|"Sono in pericolo?"|

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•POV'S MIRKO •

17:50.

Aprì lentamente gli occhi.

Guardai giù e
accovacciata accanto a me,sul mio petto,stava lei.

Sembrava un angelo.

Stava dormendo.

Le accarezzai piano piano la testa
mettendole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

"Buongiorno" mi disse stiracchiandosi
"Eh buonasera" le dissi ridendo baciandola

"Che ore sono?" chiese staccandosi da me
"17:56" risposi mordendole il labbro inferiore

"Quando andrai via?" mi chiese tutt'un tratto diventando triste
"Mai"risposi serio stringendola a me
"Mirko seriamente."disse prendendosi la coperta e alzandosi

Prese i vestiti e se ne andò in bagno.

Non scherzavo quando dicevo che non me ne sarei andato mai: o ritornavamo insieme a roma o io restavo qui,a londra,con lei a costo di non poter far nulla.
L'importante è che stavamo insieme.

•••
Mi alzai dal letto indossai i vestiti e scesi in cucina,aspettando che uscisse dal bagno.

Pensai a ciò che era successo.
A tutta la nostra storia.
Avevo intenzione di chiedere seriamente a suo padre la sua mano.

"Mirko." la su voce era abbastanza fredda.

Ma che le prendeva?

Ha paura di soffrire mirko.
Ti ama.
Dai,avanti.
Sposala.

Perfetto!
Scemo e pure pazzo!

Però questa vocina mi sa che non si sbagliasse affatto.

"Devo andare." dissi senza degnarla di uno sguardo.

•ANGELA'S POV•

"Ciao." risposi fredda.

Ciao?
Ma che cazzo mi prende?
Neanche sa dove andare.
Si perderà sicuramente.
Sono un mostro.

No,non sei un mostro.
Hai semplicemente paura di soffrire mia cara.
Ma devi capire che Mirko la tua felicità.
Lui ti ama.
Non perderlo.
Attenta!
Potrebbero portartelo via.

Mo sono pure pazza?!
Ma beenee!

Eppure queste parole dicevano la pura verità!

Io ho letteralmente paura di soffrire.
Ancora.
Ma Mirko è la mia felicità perciò anche senza di lui soffrirei.
Non devo allontanarlo.
Voglio chiedergli scusa.
Spero ritorni presto.

•••
18:30

"Si pronto?" dissi portando il telefono all'orecchio.
"Angela!" disse una voce maschile.
"Da quanto tempo.. Mi manchi!" continuò.
"....m-ma t-sei Emanuele?" dissi con la voce tremante.

Emanuele.
Il ragazzo per cui avevo perso la testa in alle medie.
Mi fece di tutto quel lurido verme.
Il mio peggior incubo.
Che voleva adesso?

"Si. Aprimi." mi disse con dono duro,autoritario.

Persi un battito.
Degludì.

"Non sto in Sicilia,né a Roma Emanuele." dissi con la speranza che non sapesse di Londra.
"Lo so." disse chiudendo la chiamata.

Iniziai a tremare.

Suonarono al campanello.

Decisamente rimasi senza fiato.

Non riuscivo a respirare.

L'unica cosa che volevo era che arrivasse Mirko.

"Aprimi troia." sentì urlare.

Era proprio lui.
Era qui.
Era tornato.
Che voleva da me?
Non sarei mai andata a letto con lui.

"APRIMI STRONZA!" urlava davvero forte.
"Ti giuro che butto giù la porta!" continuava.

Non so come,non so perché mi ritrovai davanti la porta.

La aprì.

"Ciao troia. Mi sei mancata." disse con un sorriso malizioso chiudendo la porta.

"Sono in pericolo?"

Questa era l'unica cosa che riuscivo a pensare.
Avevo davvero tanta,troppa paura.

||Dopo quel bacio la mia vita è cambiata|| •Mirko Trovato•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora