Quello che le parole non dicono

Ally

Dopo due ore finalmente finiamo di fare le foto. Il testimone era estenuante, non gli andava bene nulla, non aveva voglia di partecipare e si è divertito tutta la mattina a stuzzicarmi; Per fortuna abbiamo finito e non dovrò rivederlo fino al giorno del matrimonio. Saluto i ragazzi e mi dirigo verso la mia macchina, quando vado per metterla in moto ovviamente non si accende, non è la prima volta che capita ma non ho mai avuto il tempo di portarla dal meccanico.
Scendo e apro il cofano, un denso fumo bianco esce dal motore, non è un bel segno, la verità è che non so minimamente quello che sto facendo e proprio quando sto per chiamare un taxi sento una portiera sbattere e lo vedo avvicinarsi.
"Ehi, ti serve una mano?" , è la prima volta che mi rivolge la parola da stamattina e oltretutto mi sta offrendo il suo aiuto.
"Oh Chris ciao, non parte la macchina, stavo cercando un taxi" , si avvicina e chiude il cofano dopo di che si gira verso la mia direzione, "Andiamo ti do un passaggio io" ; "Oh no tranquillo non serve, non voglio crearti problemi, aspetto che arrivi il taxi".
Sbuffa infastidito e si avvicina ancora di più a me: "Non essere sciocca, io sto andando a casa e non mi costa nulla fare una deviazione,sarebbe stupido da parte tua non accettare e spendere soldi per il taxi; che c'è hai paura a salire nella mia macchina?", mi volto dall'altra parte e prendo la mia borsa, "Non dire stupidaggini, perché dovrei aver paura a stare da sola con te, figurati, forza allora portami a casa, a proposito mi chiamo Ally" accenna un timido sorriso e mi invita a seguirlo.
La sua macchina si rivela essere una bellissima Jeep rossa, appena saliamo Chris accende lo stereo e partiamo.
Il viaggio sembra infinito, nello stereo stanno passando gli Aerosmith e il silenzio di sottofondo è veramente imbarazzante.
È davvero un ragazzo molto attraente e non riesco a fare a meno di osservarlo mentre guida, ha delle braccia davvero possenti e da come stringe il volante capisco perfettamente che non è a suo agio. Nessuno dice una parola, apro bocca solo per spiegargli dove abito e quando arriviamo parcheggia sull'altro lato della strada e spegne la macchina.
Scendiamo, lo ringrazio e faccio per attraversare la strada quando lui mi dice "Non ci credo tu abiti in quel palazzo?", un po' sorpresa mi volto "Si abito qui con la mia migliore amica da quando ho diciotto anni, perché?", sogghigna e mi dice indicando lo stabile davanti a me "Io abito in questo palazzo da due mesi eppure non ti ho mai vista"; scoppio a ridere quando me lo dice perché veramente io non l'ho mai visto e nemmeno la sua macchina parcheggiata in strada, anche perché sarebbe stato difficile non vederla visto il colore.
Chris mi guarda male non capendo perché sto ridendo, in realtà non lo so nemmeno io, forse sto sfogando l'agitazione non ne ho idea, alla fine mi ricompongo "Oh scusa, è solo che trovo divertente il fatto che la persona più odiosa che ho mai conosciuto abiti davanti a casa mia e non l'abbia mai visto".
Sembra leggermente infastidito dalla mia dichiarazione ma alla fine decide di parlare "Non mi vedi mai perché lavoro di sera e torno la notte molto tardi, e durante il giorno sto quasi sempre da mia madre, comunque sono contento di essere tanto odioso anche se non mi sembrava da come mi fissavi in macchina!" imbarazzata non so cosa rispondere "Beh io...non...si okay ti stavo guardando lo ammetto", lui ride e poi dice "Non serviva che mi dessi ragione, so di essere irresistibile, ci vediamo Ally",si gira e se ne va ridendo verso il portone del suo palazzo, che razza di presuntuoso, ma d'altronde ha ragione, è bello e sa di esserlo, chissà quante ragazze ha alla sua mercè. Salgo in casa e trovo Brittany stravaccata sul divano con il suo fidanzato Toby. "Ehi ragazzi che si dice?", la mia amica si gira a guardarmi "Oh le solite cose, a proposito come mai non ho sentito il rumore di quel catorcio che insisti a chiamare macchina?" Mi volto sbuffando "Non me ne parlare, ha deciso di abbandonarmi, devo chiamare un carro attrezzi per andare a recuperarla" mi guarda quasi divertita "Oh era ora che quella carogna tirasse le cuoia, non dirmi che hai speso soldi in taxi perché ti uccido, quante volte ti ho detto di chiamarmi se rimani a piedi? Ti sarei venuta a prendere io!"; "Ma non sono tornata in taxi, mi ha dato un passaggio un ragazzo che abita in uno degli appartamenti di fronte".
Vedo accendersi nei suoi occhi la scintilla della curiosità, quella scintilla che significa guai quando si tratta di lei, è interessata al mio nuovo amico (si fa per dire) di sesso maschile e so che tra meno di cinque secondi inizierà con un terzo grado con i fiocchi, quindi mi siedo e mi preparo a essere tartassata.