GABRIELE
E' uno sbaglio, un grandissimo sbaglio. Non dovrei essere qui, seduto davanti a lei ad ammirare il suo viso, i suoi occhi..la sua bocca. Sono fottuto! Ero in ufficio stamattina e per caso ho ascoltato una conversazione tra quell'idiota di Gavioli e un altro collega. A quanto pare il nostro confronto di ieri sera non è servito a fargli cambiare idea. Era intenzionato ad andare in officina per incontrarla e farla cadere nella sua trappola. Avevo il sangue che mi ribolliva nelle vene mentre raccontava tutto pieno di se i piani che aveva in serbo per Beatrice. Non potevo permetterglielo, allora l'ho mandato fuori città per un lavoro di poca importanza. Ma sono davvero migliore di lui? Ho approfittato della sua assenza per fare esattamente la stessa cosa..sono andato in officina per vederla, volevo solo guardarla negli occhi un'ultima volta e mettere fine a questa confusione che mi offusca la mente. Adesso sono qui seduto davanti a lei, in questo locale intimo e accogliente, così come la sua personalità. Capisco che è nervosa, non riesce a guardarmi negli occhi ,mentre io non riesco a fare il contrario, non riesco a distogliere lo sguardo, è così bella che mi toglie il fiato. Anche questo mi piace di lei, non si rende conto della sua bellezza, non la usa a suo vantaggio come tante donne che conosco. Lei è come se ne fosse ignara, lo adoro! Ok, devo farmi coraggio e trovare le parole che nel frattempo ho perso, dopotutto sono io che l'ho invitata. "Sei contenta di avere di nuovo la tua macchina?". Vorrei darmi un pugno in faccia, ma davvero non trovo niente di meglio da dirle? Alza lo sguardo come confusa, ma si riprende subito. "Si e volevo ringraziarti perché so che hai spinto molto per farla riparare al più presto. Grazie Gabriele, davvero." Il mio nome detto con la sua voce suona come una musica soave e profonda. Non ha idea di cosa mi faccia, di quali sensazioni mi scatena, le sento fino in mezzo alle mie gambe, il jeans comincia ad andarmi stretto. Cazzo, sto avendo un'erezione! Non sono un adolescente in calore, devo cercare di calmarmi. "Non è stato assolutamente un peso o un problema Beatrice. Te l'ho già detto, è stato un piacere". Le mie parole sembrano calmarla, il suo sguardo cambia, come se una nuova sicurezza e audacia si fossero impossessate di lei. "Mi chiedevo se questo è il trattamento che riservi a tutte le donne vittime di aggressione oppure ho avuto l'esclusiva dal misterioso Commissario?". Scuoto la testa per mandar via la nebbia intorno a me, devo aver capito male, lei non è mai così diretta con me, mai. Non posso perdere questa occasione, la MIA occasione, così ne approfitto come qualsiasi uomo sano di mente farebbe se fosse seduto davanti ad una donna così. "No Beatrice, questo trattamento è stato SOLO per te, non l'ho mai fatto per nessun'altra. È vero che in queste situazioni i tempi di attesa sono più lunghi e ho abusato un po' del mio potere, ma non m'importa, farei di nuovo tutto da capo!". Ecco, finalmente l'ho tirato fuori, avrà capito che mi fa perdere la testa, che da quando l'ho incontrata non faccio altro che pensare a lei, alle sue forme, ai suoi occhi...alla sua bocca...quanto vorrei avere le sue labbra intorno al mio cazzo. I miei pensieri vengono interrotti dalla sua dolcissima voce "Beh, non so cosa dire, veramente, non mi sono mai trovata in una situazione così, nessuno si era mai adoperato così tanto per aiutarmi in qualcosa." La sua espressione diventa improvvisamente triste e questo mi fa incazzare. "Che intendi dire? Non capisco. Non mi hai detto che eri fidanzata? Uno dei ragazzi che era in questura la sera dell'incidente non era il tuo ex?". La vedo irrigidirsi all'improvviso. "Si, ma non vedo cosa c'entra adesso." "Non so per quanto tempo siete stati insieme, ma è impossibile che lui non abbia mai fatto niente per te." La vedo sospirare, abbassa lo sguardo per un attimo ma poi i suoi occhi sono di nuovo su di me, così azzurri e così grigi come un cielo in tempesta. "Siamo stati insieme un anno e mezzo tra i vari problemi, ma Giacomo è, ed è sempre stato, un tipo molto incentrato su se stesso e sul suo lavoro. Io sono sempre venuta dopo, dopo il surf, dopo gli impegni di lavoro, dopo le serate con gli amici a seguire il calcio. Quindi, per ritornare al nocciolo del nostro discorso, NO, nessuna persona di sesso maschile, a parte ovviamente mio padre, ha mai fatto una cosa del genere per me!" Sono allibito, confuso e incazzato nero con quell'idiota del suo ex. Ma come si può avere accanto una persona come lei e metterla all'ultimo posto? Che pezzo di merda. Prima che si ripensi sputo le parole "Non sono fatti miei, lo so, ma visto che siamo sull'argomento, scusa se te lo chiedo: come hai fatto a stare con lui tutto questo tempo?" Non batte ciglio nel rispondere, non deve pensarci, è sicura di quello che sta per dire. "Ero innamorata. Giacomo è stato il primo ragazzo che è riuscito a farmi credere in me stessa. Vedi, io sono stata sempre una ragazza abbastanza insicura e timida, lui mi ha fatto uscire dal mio guscio. Non dico che non mi abbia voluto bene, forse era anche innamorato a modo suo, ma a me non bastava più ciò che mi dava." Non riesco a credere alle sue parole, sono così arrabbiato che mi sento scoppiare. Non so cosa darei per essere al posto di quell'idiota, muoio dalla voglia di sapere come ci sente ad essere abbracciati a lei, a baciarla, a fare l'amore fino allo sfinimento. Cazzo, sono proprio fottuto, non posso più tornare indietro. I miei piani di farla finita una volta per tutte dopo questo incontro sono finiti nel patume. Non posso tirarmi indietro, proprio non posso, devo averla, in qualsiasi modo lei mia voglia, sempre se condivide il mio desiderio per lei. Non posso perdere altro tempo, devo muovermi in fretta. Non mi sono mai sentito così, così attirato fisicamente ed emotivamente verso una donna, soprattutto non dopo il divorzio. Mi ero ripromesso di avere solo rapporti casuali, non volevo più quel legame intimo tra due persone, solo un momento per scaricare lo stress. Fino ad oggi mi è bastato, ma adesso non ne sono più sicuro. Ho voglia di conoscerla ancora di più, ho voglia di conoscere le sue paure, le sue debolezze, i suoi sogni, voglio sapere cosa si prova ad essere immersi dentro di lei. Cazzo, sto diventato duro di nuovo. Devo scaricare un po' di tensione quando torno a casa, sembra che sia diventata la mia nuova abitudine da quando l'ho conosciuta. Sono tornato adolescente, mi masturbo pensando ad una donna che occupa la mia mente da quella sera. Cerco di riprendermi e di comportarmi da uomo maturo quale sono. Questa è la mia occasione e devo sfruttarla. Devo fare attenzione però, lei non è come le donne che di solito mi scopo, NO, lei è tutta un'altra cosa, lei è una gemma preziosa e non si rende conto di quanto vale. Il mio compito è farle capire proprio questo, devo farle riscoprire quel fuoco che so è nascosto da qualche parte dentro di lei, lo sento, l'ho visto nei suoi occhi solo per qualche istante nei momenti che ci siamo visti. Forse ho una speranza, forse anche lei è interessata a me. La mia sicurezza vacilla un attimo, ma può una ragazza così giovane e bella essere interessata ad un "vecchio" divorziato come me? Sono completamente diverso dal suo ex, ho visto poco di lui quella notte ma ho notato come fosse palestrato, alla moda, il tipico ragazzo sicuro di se stesso perché sa benissimo di essere di bell'aspetto. Io non sono da buttare via, avrò anche quarant'anni, ma mi mantengo in forma con la palestra, non sono male, le mie vecchie fiamme non si sono mai lamentate. Il flusso ridicolo dei miei pensieri viene interrotto da Beatrice."Tutto ok Gabriele? Sembri disconnesso. Mmm...forse è meglio che vada, grazie del caffè e per tutto quello che hai fatto." Fa per alzarsi ma non le permetto di muoversi da quella sedia, le blocco il braccio con una mano, sento un brivido che mi arriva fino alla schiena. "No, aspetta!" Sembro disperato ma non m'importa, adesso o mai più! "Vieni a cena con me, adesso! Conosco un ristorante dove si mangia benissimo, il proprietario è un mio amico. Ti piace il pesce vero?". Ti prego non darmi buca, ho bisogno di più tempo per capire se mi sono costruito castelli in aria oppure se ho una speranza. Magari una volta perso tra le sue gambe riuscirò a togliermela dalla testa, riuscirò di nuovo a funzionare come prima e riprendere le mie abitudini. Si, esatto, è così che andrà, ne sono certo. I sui occhi si posano sulla mia mano che è ancora sul suo braccio, per un momento penso che le dia fastidio,che forse mi sono preso troppe libertà, ma poi alza lo sguardo verso di me e i suoi occhi mi penetrano come un martello nel muro, il momento è così pieno di intensità che mi sento mancare il respiro per un istante. Ecco, penso, starà per declinare il mio invito, sono spacciato, devo gettare la spugna! Ma poi succede l'incredibile e mi sento vivo come non succedeva da anni. "Si Gabriele, adoro il pesce. Vengo con piacere a cena con te." È ufficiale, sono nella merda più profonda perché dopo la sua risposta e dopo il momento che abbiamo appena avuto, non credo riuscirò mai a togliermela dalla testa!
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Con un soffio di vento
RomanceBeatrice (Bea per gli amici) ha 29 anni,occhi grigi,capelli castani,forme al punto giusto,un lavoro che ama,degli amici di cui non potrebbe fare a meno e crede che l'amore vero esista ancora..nascosto da qualche parte. Gabriele è un commissario di p...