01. A New Beginning

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BERKELEY

SANDY: Sophieee!! Forza, andiamo che è tardi!

Sandy Cohen è sul vialetto davanti a quella che negli ultimi quindici anni è stata la sua casa di Berkeley. Accanto a lui, come al solito, sua moglie Kirsten. I due hanno la portiera dell'auto leggermente aperta, mentre aspettano la loro ultimogenita che è ancora dentro casa.

SOPHIE: Eccomi, arrivo!

Sophie toglie dalla sua borsa Louis Vuitton un accendino ed un pacco di sigarette da dieci e lo nasconde in uno dei cassetti del suo enorme armadio, indossa il suo inseparabile cappellino, dopodiché esce di casa assicurandosi di chiudere a dovere la porta d'ingresso. Si ferma a metà vialetto e fissa i suoi genitori pronti a partire.

SOPHIE: Mi ricordate per quale motivo stiamo andando in quel covo di pettegole e palestrati? Senza contare il fatto che dovremo farci 6 ore e 15 minuti di macchina, quando avremmo potuto

benissimo prendere l'aereo ed arrivare in un'ora.

SANDY: Sai benissimo che tua madre non può prendere più l'aereo dopo il problema che ha avuto. Inoltre, ciò che tu chiami 'covo di pettegole e palestrati' si chiama Newport Beach ed è stata la nostra casa per moltissimi anni, prima che nascessi tu...

SOPHIE: Che culo!

SANDY: ...ci stiamo andando perché tuo fratello Seth e sua moglie Summer hanno organizzato una piccola cena in famiglia in occasione del loro decimo anniversario di matrimonio. Ti è chiaro ora?

SOPHIE: Chissenefrega!

KIRSTEN (con tono di rimprovero): Sophie!! Non voglio sentirti parlare così di tuo fratello!

Sophie non ha nulla contro Seth, anzi. Lo ha sempre adorato fin da quando era bambina. Il problema lo ha con quella città di Orange County dove ha passato un paio di estati e dove non si è mai sentita a suo agio.

SOPHIE: Scusa mamma!

La ragazza non aggiunge nient'altro, limitandosi a salire in macchina.
Sandy guarda, sorridente, il viso di sua moglie ancora imbronciato.

SANDY: Sei sempre sexy nelle vesti di poliziotto cattivo.

KIRSTEN: Non sono un poliziotto cattivo!

SANDY (sorridendo maliziosamente): Oh, sì che lo sei...

I due genitori seguono l'esempio della figlia e salgono sull'auto, diretti in un luogo che per loro è pieno di ricordi, felici e meno felici: Newport Beach.

La lunghissima strada che Sandy ha scelto di percorrere, da Berkeley a Newport Beach, è una strada tipicamente Californiana: costeggia un mare quasi sempre splendido, è coronata da palme su entrambi i lati della carreggiata ed è un vero piacere percorrerla con quel clima soleggiato di inizio Settembre. Sophie ha infilato le cuffie del suo iPod nelle orecchie e, da quando il viaggio ha avuto inizio, si è limitata ad ascoltare la sua musica con lo sguardo rivolto fuori dal finestrino. Alberi, surfisti, ragazze in bikini, persone che giocano a palla sulla spiaggia, macchine parcheggiate sul lungomare. Tutto le scorre davanti agli occhi velocemente, tanto che non ha nemmeno il tempo di distrarsi dai suoi pensieri. Ogni tanto le piace concentrarsi su una persona qualsiasi di quelle incrociate per strada e provare ad immaginare la sua vita. Cerca di immedesimarsi in lui e di capire se la sua sia una vita più agevole e con meno complicazioni di quella che lei sta vivendo. Quelli che lei vede come complicazioni, tuttavia, non sono altro che semplici problemi che qualsiasi adolescente ha affrontato. Sembra scontato, ma a quell'età ognuno crede di avere il peso del mondo sulle proprie spalle mentre, invece, i veri problemi devono ancora arrivare. E, per lei, sono dietro l'angolo.

Newport BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora