Ma, ma, ma! Quasi 1k followers! Ma io vi amo alla follia little kittens ❤️
Spero di riuscire a farmi perdonare l'attesa con questo nuovo capitolo, e soprattutto, spero di non farvi aspettare di nuovo un mese per il prossimo.
Ho voluto provare un esperimento, (spudoratamente copiato da altri scrittori qui su wattpad), ma ero curiosa. Lo trovate alla fine :)
Come sempre, all the love, M.Malgrado la parete della cucina gli impedisse di vedere il salotto, il ticchettio inconfondibile dei tacchi lo costrinse a voltarsi.
Sua madre apparve il secondo successivo sulla soglia con quella sua familiare espressione scocciata.
"Che succede qui?" Chiese, forse più sorpresa che indispettita.
Harry tornò ad abbassare lo sguardo, ma con la coda dell'occhio, vide Louis sorridere ed arrossire insieme.
"Buona sera, signora Styles," cinguettò, sistemandosi gli occhiali sul naso, "stiamo studiando."
Evelyne lo guardò stranita, prima di gironzolare attorno al tavolo e versarsi un bicchiere d'acqua fresca.
"Devi essere un mago, Lewis," esclamò ridacchiando, "mio figlio non studia. Mai."
Harry si schiarì la voce, pregando che sua madre se ne andasse il più in fretta possibile.
"È Lou-eh, senza la esse, mamma, e sì, dev'essere un mago," borbottò, stritolando la matita che aveva in pugno.
"Oh, non-non fa niente," gli fece eco Louis subito dopo, muovendosi sulla sedia come se d'un tratto fosse diventata estremamente scomoda, "ma lo sa, signora Styles? Harry si sta impegnando davvero tanto, e non è merito mio."
Harry sgranò gli occhi e li puntò verso il ragazzo al suo fianco. Ora, oltre a sperare che la madre li lasciasse soli, gli toccava anche pregare che Louis tenesse chiusa la bocca.
Evelyne sghignazzò nuovamente, posando con eleganza il bicchiere nel lavello. Spostò lo sguardo dal ragazzo con gli occhiali al proprio figlio, scuotendo appena la testa.
"Ci crederò quando lo vedrò, Lou-eh," disse, trascinandosi accanto ad Harry ed accarezzandogli una spalla. Quello si morse le guance bollenti, in attesa che arrivasse la vera tempesta.
"Ormai ci siamo abituati a non avere uno studente brillante in casa," aggiunse la madre, lasciandogli un pizzico sul braccio prima di allontanarsi.
Harry espirò l'aria che aveva trattenuto. In fin dei conti, andò meglio di quanto avesse temuto-
"Non è vero!"
L'esclamazione concitata di Louis che batteva il palmo sul tavolo, lo lasciò tramortito.
La donna si voltò incredula, osservandolo con le sopracciglia alzate.
Anche Harry lo guardava, la bocca e gli occhi spalancati. Lo guardava e lo vide deglutire e arrossire per la milionesima volta, ma vide anche il suo sguardo determinato, di sfida quasi.
"Si sta impegnando sul serio!" disse Louis, agitando in aria la mano ingessata, più sicuro di sé di quanto Harry l'avesse mai visto, "oggi ha preso una B- in letteratura. Diglielo, Harry!"
Il riccio socchiuse gli occhi, implorando fra sé che quell'umiliazione finisse. Louis credeva di difenderlo, ma ciò che stava ottenendo era solo misero imbarazzo.
"Lou, lascia stare," borbottò, la testa bassa e le spalle curve.
"Ma Harry-"
"Basta, ti prego!" Esclamò esasperato.
Evelyne guardò la scena da spettatrice con un mezzo sorriso sul volto.
"Benissimo, ragazzi," risolse alla fine, quando il volto di Louis non avrebbe potuto divenire più paonazzo di quanto già fosse, "vi lascio continuare."
Sparì al piano superiore, senza aggiungere altro, solo il rumore cadenzato dei suoi tacchi alti sul pavimento.
Harry non alzò gli occhi dal tavolo, ma strinse i pugni in grembo e si mordicchiò le guance. Sentì Louis schiarirsi la voce, mentre cercava di sopprimere quel moto agitato di collera e amarezza che gli faceva ribollire il sangue.
"Harry, scusami, io-"
"Forse è meglio che te ne vai, Lou," bofonchiò senza incontrare quegli occhi che probabilmente lo fissavano acquosi e colpevoli.
"Volevo solo, ecco, volevo solo dirle che sei bravo. Mi dispiace," mormorò in un sussurro contrito.
"Lou, per piacere," insistette, sfregando le mani sui jeans come a disfarsi del prurito che lo torturava.
Ancora una volta, lo vide solo di sfuggita. Louis raccolse le proprie cose sparse sulla tavola e si alzò in fretta dalla sedia.
"C-ci sentiamo dopo? Vero?" Domandò con la voce spezzata.
"Sì, Lou. Ci sentiamo dopo."
Così come sua madre, sparì anche lui, lasciandosi dietro soltanto il vuoto.
STAI LEGGENDO
The Non-So-Secret Lives of Two American Teenagers
FanfictionE se per un banalissimo progetto di scienze il più cliché degli sfigati e il più popolare, atletico ed irraggiungibile della scuola, dovessero finire insieme? Larry Stylinson Highschool AU