CASA COHEN
E' notte a Newport Beach e, a casa Cohen, Seth e Summer sono distesi sul letto, uno accanto all'altra, che leggono ciascuno le proprie cose. Lei sta consultando dei documenti relativi ad un progetto ambientale di cui si sta occupando la sua società, lui ha il suo iPad tra le mani.
SETH: Questo "Crazybull0707" inizia a darmi sui nervi.
SUMMER(distratta): Chi?
SETH: Un tizio su internet che si fa chiamare "Crazybull0707". Ha un blog di fumetti e sono mesi che si diverte a stroncare Atomic County.
Summer abbassa i documenti e guarda preoccupata suo marito.
SUMMER: Ed è uno importante questo "Crazybull0707"?
SETH: Ma figurati. Sarà un adolescente viziato che si diverte a sputare sentenze ergendosi a guru dei fumetti. Magari non avrà nemmeno mai letto Diabolik.
SUMMER: E allora perché ti interessa tanto?
SETH: Ha un pubblico di decerebrati incredibile. Se lui dice "saltate" quelli saltano. Sono mesi che seguo la sua pagina e ti dirò che non ho mai visto nulla di simile. Si vede lontano un miglio che recensisce i vari numeri cercando qualche info qua e là su Wikipedia, mi domando come facciano i suoi followers ad essere così ciechi.
Summer lo guarda. Sebbene il tizio sia davvero un signor nessuno nell'ambiente dei fumetti, è evidente che tutto ciò infastidisca Seth che, invece, farebbe meglio a concentrarsi maggiormente sul record di vendite che l'ultimo numero di Atomic County ha appena stabilito.
SUMMER: Non leggere quelle schifezze. Vedrai che tra qualche mese nessuno si ricorderà più di lui e questo tizio sarà costretto a tornare nell'anonimato. Come disse qualcuno, non ricordo chi esattamente, tanti anni fa "La critica è un'imposta che l'invidia percepisce sul merito".
Summer recita quest'ultima frase platealmente soddisfatta delle proprie parole.
SETH: Che poetessa!
Seth si china verso di lei e la bacia dolcemente sulle labbra. Summer ripone i documenti che ha in mano sul comodino di fianco e si stende accanto a lui, poggiandogli la testa sul petto e cingendo con la mano sinistra la sua vita.
SUMMER: Ti ricordo, caro Cohen, che io sono la famosa autrice di "Vorrei essere una sirenetta".
SETH (sarcastico): Oh, scusami tanto!
SUMMER: Vorrei essere una sirenetta che sguazza in mezzo al mare...
SETH (interrompendola e continuando al suo posto): ...dei pesci l'amichetta per ridere e ballare.
SUMMER (sorridendogli): Non l'hai sbagliata stavolta!
SETH: Non sono più l'adolescente sfigato di allora!!
SUMMER (correggendolo sorridente): Sfigato lo sei ancora, Cohen.
SETH: Forse, ma non sono più adolescente, sono un uomo adulto ora.
Summer lo guarda inclinando la testa e inarcando le sopracciglia.
SETH: Ok, più o meno...
Summer scoppia a ridere e lo bacia nuovamente allungando il volto in alto verso quello di suo marito. I due sono la perfetta incarnazione dell'amore e di cosa esso dovrebbe rappresentare. Pochi istanti dopo, il signore e la signora Cohen decidono di spegnere l'abat-jour e di mettersi a dormire.
HARBOR SCHOOL
La mattina successiva, i ragazzi sono alla Harbor. Sono passati alcuni giorni dalla festa a casa di Brandon e le voci del tradimento di Gabriel hanno già fatto il giro della scuola. Tutti sono abituati a vederli insieme praticamente da sempre e, sebbene più di qualcuno ne sia contento, lo shock è abbastanza grande. Sophie ha cercato, nel corso di quei giorni, di mantenere un bassissimo profilo. Nessuno, tuttavia, è sembrato darle grande colpa per l'accaduto. Le persone si sono scagliate contro Gabriel con l'accusa di essere un traditore. Di Kimberly, invece, non si hanno notizie. Dopo aver scoperto ciò che è successo al centro commerciale, ha lasciato, in lacrime, il party e da allora nessuno l'ha più vista. Gabriel ha tentato in tutti i modi di mettersi in contatto con lei, sia telefonicamente, sia andando a bussare a casa sua, ma non ha mai ricevuto risposta. L'unico contatto che ha avuto con la famiglia di Kim lo ha avuto con sua sorella Rebecca, una ragazzina bionda e di due anni più piccola della sua ex ragazza, che gli ha praticamente sbattuto la porta in faccia dicendogli che lei non ha alcuna intenzione di vederlo e tantomeno di parlare con lui. Quella mattina Sophie sta attraversando il cortile in compagnia di Elle, con l'intenzione di raggiungere il portone d'ingresso principale.
STAI LEGGENDO
Newport Beach
Fanfiction"Sei ovunque, eppure non ti trovo da nessuna parte." "Non so se riuscirò mai a superarlo. A superare te. A superare noi." "Le ferite esterne sono ormai sparite dal suo volto, quelle ci impiegano relativamente poco a passare. Sono le ferite interiori...