04. The Fundraising Night

338 10 0
                                    

BAIT SHOP

E' sera a Newport Beach e, al Bait Shop, una band sta suonando musica live. C'è una marea di gente ai piedi del piccolo palco su cui si stanno esibendo i musicisti. Nonostante la maggior parte dei locali di quella città, negli ultimi dieci anni, sia stata costretta a chiudere i battenti a causa della crisi, il Bait Shop ha continuato ad essere un vero e proprio punto di riferimento per i giovani del posto. Seth Cohen è seduto su uno sgabello pochi metri più in là, con entrambi i gomiti poggiati sul bancone del locale. Ed è da solo. Seppur in mezzo a centinaia di persone, è solo. Sono passati una decina di giorni da quando ha ricevuto la notizia di essere sterile e, per tutti i dieci giorni, quella scena si è ripetuta. Seth è visibilmente ubriaco.

SETH (con gli occhi semichiusi): Signorina, un altro giro!

Con l'indice della mano destra alzato, Seth ordina alla cameriera altre bevande alcoliche.

CAMERIERA: E' sicuro, signore? E' già il settimo! Va tutto bene?

SETH (con espressione da ebete e tono di voce decisamente buffo): Va tutto a meraviglia. Senti, tu ce l'hai un figlio?

CAMERIERA (confusa): No, signore. Non ho ancora l'età per pensare di avere dei figli.

SETH (senza alcun briciolo di lucidità): Io nemmeno... Cioè io l'età ce l'ho... E anche mia moglie... Però non riuscivamo a rimanere incinti... No, era lei che doveva rimanere incinta... Non io... Però il medico dice che sono sterile. Capisci? Che poi è una parola buffa. S-t-e-r-i-l-e. Chi l'ha inventata? Poteva dirsi in modo diverso? Poteva...

CAMERIERA (interrompendolo): Non dovrebbe stare con sua moglie dopo una notizia simile?

SETH (con l'indice sulla bocca): Noooo... Shhh... Lei non lo sa!

CAMERIERA: Vada a casa. Parli con lei. Lo dico per il suo bene.

SETH (alzandosi dallo sgabello rischiando di cadere a terra): Non so parlare... Cioè... E' ovvio che

so farlo, lo sto facendo anche adesso... Il fatto è che non ne ho voglia... Miss Vixen non può salvare The Ironist... Non esiste! No... Sarà il nostro piccolo segreto! E adesso... un altro giro!

Seth ripiomba di peso sullo sgabello e si rimette a sedere, pronto al prossimo giro di alcool.


FAIRMONT HOTEL

Sienna è nel bagno di una delle stanze del Fairmont Hotel. Si sta sistemando. Indossa solamente un completino intimo nero. Apre il rubinetto del lavello, raccoglie un po' d'acqua tra le sue mani e si china per sciacquarsi la faccia. Si rialza. Si vede allo specchio. Resta ad osservarsi per alcuni, infiniti, secondi. E' schifata. Schifata dalla situazione. Schifata, forse, da sé stessa. Chiude il rubinetto e si asciuga il volto. Tira un ultimo respiro ed esce da quel bagno. Ad aspettarla, sul letto della suite, c'è proprio lui: il professor Elliot.

PROF. ELLIOT: Ce ne hai messo di tempo, tesoro!

Sienna non risponde e, lentamente, va a sdraiarsi sul letto matrimoniale accanto a lui. L'uomo le si pone addosso ed inizia a baciarla. Lei è immobile. Le slaccia il reggiseno. Lo toglie. Iniziano a fare sesso. Lui inizia a fare sesso. Lei è ferma. Sembra non provare nulla. E' quasi rassegnata davanti a quella situazione. Il rapporto sessuale continua. Sembra una di quelle bambole gonfiabili, un giocattolo. Un essere senza un'anima. E' pensierosa. Elliot continua a divertirsi. Sienna molto meno.


Poco dopo aver finito di fare sesso, Sienna è in piedi accanto al letto e si sta rivestendo. Elliot è ancora sdraiato. Indossa solamente i suoi boxer. Si stende verso sinistra per prendere una birra fredda dal frigobar accanto al letto ed inizia a sorseggiarla. Sienna tira su la zip del suo vestito.

Newport BeachDove le storie prendono vita. Scoprilo ora