Capitolo 8

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"Teenege dreams in a teenege circus..."
"MIKA!" Mi sveglio gridando il suo nome. No. Lui non é qui. É solo la musica che mi sono messa a palla ieri sera. Ho sognato che ero al suo concerto, ma non come parte del pubblico. Ero proprio sul palco con Mika. Era stupendo. Cantavamo come due usignoli. Era tutto cosí realistico... Ecco perché odio i sogni. Ti illudono.
Vado a fare colazione. "Buongiorno Sveva" "Ciao mamma!" Di solito il momento in cui parliamo di più in famiglia é la colazione. No, mi correggo. Il momento in cui parliamo di più io e mia mamma. "Sveva, che hai fatto di bello ieri?" "Mammaaaa..." dico con tono seccato. Mi da fastidio che voglia sapere tutto della mia vita. "Sveva, sei ancora mia figlia" "Mamma, sono maggiorenne" "Ma sei mia figlia" che palleee! Ma non vuole capire che ci sono cose cosí belle che non voglio condividere con nessuno? Uffa. "Mamma. Vuoi vedermi di nuovo triste chiusa in casa perennemente a piangere?" "No, mai" "Allora non assillarmi" mi alzo dalla tavola senza aver finito colazione, ma non la sopportavo piú.
Mentre mi lavo i denti mi squilla il cellulare.Leggo il nome sul display "MIKA".
Trascino il dito sullo schermo Per rispondere.
*chiamata*
Io: Ehy Mika! Ieri é stato stupendo il concerto é anche tu sei stato gentilissimo...
Mika: Si... Ehm... Sveva... Devo partire... Domani ho il concerto a Roma...
Io: Okay in bocca al lupo
Mika: Aspetta!
Io:Sono qui.
Mika:Vuoi venire con me?
Io:Non so se mia madre mi lascia...
Mika:vieni a casa mia
Io:Okay
*fine chiamata*
Ha pensato a me... Quanto lo amo...
Finisco di lavarmi i denti e mi metto dei jeans scuri e un top nero con scritto in bianco "I'm professional fangirl". Ho sempre amato quel top, ma non ho mai avuto il coraggio di metterlo. Non so perché. Oggi comunque mi sembra il giorno giusto per metterlo. Mi guardo allo specchio. Sto ingrassando. Certo. Prima di conoscere Mika non mangiavo nulla. Al massimo un'insalata al giorno e la frutta a ogni pasto. Ma in realtà adesso sto meglio mangiando di piú. Sia fisicamente che emotivamente, ma non mi piaccio. Ho capelli castani che mi arrivano alla schiena liscissimi. Io odio i miei capelli. Ho degli occhi castani come i capelli che non mi dicono nulla. Mi sto perdendo; mi devo preparare piú in fretta.
Okay sono pronta. Non mi trucco non c'é tempo. Mi metto le mie converse nere basse e corro verso la casa di Mika, che é fortunatamente abbastanza vicina.
É fuori dal cancello ad aspettarmi. Ha una faccia triste.
"Ehy Mik..." mi bacia. OK. Calma. Ragiona. Mi scende una lacrima, eccone un'altra. Basta! Fermatevi!
"Sveva, devi venire a Roma con me" non rispondo. Non riesco. Le mie corde vocali non emettono alcun suono.

Rain //MikaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora