Capitolo 4 - Hey Harry,why do you look up to the sky?

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Mi alzai velocemente dal letto,ricordandomi che oggi era Domenica,ed oggi dovevo andare a fare visita a Paul.
Mi vestii velocemente,e corsi nel salone,dove c'erano un divano di pelle nero,attaccato al muro ad angolo,una televisione al plasma,di fronte ad esso,e infine una grande libreria che occupava tutta la parete vicino la televisione. Amo leggere,mi piace essere informato.
Uscì di casa e mi incamminai per il cimitero,non era nemmeno una bellissima via,infatti cercavo sempre di stare attento per le persone poco raccomandabili. Mi guardai in giro,mentre una ventina di persone mi continuavano a guardare incuriosite,qualcuno cercó di avvicinarsi,ma io li guardai con uno di quegli sguardi che uso con Niall (Che a lui non fanno niente..) e cambiarono subito direzione.
Arrivato in cimitero andai al solito posto,guardando malinconico la lapide,la sua foto. Mi sedetti vicino,sul terreno,deciso a parlargli.
"Sai,Paul..mi manchi terribilmente tanto. Ma c'é qualcuno che riesce a colmare un po' di questo vuoto,e questo qualcuno si chiama Harry,lo conosci per caso? Beh,lo conoscerai presto,perché ha il cancro e me lo ha detto solo adesso. Cosa dovrei fare? Ormai perderó anche lui.
Io non ce la faccio piú,c'é posto per me,lassù? Ti amo,Paul Carter." Mi alzai,non volendo piangere per l'ennesima volta per colpa sua. E mi girai,vedendo un ragazzo non troppo distante da me,che piangeva...e sorrideva,ma invece di guardare la lapide lui guardava il cielo,ed io sapevo chi era,lui era li. Ma non lo avevo mai visto,da queste parti,prima d'ora-non che incontrare persone al cimitero fosse la cosa migliore da fare-mi avvicinai a lui,non proferendo parola e lo abbracciai. Lui al momento rimase pietrificato,siccome un qualcuno lo stava abbracciando dal dietro,ma poi mise la mano nei miei capelli e sussurró con la voce ancora scossa dai singhiozzi un fleibile "Lou.."
"Harry,perché sei qua?"
"Mia madre,é morta quattro anni fa."
"Mi dispiace."
"Giá,anche a me..perché mi parli?"
"Perché piangevi,solo per oggi."
"Louis,io voglio chiarire."
"Harry,é grave. Tu hai il cancro,tu stai per morire. Stai facendo le cure?"
E poi Harry si giró,mi guardo negli occhi,scuotendo la testa,sconfitto.
"No,aspetto la mia morte. Non ho piú nessuno qua,mio padre non mi vuole. Nessuno mi vuole,sono inutile."
E quasi gli stavo per urlare contro,ma poi mi calmai e sospirai.
"Harry,non devi mai piú dire così. Ora ci sono io,e mi prenderó cura di te. Cazzo,ma cosa blateri?" Sbuffai,dandogli un colpetto sulla testa.
"Lunedì andiamo in ospedale,oggi non mi sembra il caso."

Harry's pov.
E forse per un momento mi sono sentito importante.
Annuì soltando guardando il ragazzo davanti a me.
"Louis perché sei qua?"
"Harry,più avanti te ne parleró..per favore,non ora. Non rovinare tutto."
Ed ecco di nuovo li,il Louis distaccato. Ma infondo capivo,non tutti sono uguali a me.
"Andiamo,su. Non mi sembra il caso di restare qua."
Mi incamminai di fianco a lui in silenzio,ma non era quel silenzio imbarazzante,era un silenzio riparatore,utile.
Ci guardammo in giro per Londra,andando allo Starbucks,ed io automaticamente sorrisi,ricordandomi di quel "appuntamento" avuto con Louis..ed i messaggi ricevuto subito dopo.
Presi il mio solito cappuccino mentre io e Louis parlavamo del piú e del meno,e qualche volta facevo battute squallide,molto da me. Ma Louis sorrideva e rideva. Ed io non ne potevo essere piú felice.
"Ho una domanda per te,Styles."
"Tutto quello che vuoi,Tomlinson."
"Perché guardi il cielo? cioé,rimani minuti a fissarlo,anche sapendo che non succederá niente..alla fine é sempre azzurro."
E quasi scossi la testa,volevo ridere.
"Io guardo il cielo perché voglio parlare con mia madre,voglio sentirmi vicino a lei. E poi,Louis..il cielo é cosi bello,qualcosa di naturale che mai nessuno potrá distruggere,nessuno potrá mai costruirci case,e demolire alberi. Capisci? É qualcosa di unico."
"É qualcosa di davvero..Harry,hai dei pensieri cosi intensi."
Ridacchiai,sentendo il mio viso bruciare.
"Grazie?"
"Chiedi a me se devi ringraziare? Sei unico!"
Sono unico.
E tu cosa sei Louis? Non so niente di te,non ti capisco. Vorrei capire,vorrei conoscerti. Ma mentre io faccio un passo,tu ne fai altri due indietro. E cosi non si arriva ad una conclusione,cosi si continua come in un cerchio.
"Potró mai sapere qualcosa su di te,Louis Tomlinson?"
"Si,credo. Ma non ora."
"Perché no? Tu sai praticamente tutto di me."
"Ti sbagli Harry,pensaci bene."
E cosi feci,tutta la notte.
Ma non arrivai ad una conclusione.

Louis' pov.
E cosi lasciai andare il ragazzo che guardava il cielo nel suo appartamento,ritornando a casa mia. Capirá quello che voglio fargli capire? Anche io non so niente di lui,so le cose basillari che tutti conoscono,ma non conosco le sue manie,le sue abitudini.
Mi piacerebbe conoscere Harry in questo modo..solo per curiositá,e forse potrei farmi conoscere anche io in quel momento,conoscendo qualcosa al di fuori di me,vuoto come il mare sarebbe senza i pesci. Stupido paragone,vero? Eppure é cosi.
Sono vuoto,ma piano piano questo vuoto lo sta colmando Harry con il suo sorriso incorniciato da due splendide fossette,i suoi occhi verdi,che mi scrutano ogni volta,cercando di ricavare informazioni che non avrá mai. Ed i suoi capelli. Chissá come sono i veri capelli di Harry. Eppure vorrei affondarci la mano,spettinandoglielo più del dovuto,anche se lo sono di suo. I veri capelli di Harry come sono? mi viene automaticamente da ridere,ricordando che Harry mi disse che io lo conoscevo. Ed ecco qualcosa di basillare che neanche conoscevo,era qualcosa di cosi semplice che avrei avuto subito la possibilitá di saperlo,se non mi sarei messo a litigare con lui,se non lo avessi lasciato piangere.
Scusami Harry,scusami se sono terribile,scusa se sono io.



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