CAPITOLO 1

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È mezz'ora ormai che fisso il monitor del PC nel mio ufficio cercando di finire un documento per il mio capo. Sono furiosa e delusa. Giacomo continua a dirmi di riprovarci, che questa volta sarà diverso perché ha imparato dai suoi errori, ma io non gli credo..gli ho dato già un'altra possibilità mesi fa e nulla è cambiato. È sempre stato troppo preso dal suo lavoro,dal surf e dalle serate a guardare le partite di calcio con i suoi amici. Per me non c'era mai tempo,venivo sempre dopo le sue passioni..ma non dovevo essere io la sua passione??? Del sesso non potevo proprio lamentarmi, ci prendevamo appena possibile e ovunque, ma un rapporto non può basarsi solo sulla carnalità e noi siamo stati insieme un anno e mezzo. Io lo amavo da morire, mi ha cambiata, mi ha reso più sicura di me stessa, mi ha insegnato a fare surf, mi ha fatto conoscere le esigenze nascoste del mio corpo e lo ha divorato col suo carattere passionale. Mi ha divorato in tutti i sensi, ha divorato l'amore che avevo per lui senza accorgersene, lentamente. Mi dicevo sempre "Vedrai che la prossima volta non ti metterà al secondo posto, vedrai che la prossima volta non dimenticherà il tuo compleanno perché impegnato in una competizione di surf". Purtroppo la musica non cambiava mai ed io mi sentivi sempre più sola.
Come si dice "se tiri troppo la corda si spezza", e la mia si è spezzata mesi fa arrivata al punto di non avere più la forza di trascinare un rapporto che ormai andava a senso unico..il mio!
I miei pensieri vengono interrotti dalla voce del mio capo "Scusa Bea hai finito quel documento? Devo allegarlo alla mail per l'ufficio di Londra". "Dammi cinque minuti ed è pronto"."Ok quando l'hai terminato vieni nel mio ufficio che dobbiamo parlare del nostro prossino viaggio".
Il mio capo è un uomo molto affascinante, alto 1 metro e 90 spalle larghe, occhi di un blu così profondo in cui potresti perderti, bocca fina e zigomi marcati che gli danno un'aria molto sexy. È gay ed è la persona più onesta che abbia mai conosciuto. Non giudica mai nessuno prima di averlo conosciuto e sa difendere le proprie idee. Lavoro per lui da cinque anni ormai e sono molto fortunata ad averlo come capo, ha sempre creduto in me e ha saputo sfruttare le potenzialità che non riuscivo a tirar fuori. Sono stata sempre abbastanza timida,timorosa e poco sicura di me stessa, ma da quando lavoro per lui e da quando ho conosciuto Giacomo sono cambiata in meglio.
La Stanson&Sons, l'azienda per cui lavoro, si occupa di farmaceutica e prodotti per la persona, io sono nell'ufficio logistico e relazioni esterne. Amo il mio lavoro, mi piace organizzare i trasporti tra le varie sedi europee e coordinare gli spostamenti, sono molto brava e precisa. Non posso dire lo stesso della mia vita casalinga..sono quasi un disastro! Disordinata e scoordinata, e dire che mia madre Annamaria mi ripeteva sempre da bambina "Una donna deve avere la casa sempre in ordine, deve essere impeccabile". Io proprio non ci riesco, lascio sempre i vestiti sparsi sulla sedia della mia camera, perdo le cose continuamente perché non mi ricordo dove le ho messe l'ultima volta che le ho usate..insomma..un disastro..l'ordine casalingo non fa proprio per me.Ormai mia madre ha perso le speranze! C'è una cosa però in cui non l'ho delusa: la cucina. Adoro cucinare, mi piace sperimentare, i miei amici si autoinvitano da me ogni quindici giorni e io lo faccio con piacere.
Terminata la mia giornata lavorativa spengo il pc, mi metto il cappotto e mi dirigo verso le scale. Prima di scendere mi fermo a salutare Tiziana, la collega dell'ufficio acquisti. Lavora qui da 1 anno ma siamo diventate subito grandi amiche. È la ragazza più dolce che abbia mai conosciuto, venticinque anni, altezza nella media, capelli corvini, occhi castani e pelle olivastra. La adoro..la chiamo TEDDY BEAR perché è proprio come un orsacchiotto a cui muori dalla voglia di fare le coccole.
"Allora hai deciso di non venire con me e Noemi stasera?"."No grazie Bea, sono stanca morta e poi vorrei fare compagnia a mia sorella che dopo la rottura con quell'idiota ha bisogno di una spalla." "Ok però la prossima molta porti anche lei. A domani TEDDY BEAR". "Quando la finirai di chiamarmi così?". Non posso fare a meno di risponderle "Mai perché sei così dolce e non potrei chiamarti con un altro nome." Mi guarda con quegl'occhi marroni del colore della terra e sorridendo mi dice "Mi chiamo Tiziana quindi potresti usare il mio vero nome". "Tutti ti chiamano così invece io ho bisogno di usare un altro appellativo per ricordarmi sempre che sei una persona speciale. E dovresti ricordarlo anche tu ogni tanto". Il suo sorriso si spegne per un istante ed io so che la sua mente si sta perdendo tra i suoi pensieri ricordando il passato. Ritorna subito nella conversazione dicendo "Ok wonder woman, adesso corri in palestra e poi passa una bella serata con Noemi, magari potresti conoscere l'uomo della tua vita! L'uomo che sarà capace di mettere da parte tutto pur di non perderti." Scoppio a ridere, lo faccio ogni volta che usa quel nome con me (in ufficio mi chiama spesso così perché si stupisce di come riesca a fare mille cose contemporaneamente ). La mia risata e così forte che il collega dell'ufficio accanto alza la testa e mi guarda come se fossi un marziano venuto dallo spazio. Le pareti degli uffici del nostro piano sono quasi tutte in vetro quindi lui sta avendo una visuale a 360° della nostra animata conversazione. "Questo non è un film romantico in cui la protagonista esce con le amiche e casualmente va a sbattere contro un uomo super sexy, gentile e soprattutto libero. Questa è la vita vera." Tiziana mi guarda stupita come se avessi parlato in un'altra lingua. "Ti prego non perdere anche tu il romanticismo altrimenti" abbassando la voce così che solo io posso sentire "cambierò orientamento sessuale. Da quando ti conosco hai sempre creduto nell'amore e nel coinvolgimento emotivo che ne deriva,quindi adesso per favore non smettere di crederci perché altrimenti mi crolla un mito". Rimango in silenzio per qualche secondo pensando alle sue parole,ma il mio flusso mentale viene interrotto "Bea esci subito da qui e pensa a divertirti stasera, non incasinarti i pensieri rimuginando sul passato. Ha avuto le sue occasioni e non le ha sapute sfruttare, tu hai fatto tutto il possibile, anche troppo." Un sottile sorriso si forma sulle mie labbra, mi avvicino alla sua scrivania, mi porgo in avanti e le do un bacio sulla guancia. "Grazie per le tue parole, sei troppo saggia per la tua età. Vado altrimenti si fa tardi." "Finalmente hai capito che provengo da un altro secolo! A parte gli scherzi, vai e divertiti. Domani mi racconti come è andata. Cia Bea!". Mi dirigo verso la porta e la saluto.
Dopo un quarto d'ora arrivo in palestra per la mia lezione di crossfit. Mi sono iscritta a questo corso con Noemi a Ottobre, mi piace molto perché mi aiuta a scaricare le tensioni e e a rimanere tonica. Non ho un fisico da modella, ma sono orgogliosa delle mie curve. Ho un petto abbondante ma non troppo, fianchi ben definiti ma non ossei e un fondoschiena di medie dimensioni. La parte del mio corpo che amo di più sono le spalle. Ho fatto nuoto per molti anni quindi sono ben formate e larghe il giusto. Ho sempre curato il mio corpo ma non sono una di quelle ragazze che pensano esclusivamente a tenersi in forma, mi piace mangiare e non me ne privo. Ho imparato a trovare un equilibrio tra il mantenere una forma fisica accettabile e la voglia di cibo.
Quando ero fidanzata con Giacomo ero più attenta a mantenere il mio corpo, lui ha un fisico da far invidia ai divi super sexy di Hollywood che mantiene con la palestra e il surf. A lui sono sempre piaciute le mie curve e non mi ha mai fatto capire il contrario. Era più una mia fissazione, vederlo così perfetto, mi sono sempre chiesta cosa trovasse in me.
Parlando del diavolo, eccolo che arriva a grandi falcate verso di me. Pantaloncini da calcetto blu, canottiera a manica larga rossa e bianca, tatuaggio sul braccio sinistro in bella vista. Adoro il suo tatuaggio, parte dalla spalla fino ad arrivare al polso. È un disegno tribale Mahori che si è fatto in Nuova Zelanda un paio di anni fa. Mi guarda con quegli occhi verdi come i prati d'Irlanda, anzi mi divora con lo sguardo. Lui è sempre stato così, nonostante le sue mancanze è un tipo molto fisico e passionale, sotto vari punti di vista. "Ciao Bea come stai? La tua inseparabile amica stasera non ti accompagna a lezione?". Non mi toglie gli occhi di dosso, mi tremano le ginocchia. MA COSA DIAVOLO TI PRENDE BEA? CERCA DI RICOMPORTI. È SOLO UN CORPO. .MA CHE CORPO! OK OK..ADESSO BASTA..RICORDATI QUANTO TI HA FATTO SOFFRIRE. "Ciao Giacomo, Tutto bene grazie. Noemi non è riuscita a venire stasera. Ci vediamo dopo cena, andiamo a bere qualcosa." "Serata tra donne eh! Anche io mi vedo con Carlo dopo visto che la sua dolce metà è impegnata con te." Continua a fissarsi con quegli occhi divorandomi,ma io non mi scompongo perché non ho dimenticato quanto mi ha fatto male. Avevo investito tutto nel nostro rapporto e lui non ha saputo gestirlo. Ecco..queste sono le parole che ripeto a me stessa quando è davanti a me. È così vicino che sembra stia per baciarmi, ma non è così, è solo il suo modo di fare con me. Sono appoggiata al muro del corridoio che porta alla sala di crossfit, sto aspettando che finisca la lezione precedente per entrate, ma il tempo sembra essersi fermato e mi sta giocando un brutto scherzo."Ho bisogno di parlarti, quando possiamo vederci?" I suoi occhi non mollano i miei. "Stiamo parlando adesso." "Sai cosa intendo e poi voglio parlarti in un posto tranquillo non in palestra." La rabbia comincia a ribollire dentro di me perché già so dove vuole arrivare. "Senti Giacomo, ne abbiamo già parlato, non ha senso farlo ancora, la situazione non cambia." Il suo sguardo si fa cupo e perso nei suoi pensieri, mi dispiace vederlo così ma non posso farci niente, ormai tra noi si è rotto qualcosa che non può essere riparato. "Invece ha senso, ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare." Odio quando non ascolta ciò che dico e fa finta di niente. "Non dobbiamo parlare proprio di niente, è stato detto tutto quello che c'era da dire.BASTA!" Senza rendendomene conto ho alzato un pò la voce e la ragazza che si trova in fondo al corridoio mi sta guardando scioccata. "Scusa se ho alzato la voce ma tu non mi ascolti quando parlo, non l'hai mai fatto." "Si che ti ascoltavo." Questa conversazione sta degenerando e non è proprio il luogo adatto per fare una scenata. Cerco di calmarmi anche se la rabbia incalza, devo troncare questo scambio di opinioni. "Giacomo io e te ci siamo lasciati, non abbiamo altro da dire a riguardo. Abbiamo deciso di rimanere amici visto che frequentiamo la stessa compagnia, ma non ho più voglia di parlare di noi." I suoi occhi sono fissi su di me, i muscoli delle spalle e della mandibola sono contratti, lo conosco e so che sta trattenendo la rabbia. "Tu mi hai lasciato e sai benissimo che se ho accettato di rimanere amici è solo perché non voglio perderti. Io ti rivoglio nella mia vita e non mollerò la presa fino a quando non capirai che siamo fatti per stare insieme."
La porta della sala si apre e le ragazze cominciano ad uscire per far spazio a noi della lezione successiva. Salvata in corner..dopo le ultime parole di Giacomo non so come avrei reagito, dire che sono furiosa è riduttivo! "Ti saluto, adesso ho lezione. Buona serata." È tutto quello che riesco a dire, non ce la faccio a guardalo in faccia. Inizio ad incamminarmi verso la sala quando Giacomo afferra il mio polso costringendomi a guardarlo. Il suo sguardo mi sfida e mi prega allo stesso tempo. "Buona serata ANGELO ". Lasciata andare la presa si allontana verso la sala attrezzi.
Questo è stato il colpo di grazia..ANGELO..mi chiamava così quando stavamo insieme. Mai amore, ma ANGELO. Diceva sempre che voleva distinguersi dagli altri perché io per lui ero speciale e quindi meritavo un nomignolo importante.
La lezione di crossfit è stata un disastro, scoordinata e distratta come solo io posso essere.
Impalata davanti l'armadio della mia camera per scegliere l'outfit della serata, mi domando se non sia il caso di rimanere a casa visti i presupposti delle ore precedenti. Non si preannuncia niente di buono questa sera..altro che incontrare l'uomo della mia vita..sono andata a sbattere contro un muro e non riesco a farlo cadere!

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