Capitolo 12 - Are you?

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Ero così emozionato che la notte precedente non riuscì a chiudere occhio. Alle cinque e mezza circa mi svegliai e iniziai a prepararmi per essere alle sei e mezzo in aereoporto.
Mi sistemai velocemente i capelli come sempre. Il ciuffo ormai troppo lungo mi ricopriva l'occhio,ma ne ero troppo affezionato per tagliarlo. Misi un paio di jeans,delle vans classiche,e la felpa blu dell'adidas. Strano ma vero,per una volta dopo 6 anni posso vestirmi come mi pare.

Arrivato in aereoporto feci il check-in che duró troppo. E alle sei e mezza precise mi sistemai nel mio posto in aereo,spensi il cellulare e presi l'mp3 mettendo vecchie canzoni di quando ero adolescente. Del tipo,Green day,Black veil brides e cose cosi. Ero veramente un ragazzino scatenato a quei tempi.
Mentre iniziavamo a prendere altezza mi guardavo fuori,e stava piovendo,peró c'era il sole. Poco dopo infatti vidi un bellissimo arcobaleno,e rimasi a fissarlo per qualche minuti finché non scomparse.

Erano passati venti minuti e sinceramente non sono mai stato così irritato in tutta la mia vita. C'era una vecchia donna da parte a me,che mi fissava e soghignava. Inquietante. Per fortuna che devo stare qua dentro solo per altri quaranta minuti.

Arrivati (finalmente) all'aereoporto di Manchester scesi dall'aereo e presi i miei bagagli,in realtá avevo solo una valigia,per il limite di peso,intendiamoci,se avessi potuto portare tutto quello che volevo forse sarebbe pesato più il mio bagaglio che l'aereo. La vecchia mi salutó,e sentii passare un brivido di freddo lungo il corpo. Ma perché mi ha fatto l'occhiolino? Dio,fa paura. Presi un taxi dando indicazioni dell'hotel in cui avrei dovuto alloggiare ed arrivato pagai e salutai mentre il vecchio Tom,cosí si chiamava il taxista,mi aiutava con la valigia.

Mi buttai letteralmente sul letto,togliendomi le scarpe e aspirai l'aria,finalmente dopo anni rivedró Manchester.

Harry's pov.
"Smettila Jennifer!"
"Dai Harold,aiutami con questi scaffali e poi ti lascio in pace,promesso."
"Sembra che tu abbia quindici anni,per dio,finiscila di fare la bambina."
"Allora..mi aiuti?"
"Si capo,certo. Ma comunque potevi anche non toccarmi i capelli per farmi accettare!" Il fatto è che Jennifer continuava a toccarmi da almeno 20 minuti i capelli,e la cosa mi dava TANTO fastidio.
"Ma sono cosi ricci e morbidosi!"
"Morbidosi? Ma perché.."
"Oh Harold,non fare domande!" Entró nel negozio un ragazzo che ci guardó divertito.
"Salve,posso aiutarla?" Si avvicinó Jennifer con fare esperto,mentre io guardavo incredulo quei occhi. Che fosse Louis?
"Salve..uh,ecco..cercavo dei pantaloni da tuta comodi.'
"Venga,Harold il nostro commesso la aiuterá a scegliere!"
O cazzo. Dio Jennifer certe volte vorrei ucciderti.
"Harold?"
"Mi dica." Mi girai,e lo guardai. Vidi nei suoi occhi un po' di incertezza ma poi sorrise.
"Assomiglia molto ad una persona che conoscevo! Ma..aspetta..tu non sei lui,giusto? È uno scherzo!" Disse deluso mentre mi guardava. E in quel momento avrei voluto solo abbracciarlo dicendogli che mi dispiaceva per tutto quello che avevo fatto ma mi limitai ad annuire.
"Harry? No..non sei il mio piccolo Harry." Stava piangendo,davanti a me. Cadde a terra,e piangeva. continuava a farlo finché non mi abbassai verso di lui e lo abbracciai senza fiatare.
Anzi,una cosa la dissi.
"Come é possibile?"
Mi guardó e si mise a ridere,una risata sarcastica.
"Stronzo di un ragazzo,questa é la mia cittá Natale!"
"Uhm,lo so. Ma tu eri sempre cosi occupato con il lavoro."
"Ti dispiace non pensare al lavoro! Io..e te siamo qui e dio,Harry. Mi sei mancato così tanto. Vorrei insultarti,vorrei dirti tante di quelle cose che nemmeno ti immagini ma mi sei mancato cosi tanto." Lo guardai sorpreso,io mi sarei aspettato che mi avrebbe dato subito uno schiaffo correndo via,dandomi del bastardo e del codardo. Invece è qui nelle mie braccia mentre sorride con le lacrime agli occhi,mentre riprendeva il discorso.
"Per questi due anni ti ho cercato d'apperttutto. Anche nei tuoi posti preferiti,e non ti ho mai trovato. E dov'eri? A Manchester! Assurdo.
Perché Harry,perché? Mi sono sentito usato,e poi gettato via."
"Non é colpa mia. Dovevo andarmene.."
Intanto c'era Jennifer che guardava la scena a bocca aperta,con qualche lacrima agli angoli degli occhi.
"Per cosa? Mi sei mancato. Troppo."
"Non posso dirtelo,se lo dicessi tu saresti in pericolo."
"Cosa? Harry ho 28 anni ormai!"
"Lo so,ma..no,non posso farti questo. Sappi che mi sei mancato anche tu."
"Harry se c'era qualcosa che ti preoccupava dovevi parlarmene! Ne sono rimasto ferito."
Lo strinsi piú forte a me,mentre incominciai a piangere.
"Scusami,scusami e scusami. Io non ho mai voluto,perdonami. Non é colpa mia!"
Louis mi guardó confuso,mentre mi asciugava qualche lacrima che mi rigava il viso.
"Ti perdono. E..in qualche modo ti devo credere."

Louis' pov.
Era cambiato così tanto.
Ormai i suoi capelli erano molto lunghi e ricci.
I suoi occhi peró sono rimasti gli stessi specchi verdi.
Era molto più alto e muscoloso,ormai ogni segno di malattia se ne era andato via,ed io ero felice per lui. Ma vederlo li,è stato un shock.
"Stai bene?"
"Si Lou. Tu? Ti sei costruito una bella famiglia?" Sorrise appena ed io gli diedi un pugno sulla spalla.
"Famiglia? Ma scherzi? Harry quale delle parole 'mi sei mancato' non capisci? Non riuscivo a fare niente ormai,figuriamoci pensare ad un altro uomo."
"Io..ho pensato che saresti andato avanti,avresti trovato una persona migliore di me."
"Non potrei mai. Non esiste nessuno meglio di te."
Vidi la commessa di prima avviciarsi a noi. "Piacere Jennifer!"
"Piacere mio,Louis! Sei un'amica di Harry?"
"Quel Louis? Harry ma é anche piú figo di come me lo descrivevi!"
Harry arrossí ed io ridacchiai.
"Lo prendo come un complimento."
"Non sai quanto sei mancato ad Harry."
"E lui non sa quanto é mancato a me."

Hi! Bene,non so cosa dire. AIUTO,SI SONO RINCONTRATI. piango. Okay..sparisco..HAHAHA
All the love as always!
-iole♡ (Svelo il mio nome finalmente hehe...) (Scusate i problemi con il capitolo MA NON É COLPA MIA :c)

If I could fly.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora