one shot nº 9

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A lui, perché ha fatto la cosa più ridicola del mondo ed ha spezzato il mio cuore.

Ed eccola lì che camminava velocemente nella sua stanza, pensando a cosa doveva scrivergli. Si sedette sul davanzale della finestra chiusa ed osservò la strada davanti a sé; se avesse avuto l'auto sarebbe corsa subito a casa sua e gli avrebbe dimostrato il suo amore di persona ma, purtroppo, non poteva.

Cosa c'era che non andava in lei?
Non riusciva a capirlo, si guardava ma non trovava così tanti difetti: era magra, alta, carina ed aveva ottimi voti a scuola; era solare, disponibile e cordiale; non fumava né beveva, odiava gli alcol.
Forse era il suo naso dalle narici leggermente larghe o il fatto che non amasse truccarsi.
Tutto sommato una ragazza normale con i suoi pregi e difetti.

Arianna: ciao

Scrisse velocemente mentre le mani le tremavano per l'ansia di aspettare e per la paura di non ricevere alcuna risposta nonostante fosse online.

Emanuele: ciao

Lei sobbalzò, entusiasta. Le aveva risposto per davvero?

Arianna: scusa il disturbo, volevo solo sapere come stai.

Non doveva preoccuparsi. Sembrava cordiale e non credeva che lui avrebbe capito perché gli stava scrivendo in realtà.

Emanuele: io bene, tu?
Arianna: bene bene, grazie. Che fai?
Emanuele: studio biologia, tu?
Arianna: studio italiano, domani ho il compito
Emanuele: ma che classe fai?
Arianna: primo superiore, scientifico, tu?

Anche se lei sapeva benissimo che scuola frequentasse lui. Si era tenuta informata su di lui. Era l'unico modo per stargli accanto.

Emanuele: terzo superiore, scientifico. Pensavo fossi una 2000
Arianna: ebbene no, sono 2001 hahah
Emanuele: possiamo risentirci?
Ho 26 pagine da studiare.
Arianna: oh sì, certo!
Ciao💓
Emanuele: ciao❤️

Arianna esultò, felice. Aveva trovato il coraggio di parlargli e sperava tanto di risentirlo presto, come aveva promesso.

Ma passarono giorni e lui ancora non le scriveva. Ci scherzava su ma in realtà stava soffrendo come non mai: ancora una volta il suo cuore era stato spezzato.

Era sdraiata sul suo letto, triste e stanca. Erano passati quattordici giorni ed ancora non le aveva scritto. Eppure continuava a mettere mi piace alla sue foto ed ai suoi post ed una piccola speranza era ancora accesa dentro di lei. Anche se poteva farlo giusto così, lei ci sperava sul serio perché lei voleva che lui la notasse, lo voleva con tutta se stessa.

Ivana: okay, sabato usciamo e viene anche Emanuele.
Arianna: dici sul serio?

Ivana era la cugina di Emanuele, infatti Arianna l'aveva conosciuto attraverso lei.

Ivana: dico sul serio. Andiamo al centro commerciale
Arianna: OH MIO DIO, NON CI CREDO, GRAZIE

E sabato arrivò. Arianna si vestì bene, magari così avrebbe avuto la sua attenzione e si truccò, cosa che non faceva mai. Voleva apparire bella e sperava di esserlo.
Il tratto per il centro commerciale le sembrò infinito: era così ansiosa di rivederlo.

Quando finalmente arrivò si diresse subito verso Alcott, negozio dove si dovevano incontrare. Corse ed in poco si trovò a girovagare per Alcott. Finché non sbatté contro qualcuno.

"Scusi." Sussurrò imbarazzata lei.
Due ragazzi si girarono verso di lei.
"Emanuele, ciao." Sorrise lei, imbarazzata dalla situazione. Era con una ragazza.
"Ciao uhm... Arianna?" Chiese lui.
"Sì, Arianna... Vado a cercare Ivana, ciao." Ed andò via, affranta.

Arianna: dimmi che non sapeva che mi piace...
Ivana: potrei dirtelo se fosse vero ma non lo è. L'hai visto, vero?
Arianna: già...
Ivana: non ne avevo idea, l'ho saputo oggi
Arianna: non importa.

Ed invece importava perché ora Arianna è chiusa in un camerino di Alcott, a piangere. Si dice che se son rose fioriranno, ma lui le ha fatte solo appassire portando via con sé un po' del suo cuore.

È la mia storia HAHAHAHA
Arianna sono io però lui è single e non è stata questa la mia delusione... È stata molto più "squallida" e mi vergogno per lui persino a dirla.
Detto ciò, fa schifo, lo so, però ora sapete che sono sfigata💓

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