Sono stata colpita e affondata.

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Proprio mentre io e Alex usciamo da quel parcheggio,comincia a piovere.Ma non una pioggia leggera,che al massimo ti può rinfrescare,un vero e proprio diluvio universale.Alex mi propone di andare a casa sua che è a pochi metri di distanza(rispetto alla mia che ci vuole più di mezz'ora) e accetto subito,sembra che mi sia fatta la doccia vestita.Appena arriviamo davanti casa sua,suona al campanello e dopo qualche secondo ci viene ad aprire una donna,sulla cinquantina,penso sua madre.
"Amore di mamma sei tutto fradicio,vatti subito a cambiare o prendi un raffreddore."dice la donna con tono autoritario.
Ora ho la conferma,è sua mamma.
"Mamma sono venuto apposta per cambiarmi e comunque sai che odio quando mi chiami 'amore della mamma'.Ah,lei è Camilla."dice indicandomi alla fine delle sue lamentele con la madre.
"Salve signora."dico porgendole la mano,abbassando il capo.(fottuta timidezza)
"Ciao Camilla,io sono Alessia,fai pure se fossi a casa tua.Alex io ora esco,non distruggere casa."
"Sisi mamma tranquilla."dice e mi prende per un braccio tirandomi dentro la casa e poi chiudendo la porta dietro di noi.
Lo vedo sfrecciare su e tornare giù con una maglietta nera gigante.
"Puoi metterti questa,è mia.Penso ti stia come un vestito.Il bagno è l'ultima porta a sinistra."dice porgendomi la maglietta.
"Grazie Alex."dico e mi avvio verso il bagno.
Mi tolgo tutti quei vestiti zuppi e mi metto quella maglia gigante e mi arriva appena sopra le ginocchia,ha ragione,mi fa da vestito.Esco con i miei vestiti in mano e sento dei rumori provenire da una stanza non poco distante.Mi affaccio e mi ritrovo alex,con indosso solo un paio di pantaloncini neri intento a cucinare non sò cosa.
"Quando hai finito di osservarmi in tutta la mia bellezza potresti anche aiutarmi."
"Signorino poco modesto,senta dove appoggio questa roba fradicia?"
"Appoggialà lì,poi la sistemo io."dice indicando un punto non specifico della stanza e li appoggiò a terra.
"Fai posto e poi solo te friggi le patatine fritte a petto nudo."
"Qualche problema?La prossima volta sennò cucini te eh"
"E cosa sto facendo idiota?"
Veniamo interrotti dal campanello e Alex va ad aprire,mentre io finisco di preparare le patatine.Appena sono pronte le metto nel piatto,ci metto ketchup e maionese e voilà,pronte.
Prendo una patatina e mi avvio verso l'ingresso,Alex è minuti che è là.
Appena arrivo accanto ad Alex mi ritrovo davanti un Lorenzo fradicio da testa a piedi e con il fiatone.Il suo sguardo diventa cupo appena mi vede e comincia a squadrarmi.
"Cosa stavate facendo?"dice fissandomi,in fondo potrebbe pensare di tutto.Io sono solo con una maglia,per giunta di Alex e lui a petto nudo,ma infondo io potrei fare cosa voglio,io e lui non stiamo insieme.
"Non sono affari tuoi lore."dico con tutta la tranquillità del mondo.
"Camilla,possiamo parlare?"
"Io con te non ci parlo,sia chiaro.Se sono cose essenziali puoi scrivere per messaggio,grazie e arrivederci."dico invitandolo fuori dalla casa.
"Non è casa tua,quindi non puoi buttarmi fuori e comunque ti devo parlare dal vivo,è importante."
"Non mi interessa lore,me ne vado io."
Mi avvio su e cerco la stanza di Alex,mi ci chiudo a chiave dentro e mi avvio verso il terrazzo fuori e mi metto a sedere in terra con le gambe penzoloni fuori dalla ringhiera.Vedo accanto a me un tavolino,con appoggiate sopra le sigarette e l'accendino,perfetto.Prendo una sigaretta,la accendo e provo ad aspirare quel fumo,tossisco,ovvio.Dopo qualche tentativo ci riesco e mi sento bene,come se tutti i miei problemi si potessero risolvere solo fumando una sigaretta.Mentre finisco di fumare,vedo una ragazza giù,con un ombrello in mano ma riconoscerei ovunque quella borsa e quella minigonna,Giulia.
Scendo di corsa,ancora con la sigaretta in mano intenta ad uscire fuori.
"Dove vai?"chiede Alex.
"Quella sigaretta?"chiede Lorenzo.
"Sono qui fuori,tranquillo e paggi,cazzi miei."dico uscendo e sbattendo la porta dietro di me.
Arrivo fuori e la vedo che sta facendo avanti e indietro,la chiamo e appena mi vede,comincia ad indietreggiare,qualcuno ha paura?
"Se non vieni qua,ti picchio.Ti devo chiedere solo una cosa."
"Dimmi."dice avvicinandosi,ma mantenendo una certa distanza.
"Cosa ci fai qui?"
"Sto aspettando Lorenzo,mi ha detto che è venuto a salutare un suo amico e che poi andiamo via."
"Ah..mi potresti raccontare cosa è successo quando me ne sono andata?"
"Beh,Lorenzo è corso subito da me e mi ha rassicurato e tutto,poi mi ha aiutato ad alzarmi,e siamo venuti qua,solo che lui non è venuto venire sotto il mio ombrello e si è mezzato.Mi ha anche detto che eravate sdraiati insieme perchè ti stava insegnando una cosa con quel coso con cui viaggia e sei caduta,tutto qua.Mi ha detto di non preoccuparmi,che per lui ci sono solo io e te non sei nessuno."

Non gli rispondo neanche,mi giro e comincio a correre verso la porta di Alex.Suono il campanello e mi apre Lorenzo,lo evito e corro ad abbracciare Alex,d'istinto.Lui non capisce subito,ma ricambia l'abbraccio e mi sento osservata da Lorenzo,ma non mi importa.
"Alex,posso andare in camera tua?Ho bisogno di riposarmi."dico sciogliendomi dall'abbraccio e asciugando qualche lacrima.
"Sisi certo,arrivo subito."dice Alex e mi bacia la fronte.
"Cami.."dice Lorenzo.
"Paggi non parlarmi più,mi fai schifo,veramente.Auguri con Giulia,spero che tu sia finalmente felice con lei."dico e scappo su,in camera di Alex.
Mi sdraio sul suo letto,prendo le sigarette e comincio a fumarle,una dietro un'altra,forse ne sono già dipendente.Dopo poco sento uno sbattere,probabilmente della porta d'ingresso e dopo qualche secondo sento bussare alla porta.
"Chi è?"
"Alex scema."
"Sei solo?"
"Si si se ne è andato."
"E' aperto."
Appena entra mi guarda e rimane come scioccato dal vedermi fumare.
"Ehi,ma che fai?Fumi?"
"Si,sono le tue,poi ti rendo i soldi,promesso."
"Ma,aspetta,ne avevi una prima ma pensavo che volevi provare,tutto qua."
"Volevo provare si,ma probabilmente ne sono già dipendente."
"Dovresti essere dipendente da altre cose,più salutari non da questa merda."
Mi prende la sigaretta,la spegne e mi abbraccia.Ne ho veramente bisogno.Forse ha ragione,dovrei diventare indipendente di altre cose,come degli abbracci,ma se poi divento indipendente di una persona?Sono fottuta,cioè se alla fine mi ferisce,come Lorenzo.
Tra le sue braccia mi lascio andare e comincio a piangere,farei concorrenza alle cascate.
"Ma cosa è successo di così tragico fuori?"
"Te lo dico in due parole:praticamente c'era giù Giulia,quella troia e sono andata lì per sentire la sua versione e mi ha detto che Lorenzo gli ha detto che era venuto qua per un amico e quando gli ho chiesto cosa era successo quando ce ne siamo andati,in breve Lorenzo gli ha detto che per lui esiste solo lei e io non sono nessuno,ecco,con quelle parole sono stata colpita e affondata."
"Ci deve essere qualcosa sotto,Lorenzo in questo anno non ha fatto altro che pensare a te,che parlare di te,ha fatto anche una cosa che non mi sarei mai aspettato da lui,veramente,ma se vuoi saperlo devi chiederlo a lui."

||Crookids||MyDreams||L'inizio di una nuova vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora