08. Bad Choices Have Bad Consequences

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STAZIONE DI POLIZIA DI NEWPORT BEACH

L'inaspettata notizia dell'arresto di Sophie per possesso di marijuana, è piombata addosso al gruppo, che stava passando una serata spensierata al Bait Shop, come un macigno sbucato dal nulla ed ha lasciato Seth in un misto di paura, disperazione e confusione. Alex, detective di quel distretto, e Anna, avvocato, si sono offerte di accompagnare Seth e Summer alla stazione di polizia, mentre Ryan e Charlotte hanno deciso di recarsi a casa Cohen ad attendere notizie. Il tragitto in macchina è stato accompagnato da un silenzio assordante. Nessuno dei quattro ha osato pronunciare una sola parola e Seth non ha potuto fare a meno di pensare a quali potrebbero essere le conseguenze di quella situazione. Una mezza idea ce l'ha, ma lo spaventa incredibilmente. Dopo alcuni minuti, dato che Seth non ha rispettato nemmeno un limite, un cartello stradale o un semaforo, i quattro ragazzi arrivano alla stazione di polizia. Seth parcheggia l'auto e immediatamente tutti si fiondano fuori, verso l'ingresso della stazione. Alex, che arriva prima degli altri, apre la porta per prima e, una volta arrivati tutti, la attraversano.

SETH: Come si fa ad essere così stupidi!?

SUMMER: Calma, Seth. Andrà tutto bene!

Alex chiede informazioni ad un suo collega che la indirizza verso una delle stanze di quel commissariato. Arrivati a destinazione, i quattro passano davanti ad una porta in vetro.

Sophie è lì dentro, seduta su una sedia blu e di fronte a lei ci sono due agenti di polizia. Attraverso quella porta trasparente, Seth riesce a vederla e lei, sentendosi osservata, si volta, riuscendo a vedere lui. Lo scambio di sguardi è tremendo. Sophie ha gli occhi spaventati di un cucciolo abbandonato su un'autostrada, si sta rendendo conto solo ora del pasticcio in cui si è cacciata, mentre Seth la gela con la sua occhiata. Suo fratello è visibilmente arrabbiato, ma nei suoi occhi sono ben evidenti anche i segni di una forte delusione.

ANNA (rivolta ad Alex): Entriamo noi?

ALEX (voltandosi verso Seth e Summer): Voi aspettateci qui. Vi chiamerò io quando potrete parlarle.

Summer annuisce, mentre Seth continua a guardare attraverso quel vetro. Non riesce a staccarsi da lì. Anna e Alex aprono la porta della stanza ed entrano.

ALEX: Lei è Anna Stern, il legale della ragazza!

La porta, alle loro spalle, si chiude e Seth e Summer non riescono più a sentire alcuna parola.

SETH: Io proprio non capisco. Dov'è che abbiamo sbagliato con lei?

SUMMER: Ehi, ehi. E' un'adolescente, ci sta che faccia degli errori. Non per questo dobbiamo pensare di essere stati cattivi genitori con lei. Ci siamo ritrovati a fare da madre e da padre all'improvviso. Non è stata una cosa graduale. Non esiste un manuale che ti insegni come si diventa improvvisamente un buon genitore per una quindicenne. Credo che la cosa più importante sia starle vicino e darle amore. E' una ragazza intelligente, capirà da sola quali sono i suoi errori ed eviterà di ripeterli. Ne sono certa.


CASA COHEN

Ryan e Charlotte sono a casa Cohen ad attendere notizie su Sophie. Lui moriva dalla voglia di andare con Seth e gli altri ma, consigliato da Charlotte, ha deciso di non creare ulteriore confusione ed attendere notizie stando in disparte. Alex e Anna sarebbero state più utili lì alla stazione di polizia, meglio mandare loro. Ryan è seduto su una delle sedie della cucina, ha entrambi i gomiti poggiati sull'isola al centro di essa e le sue mani tengono il mento. E' assorto in mille pensieri.

CHARLOTTE (avvicinandosi e mettendogli una mano sulla spalla): Come stai?

RYAN (mantenendo apparentemente una gran calma): Come vuoi che stia? Non sono nuovo a queste situazioni, so benissimo come ci si sente a stare dall'altra parte della sala interrogatori con tutte le dita puntate contro.

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