Capitolo 5

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Sono a pezzi. Non riesco a vivere. Una meravigliosa storia d' amore durata 4 anni finita. Sono passati tre giorni da quando Stefano mi ha lasciata, e i miei cercano invano di farmi stare meglio, consolandomi e dicendomi che presto finirà tutto, e che presto sarò madre, per cui Stefano dovrà comunque prendersi le sue responsabilità in quanto è padre del bambino , queste parole non mi consolano per niente, io voglio che mio figlio abbia un padre, e non voglio vivere da sola con un bambino da crescere senza padre, senza Stefano. A scuola si è sparsa la voce che sono incinta, e ogni volta che passo nei corridoi sento alle mie spalle un vociare fastidioso. Non tutti i miei compagni di classe si sono distaccati da me, e sono più gentili e premurosi. Stefano non mi guarda nemmeno, e io faccio di tutto per non piangere. Sta andando tutto male, scuola, amici e amore. Finalmente la giornata scolastica è finita e mi avvio a casa.
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Mi apre la porta mamma, con un' espressione seria e triste e mi fa sedere in salone, dove c'è papà che sorseggia un bicchiere di vino rosso. Mi siedo quasi spaventata, hanno  un' aria severa.
- Monica, tu hai parlato con Stefano del bambino, vero?-
- si papà -
- i genitori di Stefano lo sanno che tu sei incinta?- dice mamma
-io.. Non lo so -
- dobbiamo parlare con loro, e dobbiamo decidere sulla custodia del bambino-
- va.. Va Bene come pensate di fare?-
- volevamo invitarli domani sera a cena-
- a cena?!-
- si tesoro non possiamo mica dirglielo per telefono, è un' argomento delicato.-
- ok io domani allora esco e vado a casa di Serena-
-  ma sei pazza?! Tu sei la madre del bambino devi essere presente come lo deve essere Stefano-
- no mamma io non posso vederlo-
- mi dispiace, ma si deve fare-
- tanto decidete voi, io non ho alcun potere potrei parlare con voi all infinito ma voi comunque non mi ascoltereste , quindi fate quello che volete ma non lamentatevi se domani sarò abbastanza emotiva da rovinarvi la cena!- sbatto la porta del salone e vado in camera mia, dove metto la musica rock a tutto volume e mi butto sul letto. Mi addormento e mi sveglio con la voce di mia madre in sottofondo che parla a telefono, scommetto che starà parlando con la madre di Stefano. Mi alzo e papà mi abbraccia,
- lo so che è difficile, ma si deve fare-
Lo abbraccio e vado in cucina, aspettando la cena. Mamma attacca il telefono e viene a sedersi vicino a me.
- i genitori di Stefano non sapevano nulla del bambino, e hanno accettato l' invito a cena per domani sera.-
- mamma io..-
- lo so, è difficile ma resisti solo una sera, forse Stefano vorrà riavvicinarsi.-
- tu dici? Io e Stefano abbiamo litigato e mi odia! Come possiamo mai riavvicinarci?!-
- provaci, non farti travolgere dalle emozioni e cerca di parlargli-
- va bene mamma, ci sto.-
Mi abbraccia e mi bacia la fronte, dopodiché mangiamo la cena, poi vado in camera mia. Mi siedo sul letto e accendo la TV, sono così depressa che ho bisogno di ridere un po' mentre sono intenta a trovare un programma allegro sento un trillo dal mio telefono, mi viene il vuoto nella pancia, e speravo che quel trillo era da parte di Serena e non di Stefano. Esito a prendere il telefono, ma mi faccio coraggio e sblocco lo schermo, é Serena, grazie a Dio penso.
Serena:Hey Monica che fai?
Io: vedo la TV
Serena: come stai?
Io: non potrebbe andare peggio, i miei hanno invitato i genitori di Stefano e Stefano a cena da noi! Per parlare del bambino è come vogliamo organizzarci. non posso sopportare il fatto di avermelo davanti per una serata intera, mi fa troppo male.
Serena: forse vorrà fare pace con te e vorrà il bambino
Poso il telefono sul letto e resto ferma immobile a fissare la finestra appannata per via della pioggia, e penso al messaggio che mi ha mandato Serena, Stefano vorrà fare pace? E vorrà il bambino? Un sentimento di tristezza mi assale e scrivo:
Io: non credo proprio che Stefani vorrà far pace domani
Serena: non essere così pessimista, ora devo andare a domani
La saluto e dopo qualche lacrima mi metto a letto e calo in un sonno profondo tra mille ansie e preoccupazioni.

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