Chris

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Mi sveglio con il suono della televisione accesa, sono sul divano da solo e mi alzo per andare in bagno, più mi avvicino e più lo sento, il rumore dell'acqua che scorre e un pianto soffocato, apro la porta e la vedo in piedi sotto la doccia completamente vestita.
Avvicinandomi mi accorgo che sembra quasi assente, non risponde quando la chiamo la prima volta e la seconda alza solo lo sguardo e vedo nei suoi occhi tanta tristezza; senza pensarci due volte mi infilo sotto la doccia con lei e le prendo il viso fra le mani, mi guarda ma è come se non mi vedesse.
La tengo tra le braccia per vari minuti prima che lei si decida a parlare, "Fa ancora male sai? Penso tutti i giorni a quello che ho fatto..." parla scossa dai singhiozzi ma intuisco che si riferisce alla storia che mi ha raccontato ieri sera "...ti ho mentito o meglio non ti ho detto tutta la verità, è la versione che ho detto a tutti gli altri ma tu non sei come loro, voglio che tu sappia tutto..."
Spengo l'acqua e ci sediamo sul pavimento della doccia, siamo uno davanti all'altra, "Il bambino volevo tenerlo, ma il padre del ragazzo con qui stavo mi ha obbligato ad abortire, sai lui a quel tempo era una persona importante e non voleva uno scandalo per colpa degli errori di suo figlio, in quel periodo io ero in rotta con i miei genitori e lui mi ha offerto un sacco di soldi, non l'ho fatto per quello, ho accettato la sua offerta perché avevo paura...ero una ragazzina non ero pronta a diventare madre...".
Sento una rabbia enorme crescere dentro di me, come può un uomo obbligare una ragazzina a fare una cosa che non vuole? Vorrei tanto sapere il nome di questo vecchio bastardo e vorrei dirle che va tutto bene ma non faccio in tempo che lei riprende a parlare, "e non è tutto, dopo l'operazione ho avuto un periodo veramente brutto, come ti ho detto ero in lite con i miei che non avevano appoggiato la mia scelta e non avevo nessuno che mi stesse vicino a parte Brittany che era l'unica a sapere tutta la storia, così con i soldi che avevo ricevuto ho deciso di andare in Messico e di portarla con me, ho fatto cose di cui non vado fiera in quel viaggio ma ce n'è una su tutte che mi ha segnato a vita...ho tentato il suicidio e se non fosse stato per Brittany probabilmente oggi non sarei qui".
Non so cosa dire, sono completamente scioccato, la ragazza forte e indipendente che ho conosciuto è solo una maschera per nascondere tutta la sua fragilità, il pensiero che potrei non averla mai conosciuta mi stringe il cuore, amo questa ragazza così tanto e la conosco da così poco che tutto ciò mi spaventa a morte.
È davanti a me, con le braccia si circonda le ginocchia e dondola avanti e indietro, la prendo per i polsi e la tiro a me, ho bisogno di stringerla e farle capire che con me è al sicuro, che nulla la farà più soffrire e voglio mostrarle tutto l'amore che provo per lei.
Mi alzo e la porto con me, mentre la spoglio continuo a sussurrarle all'orecchio parole d'amore, la voglio così tanto, e so di non essere inadeguato dopo quello che mi ha raccontato, perché ne ha bisogno anche lei.
La prendo per i fianchi e la appoggio al muro, mi struscio contro di lei e le faccio sentire quanto sono eccitato, lei mugola di piacere e si spinge in basso per farsi penetrare, non riesco più a resistere e con una spinta violenta entro dentro di lei facendola urlare, la sbatto contro il muro più volte e lei mi chiede di scoparla più forte e io la accontento finché non veniamo insieme e non crolliamo a terra senza fiato.

"Ero depressa, ubriaca e in quel momento sentivo che era la cosa migliore da fare, mi sentivo un'assassina così ho preso l'intera scatola di sedativi accompagnandoli con una bottiglia di tequila, se Brittany non mi avesse infilato due dita in gola oggi sarei morta, mi hanno portata all'ospedale e mi hanno fatto una lavanda gastrica, poi sono iniziate varie visite da psichiatri per capire lo stato del mio malessere ma io non ho mai raccontato a nessuno la storia del bambino, i miei non sanno del ricatto e tutto il resto, con il tempo comunque mi hanno perdonato e hanno capito che non ero pronta" , "Ally non devi spiegarmi tutto se ti fa stare male, del tuo passato non mi interessa, posso solo immaginare quanto dev'essere stato difficile per te, io apprezzo molte che tu mi abbia raccontato tutta la verità, sarei morto se avessi saputo una cosa del genere da qualcun altro", "Stamattina quando mi sono svegliata sono andata a parlare con Brittany e mi ha fatto capire che tu non sei come tutti gli altri, di te posso fidarmi, meritavi di sapere con che persona stai iniziando una relazione", "Cosa vorresti dire con questa frase? Vuoi forse scoraggiarmi? Non mi faccio influenzare dal passato e dalle scelte delle persone, mi sono innamorato di te prima di sapere tutto ciò e ora che mi hai raccontato la tua storia ti amo ancora di più perché sei una ragazza così giovane ma sei così forte, hai commesso degli errori è vero, ma guardati adesso, bella, talentuosa e piena di voglia di vivere".
Siamo sdraiati a letto e la guardo negli occhi mentre le dico queste parole, e vedo la speranza di un bel futuro per noi, lei si avvicina e mi sussurra sulle labbra un TI AMO che per me significa più di molte parole.

Quello che le parole non diconoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora