capitolo 20

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- Aiuto! Monica! Monica! dove sei?- 

mi alzo di soprassalto, vedo Stefano che piange, ma sta dormendo, gli do la mano e lo accarezzo. 

- ehi, amore, sta' tranquillo, era solo un incubo- 

mi guarda smarrito, e delle lacrime gli scorrono in viso.

- oh scusa Monica, ti ho svegliata perdonami.-

- non preoccuparti tesoro,tutto ok?-

- si.. credo di sì.-

- che hai sognato? sei sconvolto..-

- ero in un enorme stanza bianca, c' ero solo io, e sentivo delle urla strazianti che provenivano dalle pareti, mentre camminavo man mano vidi mia sorella Diana seduta in macchina.. volevo andare da lei, ma qualcosa me lo impediva, ti giuro mi sentivo soffocare, mi mancava l' aria..mi sentivo annegare, non riuscivo a svegliarmi; cercavo di andare da Diana ma non ci riuscivo, e all' improvviso un uomo tutto nero prende Diana e..la uccide..ti giuro era così reale, Monica..l' incubo più brutto che abbia mai fatto.-

- vieni qui- gli dico spalancando le braccia. lo abbraccio, dev' essere stato terribile per lui un incubo del genere, è un po' di tempo che faceva incubi ma non così cruenti, e non lo riducevano certo in questo stato. 

- Stefano sei troppo nervoso ultimamente, dovresti rilassarti un po', forse i tuoi incubi sono il risultato del tuo stress-

- Monica, era solo un incubo-

- si ma hai notato che ultimamente fai incubi su tua sorella?-

- si..è circa un mese-

- vuoi parlarne? hai qualcosa che ti turba ultimamente? forse sei stressato per l' esame-

- forse..-

- dormi altrimenti domani non ti reggi in piedi-

- non ho più sonno, dormi tu che sei sfinita e io ti ho anche svegliata-

- è inutile..sono le quattro e mezza di mattina, tra poco si sveglia Diana e devo allattarla-

- ci alziamo?- 

- si.-

Appena alzati, Stefano si è dimenticato del suo incubo ed è tornato a sorridere, appena si è svegliata Diana l' ha presa in braccio ed ha iniziato a giocare con lei. mi si riempie il cuore di gioia vedere Stefano che ha in braccio la nostra bambina. si fanno le otto di mattina, e finalmente oggi è sabato e ho un po' di tempo per me, ultimamente tra lo studio e Diana sono molto stanca, oggi ho solo intenzione di dedicarmi alla mia famiglia e basta.

- Monica- mi dice Stefano dalla stanza da letto

- dimmi Stè-

- senti non arrabbiarti-

- dimmi-

- lo so che oggi volevi passare la giornata solo noi tre ma..oggi è il compleanno di Gianni, e mi ha invitato alla sua festa, ha invitato anche te, però è un locale e la bambina non può venire, volevo andarci con te, però mi dispiace di crearti problemi, poi sei stanca, già non ti ho fatto dormire stanotte..no vabè non ci vado-

- andiamoci-

- che?-

- andiamoci Stè, non voglio stare chiusa in casa tutta la giornata come se avessi cinquant' anni, non fa niente se lasciamo la bambina da mia madre per una sera, anzi a mia madre fa anche piacere.-

- davvero?-

- si!, perchè avevi paura di dirmelo?-

- perchè...alla festa c'è..c'è anche..-

- Giada, immagino-

- si. ma se ti crea problemi non ci andiamo-

- sai che la odio vero?-

- si ma..vabè non ci andiamo-

- non mi interessa che c'è quella puttanella, noi ci andiamo-

- ti amo- mi dice  baciandomi.

- si ma tu non fare il cretino- gli dico toccandogli le labbra con il dito.


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