Capitolo 7

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- mamma piantala di andare avanti e indietro per la casa, è inutile che ti agiti così, vengono solo i genitori del cretino, mica la regina Elisabetta..- dico con tono acido.
- piantala Monica! Manca mezz'ora e arrivano, devo ancora prepararmi e finire il sugo per il pollo! Tu che non hai niente da fare, preparati-
- perché così non vado bene?-
- dici con i pantaloni della tuta e la felpa di tuo padre?-
- si... Non ho intenzione di "farmi bella" per quello lì..-
- non dico che devi metterti in abito da sera ma almeno un jeans e una maglietta carina.-
Sbuffo, mi alzo dal divano e vado in camera, la tristezza di oggi ha fatto posto alla rabbia, ora sono furiosa, irascibile. Ho i capelli in disordine, il trucco sciolto, sono un mostro. Mi pettino i miei lunghi capelli castani e mi metto solo del mascara, un jeans e un maglione nero perché fa freddo, anche se avrei preferito stare in tuta. Mentre mi metto la felpa mi fermo davanti allo specchio e vedo un po di pancino, e in tutta quella rabbia e tristezza trovo un pizzico di felicità nel vedere che il mio bimbo (o bimba) cresce, anche se questo bambino mi sta stravolgendo la vita sono convinta che lo amerò con tutta me stessa. Sono quasi le otto e mezza e a momenti dovrebbe suonare il campanello della porta. Ho paura delle emozioni che si scaturiranno nel vedere Stefano, e spero che non venga, ma è impossibile, il mio è un desiderio improbabile. Mia madre sembra più agitata di me, e mio padre sta seduto tranquillo sul divano a vedere il TG. Suona il campanello, un brivido mi attraversa la schiena, e mi vengono le farfalle nello stomaco. Corro in camera mia e mi metto le cuffie, per far finta che non abbia sentito il campanello. Ma poi mi sento ridicola e mi alzo. Ci sono i genitori di Stefano e...lui. La madre di Stefano si chiama Roberta, è sulla cinquantina, ha i capelli biondi, sembrano scambiati, spenti, ha un sorriso nervoso si tantissimo, l' abbraccio. Poi saluto il padre di Stefano, Armando, un uomo con gli occhi color ghiaccio, i capelli grigi e un carattere molto mite. Infine.. Stefano, pettinato e vestito bene, ma faccio finta di non vederlo e vado in cucina. Mia madre fa accomodare i coniugi Ferri e mette a tavola l' antipasto. Ho lo sguardo rivolto al pavimento, e non degno Stefano di uno sguardo, ma sento che mi sta guardando.
- Emilia,fattelo dire, hai una casa meravigliosa.- dice Roberta con voce stridula
- oh grazie, sei gentilissima, desiderate un po di vino?-
- no grazie, magari dopo - dice Armando in modo pacato.
-  allora, veniamo subito al sodo.- dice Roberta, e sento come se avessi un coltello infilzato nello stomaco, alzo lo sguardo e ho gli occhi gonfi di lacrime.
- noi eravamo totalmente allo scuro del fatto che Monica fosse incinta, e Stefano non ci ha detto niente-
- ora che lo sappiamo dovremo organizzarci, io e mia moglie abbiamo pensato di tenere  noi il bambino, e Stefano potrà venire a vederlo quando vuole-
- si siamo d' accordo, il bambino dovrà vedere in modo equo sia il padre che la madre-
Ecco, fin qui ho ascoltato, dopodiché scoppio in lacrime, mi alzo e vado fuori al balcone per prendere un po d' aria. Sento una mano che mi tocca il braccio, mi giro, è Stefano.
- mi..mi dispiace, oggi..sono un vero stronzo, non..non volevo dirti quelle cose.-
- non..non ce la faccio più Stefano! Io...-
Mi abbraccia forte e mi sussurra:
- non voglio che tu soffri,io ti amo, e mi sono reso conto che senza di te non vivo più, ogni giorno che ti vedo soffro pensando al fatto che non stiamo più insieme, ascoltando quello che si stavano dicendo i nostri genitori, ho capito che non voglio dividere mio figlio, io voglio crescerlo insieme a te, perché non riesco a vedere un futuro senza te, senza noi- mi mette la mano sulla pancia e mi bacia. Le mie lacrime ora sono lacrime di gioia, mi vuole, mi ama, vuole il bambino. Ci stacchiamo e ci abbracciamo forte come non facevamo da tempo,
- scusami, scusami scusami- sussurra, e gli scende una lacrima.
- speravo tanto che questo accadesse, speravo che tu mi dicessi queste parole- .
Rientriamo in casa, dove ci sono i nostri genitori in silenzio, in attesa, aspettano che noi gli diciamo cosa è successo fuori al balcone.
Stefano mi tiene per mano, e mia madre già sorride, già ha capito.
- io e Monica, abbiamo fatto pace, perché ci siamo resi conto che per noi è impossibile restare separati, io senza lei non vivo, e ... Io voglio riconoscere il bambino e voglio crescerlo con lei- i nostri genitori sorridono e vengono ad abbracciarci. Serena aveva ragione, questa serata si é trasformata in meglio. Mi siedo accanto a Stefano, che sorride, non lo vedevo sorridere da tempo, non mi lascia la mano nemmeno per un secondo, e la cena è piacevole e tranquilla. Mia madre ha cucinato tantissime cose, e finalmente arrivano i dolci, ne mangio metà, non mi sento bene, e il mio stomaco non ne può più. Finito di mangiare, ci alziamo e i nostri genitori vanno in salotto a parlare, mentre io e Stefano andiamo in camera mia.
- vanno d' accordo eh?-
- si i miei difficilmente parlano così tanto con qualcuno- mi dice accarezzandomi i capelli
- mi sei mancato da morire sai?-
- tu mi sei mancata, ti amo-
- anche io-
Ci baciamo, poi ci stacchiamo solo per riprendere fiato, e ci baciamo ancora.
Stefano mi guarda con uno sguardo che conosco bene, so già che vuole fare.
- Stefano, ci sono i nostri genitori di la - dico ridendo mentre glielo sussurrò nel orecchio
- aspetta aspetta...mio padre sta raccontando quella storia che ti ha raccontato mille volte, quella storia di quando ha fatto la sua prima operazione al suo primo paziente-
- ah, allora ci vorrà del tempo- rido e lo bacio. Mi mette la mano sotto il maglione e mi tocca il seno, le sue dita mi toccano tutto il corpo, e dei brividi mi attraversano. Ci fermiamo li, non possiamo andare oltre. Mi alza il maglione e mi bacia il grembo, rido mi fa il solletico.
Passiamo un po di tempo accucciolati sul letto, poi andiamo in salotto.
- oh, sì è fatto tardi, meglio andare- dice Armando,prendendo la mano di sua moglie
- si caro, Stefano è ora di andare-
Ci salutiamo, saluto Stefano con un bacio stampato sulle labbra e aiuto mia madre a fare i piatti. Che serata meravigliosa, non faccio altro a pensare come sia bello riavere Stefano tra le mie braccia, è stato bellissimo il modo in cui mi ha baciata,è stato tutto meraviglioso.

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