Ten

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Zayn parcheggio' lungo il vialetto, nel posto riservato. Erano ormai le tre, e cercò di essere il meno rumoroso possibile nel chiudere l'auto ed aprire il cancello. Salì le scale fino al loro appartamento, ed entrò silenziosamente.
Si immobilizzò sentendo un..miagolio?
Guardò verso il basso, non distinguendo niente nella penombra. Fece luce con lo schermo del cellulare e scorse un minuscolo gattino strusciarglisi sulle gambe.
-E tu da dove arrivi?!- Gli chiese, perplesso.
Scavalcandolo avanzò, e finalmente scorse due figure addormentate sul divano.

Stranito, poi preoccupato, riconobbe i ricci ed il profilo delle spalle di Harry, e concluse che l'altro ragazzo praticamente spalmato sul suo coinquilino, col viso affondato nel collo di Harry, fosse Tomlinson.
L'esserino miagolante catturò di nuovo la sua attenzione, e Zayn lo raccolse con una mano appoggiandolo sul bancone ed accendendo i faretti sopra alla penisola.
La luce infastidì i due ragazzi, ed Harry si svegliò, trasalendo nel trovare Zayn ed il gatto in cucina.
Impossibilitato ad alzarsi, sussurrò:
-Per caso sei allergico ai gatti, Zayn?-
Il dottor Malik scosse la testa alzando gli occhi al cielo, già intuendo cosa fosse successo.
-Hai intenzione di farlo dormire qui?- Chiese di rimando lui, accennando a Louis con in mano un bicchiere d'acqua.
-Dorme così bene..mi spiace svegliarlo- mormorò Harry abbassando gli occhi sulla guancia di Louis, l'unica cosa che riusciva a vedere del suo viso.
-Hai preparato una lettiera per questo affare?- Continuò Malik accennando al gatto.
-Possiamo tenerlo? Grazie, sapevo che avresti capito!- Si entusiasmo' Harry, ed il medico non ebbe cuore di dirgli che non era quello che intendeva, lasciando perdere.
-La lettiera è in studio; domani vado a comprare la sabbia, per ora ho messo farina integrale-
Zayn scoppiò a ridere al pensiero del gatto impanato.
-Che c'è? È una soluzione di emergenza!- Brontolo' Harry, senza rendersi conto che stava accarezzando la schiena di Louis.
-Io vado a letto. Buonanotte- si congedò il medico, spegnendo di nuovo le luci e riappoggiando a terra il micino.

Harry sospirò, cullandosi nel calduccio dell'abbraccio involontario di Louis, sentendosi in pace col mondo, e decise di chiudere gli occhi un altro po'.

Si risvegliò dolorante ed infreddolito. La luce iniziava a filtrare dalla vetrata, e sentiva lo scroscio dell'acqua del suo bagno. Si alzò stiracchiandosi e si incamminò verso la camera, lanciando un'occhiata distratta all'orologio della cucina: erano le sei.
Sull'uscio della sua camera si imbatté in Louis.
-Ops..scusa, dovevo andare in bagno- sussurrò imbarazzato il ragazzo.
-Vieni- gli rispose Harry, tirandolo per un braccio e chiudendo la porta alle loro spalle.
-Oggi lavori?-
-Oggi sono di riposo- rispose Harry, sdraiandosi sul letto e facendogli spazio perché si stendesse a sua volta.
-E tu che programmi hai?-
Louis cincischio' il bordo della maglietta:
-Beh..oggi niente di particolare..Rimango ancora qualche tempo da mia sorella, prima che ripartano per il Kenya. Mia nipote deve ristabilirsi per bene, e ho paura che loro vogliano affrettare la convalescenza..sono due pazzi-
-Lavorano in Kenya? Come mai?-
-Sono andati durante una vacanza ormai cinque anni fa, coinvolti da un loro amico, per la costruzione di una clinica per la Città della Speranza. Sono stati via un mese; quando son tornati, han chiesto l'aspettativa dal lavoro e si sono trasferiti là.-
-Wow. Che bravi- commentò impressionato Harry.
-Già. Sono sempre stati abbastanza fuori dagli schemi; sinceramente me l'aspettavo, quando mi hanno comunicato le loro intenzioni.-
-Quindi Ally è nata in Kenya?-
Louis annuì, con una luce di affetto negli occhi.
-Tua sorella è più grande di te, vero?-
-Sì, lei ha ventotto anni-
Harry si accoccolo' meglio sul cuscino, avvicinandosi un po' a Louis.
Il ragazzo nascose un sorrisetto.
Proprio in quel momento sentirono grattare alla porta, e Louis si alzò, aprendo la porta al micino, che gli si struscio' addosso alle caviglie tutto contento. Louis lo afferrò e lo portò su letto, appoggiandoselo sul petto.
-Secondo te è maschio o femmina?-
Harry ridacchio'.
-Beh? Che hai?-
-È palesemente femmina, Louis, guardale sotto alla coda!-
-Cosa dovrei vedere?-
Harry rise più forte:
-Cosa non dovresti vedere, piuttosto!-
Louis gli fece una smorfia:
-Ti ricordo che io non sono un infermiere-
-Beh, i gatti sono mammiferi Lou, dovresti comunque avere ben chiara la differenza- lo prese in giro Harry.
-Ok, ho capito, è femmina, basta adesso-
Harry ridacchio', e penso' che, tutto sommato, avrebbe anche potuto provare a dare un'altra opportunità al ragazzo.

La gattina, Muffin, trovò residenza in casa Styles, diventando a tutti gli effetti la loro piccola mascotte. Harry la portò a fare i vaccini, stabilì di farla sterilizzare quando avesse raggiunto i cinque mesi di età, e le cose, serenamente, presero il loro corso.

Never feel aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora