai ho la mia vita a Firenze e non posso abbandonare tutto un'altra volta."
"Posso farti un'ultima domanda?"
"Dimmi"
"Ti sono mancato in questi anni?"

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