-Harry?-
Il bisbiglio, mormorato nel silenzio della notte, non sortì alcun effetto.
-Harry? Svegliati- insistette Louis, scuotendolo leggermente.
Un lamento incomprensibile, che sarebbe potuto essere una protesta, si levò dall'ammasso di riccioli disordinati sul cuscino.
-Ssst...amore...silenzio- gli sussurro' Louis, spostandogli i ricci dal viso e scoprendo così la fronte del ragazzo, che subito venne baciata per sedare la protesta sul nascere.
-Lou..che ore sono?-
-Ssst..- ridacchio' l'altro, prendendo a disseminargli di baci il viso e la gola. Ben presto Harry fu abbastanza sveglio da capire dove fosse e cosa stesse succedendo, portando le mani sulla schiena del ragazzo che gli si era piazzato a cavalcioni.
Ben presto i baci divennero urgenti e le mani bramose di carezze sempre più mozzafiato, celando gli ansiti ed i sospiri per cercare di fare il meno rumore possibile. Come ogni coppia di genitori al mondo.Più tardi, mentre Harry tentava di placare il suo cuore affannato, e Louis gli nascondeva il volto nell'incavo del collo, il riccio sospirò:
-Non ricordo nemmeno più cosa voglia dire fare l'amore senza preoccuparsi di svegliare Nat..-
Louis sollevò il viso per guardarlo:
-Sai che Niall sarebbe contento di fare da baby-sitter..sei tu che sei troppo protettivo-
-Oh, non ricominciare, Lou..-
-Ma è vero. Dovremmo fidarci di più delle sue capacità di adattarsi-
-Ma se sei il primo a rimanerci male quando si richiude in sé stesso..- osservò giustamente Harry.
-Però con Niall e Meggie pare a suo agio, l'hai notato?- Insistette Louis.
-Sì, in effetti- ammise Harry, accarezzando distrattamente il compagno sul fianco.
Rimasero così qualche minuto, ognuno immerso nei suoi pensieri.A qualche chilometro di distanza in linea d'aria, in una villetta bianca dall'aria recente, una mamma esasperata cullava meccanicamente un piccolo bambino paffutello e febbricitante, tenendo incastrato il cellulare tra la spalla e la guancia e cercando di mettersi in contatto con il compagno.
Il telefono, dopo l'ennesima serie di squilli a vuoto, fece partire di nuovo la segreteria telefonica, ed Evelyn non ci vide più. Con uno scatto di rabbia lo gettò a terra, maledicendo la volta che aveva acconsentito a fidanzarsi con un medico.
Michael era nel bel mezzo di un raffreddore coi fiocchi, non riusciva a dormire e nemmeno a mangiare, e lei era come sempre da sola a dover gestire il tutto, esaurita ed al limite. Il lavoro di Luke aveva sempre la precedenza, su di lei, sui bambini, su tutto quanto. Harry aveva il suo bel daffare a consolarla dicendole che doveva essere orgogliosa di lui, che doveva avere pazienza; Eve vedeva che Michael stava crescendo a vista d'occhio e Luke se lo stava perdendo. E questo la faceva infuriare.
Prese la decisione all'improvviso: con una mano sola riempì una borsa con pannolini, prodotti per l'infanzia, qualche cambio, succhi di frutta per Alice. Avvolse i bimbi in morbide coperte, li legò ai seggiolini auto, dove finalmente Mike si acquietò addormentandosi, e mise in moto. Mandò mentalmente a 'fanculo Luke, e si diresse verso l'autostrada.
Michael Clifford e Calum Hood sbarcarono sul suolo inglese mentre Eve faceva le valigie.
Erano quattro mesi che non rimpatriavano; stavano approfittando di una breve pausa del tour americano per trascorrere qualche giorno in famiglia. La prima cosa che fece Michael fu, come sempre, chiamare Luke; non ottenendo risposta lasciò un messaggio in segreteria, prima di affrontare la piccola folla di fan e paparazzi che si era radunata nell'area degli arrivi.
Fu solo due ore dopo, all'alba, che Luke finalmente uscì dalla sala operatoria. Era stata una notte devastante: una ragazzina, in 12 settimane di gravidanza, era stata trasportata con urgenza in pronto soccorso per complicanze insorte a seguito di un aborto clandestino. La situazione era disperata, la ragazzina, appena quindicenne, aveva subito la perforazione dell'utero e dell'intestino.
Luke e l'equipe chirurgica avevano fatto tutto quanto era umanamente possibile per salvarla, non riuscendoci. L'ora del decesso era stata decretata alle 5:57 A.M.
STAI LEGGENDO
Never feel alone
FanficI Larry fanno da filo conduttore attraverso tre mini-long, intrecciate tra loro. Prima mini-long: Harry è un infermiere di Medicina fisica e Riabilitazione, e Louis viene ricoverato nel suo reparto a seguito di un incidente stradale. Seconda mini-lo...