Undicesimo capitolo.

103 7 0
                                    

Chaterine's Pov.

-Cosa ne pensi di questo?- domandò Jessica,indicando il disegno che aveva appena finito di colorare.

Sorrisi dolcemente a quella bambina che, nonostante la malattia che si stava portando addosso e la perdita dei genitori, manteneva sempre e costantemente il suo sorriso raggiante.

-È davvero molto bello,sai?- la elogiai, essendone subito contenta quando la vidi sorridere fiera, per poi continuare a disegnare.

Nel guardare quel vestito bianco e con parecchi strati di tulle, mi riaffiorarono alcuni ricordi nella mente.

Ricordi che avrebbero dovuto farmi sorridere, ma che non portarono altro che dolore e malinconia.

Flashback:

Guardai incantata mia madre, indossare il suo abito da sposa.
Le calzava davvero a pennello.

Non potei fare a meno di fissarla,abbagliata da quella marea di tulle bianco, che le conferiva l'aspetto di un angelo.

"Tesoro,se continui a fissarmi così,finirai per farmi arrossire.- sghignazzò lei.

Le rivolsi un caloroso sorriso,prima di vederla muovere le mani in quell'ammasso di capelli rossi.

-Sei bellissima mamma.-

Ed era così. Lo era davvero, ma la cosa più bella era il suo sorriso smagliante nell'osservarsi allo specchio, pronta per incontrare l'uomo della sua vita all'altare.
--

Scossi la testa,con il tentativo di scacciare via quelle immagini.

La mano di Jessica si sventolò davanti ai miei occhi.
-Stai bene?- domandò, corrugando la sua piccola fronte.

-S-si. Sto bene.- la rassicurai, posando una mano sulla sua esile spalla.
-Tu piuttosto, - la indicai, prima di alzarmi e dirigermi verso l'armadietto dietro di me -come ti senti? Ti fa ancora male la schiena o la pancia?- domandai, intenzionata di sapere se in pratica le facevano ancora male i reni.

Non ero ancora a conoscenza della sua malattia.
Nessuno lo era. Ma tutti eravamo determinati a scoprirlo, anche Harry.

Harry...

Non l'avevo più visto da quella fatidica sera.

Erano successe troppe cose... Cose che di certo non avrei dimenticato da un giorno all'altro, come un brutto sogno ricordato al mattino, che si cerca di scacciar via dai propri pensieri.

Non avevo neanche più visto Zayn nei paraggi...
Forse si era pentito di quello che mi aveva detto, ed ha voluto svignarsela per non dovermi più rivedere.

Be', d'altronde non potevo aspettarmi nulla da lui, e nonostante sia venuto ad aiutarmi, la mia opinione su di lui non era cambiata di molto.

Riportai la mia attenzione su quello che dovevo fare. Afferrai gli antidolorifici dallo scaffale dell'armadio, assieme ad una siringa.

Somministrai il liquido nella siringa e mi voltai verso il lettino di Jessica.

-Cosa vorresti fare con quello?- panicata e alquanto seria per una bambina della sua età, mi guardò confusa, indicando con il suo esile indice, l'utensile nelle mie mani.

Hurricane ↛[z.m]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora