02. The Day After

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CASA COHEN

Dopo una notte non eccessivamente calda, per gli standard californiani di quel periodo dell'anno, lo spietato suono della sveglia riscaraventa, di forza, Sophie nella vita reale. Alla cieca, con la mano destra, la ragazza cerca di zittirla ma, non riuscendoci, è costretta ad aprire gli occhi e voltarsi verso il comodino.

SOPHIE (con voce assonnata): Ho capito, ho capito!

La piccola Cohen riesce finalmente a porre fine a quella tortura. Due secondi per razionalizzare ed ecco che il suo umore crolla ancor di più: quello per lei è il primo giorno alla Harbor. Dire che non muore dalla voglia di fiondarsi in mezzo a ragazzi ricchi e iper-palestrati e finte modelle senza cervello è un eufemismo. Tuttavia i documenti sono finalmente tutti pronti, l'iscrizione è stata fatta, tocca solo ingerire il boccone e iniziare.

In cucina, Seth e Summer sono già intenti a preparare la colazione. Pancakes e ciambelle col burro, spalmato con il famoso "metodo Sandy Cohen", per tutti! Anche Ryan è dai Cohen. E' ormai tradizione, anche se da un pezzo ha lasciato la casetta in piscina, che la mattina vada a fare colazione da Seth, anche se questo, per lui, significa svegliarsi ancora prima.

SETH: Allora, Ryan? Non hai nulla da raccontarmi?

Ryan, confuso, con una ciambella ancora in bocca, si volta verso Summer per cercare di capire di cosa stia parlando Seth. Summer fa cenno con le labbra di non sapere nulla, così il ragazzo è costretto a chiedere.

RYAN: A che proposito?

SETH: Vediamo... ti do qualche indizio, magari ti torna la memoria. Bionda, alta, snella elegante, accento inglese...

RYAN: Ok, ti riferisci a Charlotte.

SETH (con enfasi): Charlotte!!

RYAN: Prima che possa farti un'idea sbagliata, ti dico che mi cercava per una questione di lavoro.

Seth scimmiotta Ryan, poi inarca le sopracciglia.

SETH: "Questione di lavoro". E' così che lo chiamate oggi?

Quella conversazione, che per Ryan sta diventando decisamente imbarazzante, viene interrotta dall'ingresso in cucina di Sophie.

SOPHIE: Buongiorno.

Summer si alza e va verso di lei, abbracciandola.

SUMMER: Buongiorno tesoro.

Dopodiché le dà un bacio sulla testa.

SETH: Bambi! Sei arrivata giusto in tempo, è rimasta una sola ciambella. Anche se credo che sia quella che Ryan ha tolto di bocca appena ha sentito nominare una certa C-h-a-r-l-o-t-t-e.

SUMMER (scuotendo velocemente la testa in segno di dissenso): Che schifo!

SOPHIE: Prendo solo del caffè, non ho fame.

SUMMER: Gran giorno oggi! Il primo alla Harbor!

SOPHIE: Mi è consentito rubarti il motto? Che schifo!

Summer le sorride amorevolmente. Sa benissimo che per lei sarà molto difficile adattarsi a quella nuova vita, ma è determinata a fare tutto il possibile affinché ci riesca nel minor tempo possibile. Ha sempre visto Sophie come la sorellina che non ha mai avuto. Ora è diventata anche qualcosa di più di ciò. E' diventata una figlia.

Sophie fa il giro attorno all'isola della cucina e va a versare del caffè in una tazza. Beve un primo sorso, poi si interrompe.

SOPHIE: Comunque, chi è Charlotte?

Seth coglie l'occasione al volo.

SETH: Già, Ryan, chi è Charlotte?

Seth rimane a fissare Ryan sbattendo velocemente le palpebre. Ryan sfodera un mezzo sorriso.

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