-Cat sei pronta?- urlò mia madre dal piano inferiore facendomi quasi sussultare per la voce acuta che era solita fare.
-Si,scendo subito.- urlai di risposta.
Finii di mettere l'ultimo strato di mascara e stesi sulle labbra un rossetto rosso opaco che risaltava le mie labbra carnose.Optai per una semplice camicetta bianca e una gonna nera a vita alta. Presi le mie scarpe col tacco e scesi le scale per raggiungere mia madre.
-Merda,- imprecai all'ultimo scalino.- queste scarpe sono troppo alte.-
-Smettila di lagnarti. Stiamo facendo tardi.- disse mia madre con la sua solita vocina e alzai gli occhi al cielo in risposta.
-Eccoci qui.- esultò la rossa affianco a me. Si avvicinò a me ed iniziò a stirarmi il colletto della camicia con le mani.
Odiavo quando voleva che tutto fosse perfetto.Presi le sue mani e cercai di tranquillizzarla, anche se ero io quella a dover fare un colloquio per il mio primo lavoro.
-Mamma, stai tranquilla. Andrà tutto bene, farò del mio meglio.-
Lei annui e mi disse di mandarle un messaggio per informarla della situazione.La vidi allontanarsi e mi girai sui tacchi, rimanendo ancora una volta impressionata dall'enorme ospedale davanti a me con la scritta Lenox Hill Hospital in bella vista.
Inghiottì il groppo di saliva che si formò nella mia gola e mi incamminai verso l'entrata.
Non appena varcai la soglia dell'ospedale, notai subito la marea di gente che gironzolava, ma rimasi colpita quando un uomo steso su un lettino urlava, probabilmente dal dolore. Due assistenti in camice verde lo trasportavano e il medico si dimenava attorno a lui, ascoltando le informazioni che gli venivano date sul paziente.
Notai che la faccia dell'uomo era tutta rossa, talmente rossa e bruciata che quasi si vedeva l'osso della mascella.
-Dottore,- urlò l'assistente - presenta ustioni di terzo grado, uomo, trentaquattro anni, trovato sulla sessantaquattresima dentro la sua macchina. Ustioni su parte del torace e su tutto il viso. Probabilmente frattura della rotula sinistra.-
Rimasi immobile davanti a quella scena a dir poco rivoltante.
E se dovessi lavorare qui? Se dovessi superare il colloquio? Dovrò vedere e assistere tutti i giorni persone in quello stato.
Venni svegliata dai miei pensieri quando una donna, all'apparenza sui trenta anni, si avvicinò a me.
-Posso aiutarla?- disse lei mentre ispezionava dei documenti tenuti in mano.-S-si,ehm..avrei un colloquio con..- aprì la mia agenda per leggere il nome- il signor Richard Collins.-
Lei mi guardò con fare interrogativo ma poi si riprese subito.
-Certo, mi segua.- girò sui tacchi e si incamminò verso quello che sembrava essere la sala d'attesa.
-Il dottore momentaneamente è impegnato in una conversazione, non appena finirà la chiamerò io.- mi ispezionò da testa ai piedi prima di chiedere il mio curriculum.
L'attesa si fece insopportabile.
Sembravano essere passate delle ore, invece la lancetta dell'orologio si spostò soltanto di trenta minuti.Quando stetti per alzarmi e andare verso i servizi, un uomo con i capelli leggermente ricci, si indirizzò verso di me con passo svelto.
-Lei deve essere Chaterine Lewitt giusto?- mi chiese freddamente il riccio. Sul camice notai la targhetta con il nome che a quanto potei decifrare era Harry Syles, assistente Harry Styles.
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Hurricane ↛[z.m]
Fanfiction[Sii come un uragano: travolgente.] Devi essere sempre pronta. Non puoi mollare mai perché la loro vita dipende te. La vita di Zayn Malik, dipenderà da te. [in fase di correzione dei capitoli]