Nono capitolo.

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Chaterine's Pov.

Mi avviai rapidamente verso la mia auto,assicurandomi di aver lasciato un biglietto a mia madre per informarla della mia assenza.

Accesi il motore e in meno di cinque minuti arrivai alla Hill Hospital.

Mi diressi al piano superiore e potei già vedere Richard indirizzarsi verso la mia direzione.

-Vieni.-

Non me lo feci ripetere due volte e lo seguii fino alla stanza...oh cazzo la stanza 9.

Mi precipitai all'interno di essa e vidi la piccola Jessica con due flebo attaccate ai suoi polsi e i tubetti per l'ossigenazione nelle narici.

Niente che non abbia già visto,ma la cosa che mi fece stringere il cuore era il suo viso pallido.

Bianco,troppo bianco per una bambina vivace come lei.

-Credo tu debba stare un po con lei.- annunciò Richard.

Annuì e mi diressi verso Jessica.

-Hei,andrà tutto bene,okay?- le sussurrai,pur consapevole che non mi avesse potuto sentire.

Le accarezzai dolcemente i ricci biondi,ma le sue palpebre continuavano a restare abbassate.

-Ciao.- una voce che riconobbi all'istante riecheggiò nei miei timpani.

-Ciao.- ricambiai il saluto al riccio,che si stava avvicinando a me.

-Non ti ho più vista in giro.- precisò,guardandomi con quelle pozze verdi che man mano stavano diventando più scure.

-Già,sono stata trattenuta.- sviai distogliendo lo sguardo dal suo e poggiandolo sul viso cereo di Jess.

Non proferì più parola,poggiò soltanto la sua mano sulla mia spalla.

Le sue dita la strinsero leggermente per poi alleggerire la presa e togliere definitivamente la mano.

Presi un profondo respiro prima di spezzare quella leggera tensione,se così si può definire.

-Cosa pensi che abbia?- domandai titubante, mantenendo costantemente i miei occhi su di lei.

-Non lo so,ma non rimarrò di certo con le mani in mano senza far nulla.-

-E cosa vorresti fare Harry?- fissai la sua sagoma,immobile al mio fianco.

Gli occhi lucidi. Sapevo che anche lui teneva a quella bambina.

Probabilmente perché era l'unica del reparto,ma già il fatto di vedere un angelo come lei,dopo avermi raccontato il suo cupo passato,in quello stato,mi faceva spezzare il cuore.

-Qualsiasi cosa Cat. Ogni cosa possibile. Le faremo più analisi,la visiteremo più frequentemente. Farò delle ricerche,tutto pur di scoprire quello che ha.- si intravedeva determinazione nei suoi occhi.

Sapevo che non avrebbe lasciato perdere,e io lo stesso.

-Harry,puoi venire un attimo nella stanza tre?- annunciò un'infermiera dallo stipite della porta.

-Arrivo subito.- rispose e senza altre parole si girò ed uscì dalla stanza.

La giornata passò rapidamente,tra qualche paziente in balia di dolori intestinali o donne pronte per dar vita a splendide creature.

Non vidi Harry per tutto l'andare della giornata.

Probabilmente sarà stato trattenuto in qualche intervento.

Hurricane ↛[z.m]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora