Quarto capitolo.

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Notai subito una moltitudine di assistenti precipitarsi verso la stanza numero 10.

Mi girai verso Harry che era scioccato quasi quanto me.
Presi dalla tasca del mio camice gli antidolorifici per Jessica e glieli diedi a Harry dicendogli di somministrale una piccola quantità.

Ovviamente lui era più esperto di me e mi fece "si" col capo,per poi vederlo dirigersi verso la stanza corrispondente.

Venni riportata alla realtà quando la mano di Richard strattonò il mio braccio per poi trascinarmi verso la stanza 10.

-Vieni con me. Avrò bisogno del tuoi aiuto.- disse palesemente serio ma anche leggermente ansioso.

Entrammo nella stanza. L'uomo steso sul lettino,apparentemente sui trenta anni,era immobile.
Potei notare che la sua frequenza cardiaca era molto bassa. Il viso pallido e le labbra tremolanti.

-Mettiti i guanti e intanto preparami il bisturi.- ordinò Richard.

Ero spaventata. Quell'uomo era nelle nostre mani e noi dovevamo fare qualcosa.
Infilai i guanti in latice e sterilizzai accuratamente il bisturi per poi passarlo a Richard.

-Faremo un'incisione a livello del torace,attraverso lo sterno.- spiegò lui mentre posizionava l'utensile sul petto dell'uomo.

Poco dopo vidi Harry entrare nella stanza e infilarsi anch'egli i guanti.
Si posizionò di fianco a me e mi guardò con quegli occhi color giada come per rassicurarmi che tutto andrà bene.

-Niall,- urlò Richard ad un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi color ghiaccio.- porta subito la macchina cuore-polmone e il tubo. Dobbiamo riportare tutto questo sangue. Muoviti!- il ragazzo si precipitò fuori dalla stanza per poi ritornare con il macchinario.

-Allora,Cat passami una pinza.- feci come ordinò senza fiatare.

Senza accorgermene,un'instante dopo l'incisone era già fatta e potevo vedere il cuore pulsante dell'uomo.

-Harry,attacca le cannule alla macchina e passale a Niall.- Harry annui titubante e fece come riferito.

Potevo notare il sudore sulla fronte di Richard. Era corrugata in un'espressione concentrata e la mascella serrata.

-Cat,- alzò per un'instante il viso verso di me. I suoi occhi si incatenarono con i miei.-adesso voglio che tu tagli questa arteria,con un'incisione decisa ma delicata. Fa attenzione, mi fido di te.-

Come poteva già fidarsi di me,d'altronde era il mio primo giorno di lavoro. La sicurezza che quest'uomo poneva in me mi faceva venire i brividi.

E se sbagliassi qualcosa?
No,andrà tutto bene Cat. Adesso tu farai quell'incisone e tutto andrà per il meglio.

Cercai di farmi coraggio da sola ma l'arteria pulsante davanti a me aspettava di essere tagliata.

Richard la prese fra l'indice e il pollice delle sue mani e la tenne ferma,così da facilitarmi il lavoro.

Presi un profondo respiro e avvicinai lentamente il bisturi alla longitudine dell'arteria.

Con un movimento deciso ma delicato,come istruito da Richard, tagliai l'arteria la quale venne subito collegata ad un tubo alla macchina di fianco a me.

Il sangue venne trasportato e tutto andò per il meglio.
Emisi un sospiro di sollievo quando il taglio nel petto venne cucito con successo.

Cazzo,che primo giorno movimentato.

Lo stesso sollievo potei percepirlo anche sul viso di Harry e Richard.
Quest'ultimo si girò verso di me sorridendomi. Un sorriso rassicurante.
-Ben fatto Chaterine.- fece un segno di approvazione col capo e poi lo vidi allontanarsi per lavarsi le mani.

Hurricane ↛[z.m]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora